Nella grande mensa della scuola, Jungkook sedeva scomposto mentre ascoltava distrattamente la conversazione animata tra i suoi amici. Quella mattina non aveva voglia di interagire con il mondo e chiudersi in un silenzio torbido gli sembrava la scelta più facile. Erano giorni faticosi, non riusciva a focalizzarsi sull'idea che anche un altro anno di scuola fosse iniziato e che studiare sarebbe rientrata tra le attività principali delle sue giornate. Non che gli pesasse mettersi sui libri e fare qualche esame, quello che lo turbava è sapere che l'incontro con una certa persona aveva scombussolato tutto il suo equilibrio. Qualche giorno prima, infatti, lo sguardo che gli aveva rivolto quel tizio gli aveva acceso un fuoco di fastidio che non era riuscito a domare. Poi per una frazione di secondo la sua parte animale aveva preso il sopravvento reagendo con quel ringhio sommesso. Ne era rimasto talmente sconvolto che era rimasto imbambolato con lo sguardo lì dove prima c'erano quei due ragazzi. Anche Yoongi l'aveva fissato con gli occhi che erano due biglie per poi trascinarselo dietro fino al suo appartamento.
Mentre i rumori caotici della mensa si facevano più ridondanti, i ricordi della conversazione con Yoongi gli tornarono alla mente.
«Cosa succede Kook?» gli aveva chiesto. Una bella domanda che però non aveva nessuna risposta. Già, cosa stava succedendo? Perché l'incontro con quel ragazzo lo aveva così turbato? Perché il suo corpo reagiva come se fosse sospinto da una strana forza?
«Questa forza, Kook, si percepisce solo quando...» aveva detto Yoongi ma Jungkook lo aveva subito fermato. Non era possibile in nessun modo che quel ragazzo fosse quella persona. Non era un omega e a lui nemmeno piacevano i ragazzi! Non era possibile.
Un ringhio di pura irritazione gli brontolò nella gola e per un momento sentì tutti gli occhi puntati su di sé.
Un passo e poi un altro. Un soffio di vento gli scompigliò i capelli mentre la testa dondolava da una parte all'altra. La mattina a scuola era terminata e quel pomeriggio non lo avrebbe passato in compagnia come succedeva spesso. Erano stati giorni caotici, tra i racconti eccitati di Jimin e le cene a base di pizza e birra con gli altri ragazzi. Era tutto nuovo per Taehyung e ancora faticava a entrare nell'ottica di far parte di un gruppo di amici. Ma la presenza di Jimin era come un abbraccio caldo dopo un pianto agonizzante, gli infondeva sicurezza e affetto in grado di farlo sentire meno solo.
Un altro passo e una goccia di pioggia atterrò veloce sull'asfalto sotto di lui. Alzò il viso verso il cielo e il fresco dell'acqua lo bagnò come piccole lame. La pioggia gli piaceva, l'odore fresco gli faceva chiudere in automatico gli occhi senza nemmeno pensarci. Regolarizzare il respiro e calmare il battito accelerato del cuore era un esercizio che faceva spesso quando la pioggia si abbatteva su di lui. Non gli interessava di rovinare la divisa scolastica o di poter raffreddarsi. Voleva rimanere lì, in piedi, mentre tutto ciò che lo circondava diventava silenzioso all'improvviso. Tutto si annullava e ciò che riusciva a captare era solo lo scrosciare dell'acqua che cadeva giù verso il basso. Con gli occhi ancora chiusi e il volto alzato verso il cielo, un piccolo sorriso si formò sulle labbra ormai tremanti. E man mano che il sorriso cresceva le mani si sollevarono e si specchiarono con il grigio del cielo.
«Cazzo» un sussurro quasi inudibile soffiò fuori dalle labbra ancora schiuse.
E poi l'acqua smise di bagnarlo e la pioggia prese a ticchettare su di una superficie dura.
Schiuse le palpebre e ciò che vide era il cielo deformato da un ombrello trasparente sopra di sé.
Abbassò il capo lentamente, come se avesse paura che il tempo gli mangiasse i secondi. Non sapeva se tutto quello fosse un sogno o una strana allucinazione, ma la figura di Jeon Jungkook davanti a lui di certo non era frutto di una finzione. Aveva gli occhi leggermente sgranati, tondi e limpidi come due biglie. Non indossava la divisa che gli aveva visto giorni prima, ma una polo blu e un paio di jeans larghi e rovinati in più punti.
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FanfictionTaehyung è un omega speciale: a causa di una mutazione genetica non è in grado di riconoscere i feromoni degli altri e quelli che emette sono senza odore. L'amicizia con Jimin lo salverà dalla spirale di solitudine e apatia a cui era abituato. Ma l'...