Chapter 10: I Think He Knows

1.6K 113 241
                                    

I think he knows
His hands around a cold glass
Make me wanna know that
Body like it's mine.

«Mi mancherai da morire, Lou.»
«Lo so, anche tu mi mancherai,»
Oli sospirò pesantemente, stringendo con più forza le braccia intorno al busto di Louis e allacciando le mani dietro la sua schiena. «Non posso venire anch'io?»

Louis espirò una risata dal naso, dando qualche pacca consolatoria sulle spalle dell'amico. «Sarebbe bello,»
«Non so come sopravvivrò a quasi sette mesi senza di te,» piagnucolò Oli, poi allungò una mano e prese un'estremità della sciarpa di Harry, che era in piedi accanto a loro. «Come sopravvivrò a quasi sette mesi senza Louis?» chiese anche a lui.

Il riccio si strinse nelle spalle, l'espressione sorpresa perché evidentemente non si era aspettato di essere coinvolto nella conversazione. «Penso che avremo, uhm, un paio di pause. Magari potrà tornare qui durante quelle e lo rivedrai,» disse dopo un attimo di incertezza.

«Esatto,» annuì Louis «E ti chiamerò e ti manderò foto stupide di ogni luogo che visiterò.» assicurò «Poi guarda il lato positivo: avrai l'appartamento solo per te per più di metà anno.» aggiunse cercando di suonare allegro, ma alle parole "più di metà anno" sia lui che Oliver tirarono su col naso e si strinsero più vicini.
«Non siamo mai stati lontani per così tanto,» lamentò Oli «Sarà orribile tornare a casa e non trovarti a pomiciare con qualche sconosciuto sul divano.»

«Sarà orribile pomiciare con qualche sconosciuto e non essere interrotto da te.» sospirò a sua volta Louis, appoggiando il mento alla spalla dell'amico. Harry alzò gli occhi al cielo e Louis gli rifilò una pedata (leggera a un livello imbarazzante) contro il ginocchio. Tenne abbracciato Oli ancora per un po', poi prese un respiro e si decise a distaccarsi, dando un'ultima pacca sulla schiena dell'amico. «Ti manderò la mia metà dell'affitto ogni mese, okay? Scrivimi e tienimi aggiornato su come va la tua vita. E non andare a incasinare la mia stanza.»

«Neanche se mi manchi e ho bisogno di sentire un CD di Taylor Swift per far finta che tu sia a casa?» chiese Oli, gli occhi grandi e l'espressione malinconica.
«No, non toccare i miei CD. Ascolta Taylor su Spotify.» rispose Louis, perché i CD costavano e non voleva rischiare che si rovinassero. Oli non era esattamente affidabile quando si trattava di maneggiare cose delicate.

«Okay,» sospirò Oliver, tirò Louis a sé per un ultimo abbraccio e poi lo aiutò a caricare i suoi bagagli nella macchina di Harry. Si avvicinò al riccio, infine, e diede un abbraccio anche a lui. «Fai attenzione a Lou da parte mia,» si raccomandò a bassa voce, sorridendo quando Harry annuì.

«Okay, direi che siamo pronti ad andare,» disse Louis, controllando di aver preso tutto e aprendo la portiera dell'auto «Fai il bravo,» sorrise scherzosamente in direzione di Oliver, poi salì sul sedile del passeggero e soffiò un bacio verso l'amico, che allungò una mano nel gesto di prenderlo e metterlo in tasca.
«Anche tu,» annuì Oli, dopodiché salutò lui e Harry con un cenno della mano e tornò all'interno del piccolo condominio, allontanandosi dall'aria pungente del mattino.

Harry chiuse il bagagliaio ed entrò in macchina, allacciandosi la cintura e avviando il motore e il riscaldamento. Si immise sulla strada mentre Louis si sfregava le mani con aria intirizzita, e per i successivi tre quarti d'ora guidò tranquillo attraverso la città, lasciando il quartiere in cui lui e Louis vivevano e dirigendosi verso il London Heathrow Airport. Non parlarono molto durante il tragitto, soprattutto perché erano le sei e mezza del mattino e Louis non era ancora completamente sveglio, ma i lunghi momenti di silenzio che si distendevano all'interno dell'abitacolo erano rilassanti e sereni, e non mettevano a disagio.

Arrivarono all'aeroporto poco dopo le sette e un quarto, lasciarono l'auto di Harry (che sua mamma sarebbe venuta a prendere quel pomeriggio, apparentemente) nel parcheggio e raggiunsero il gate riservato al volo privato di Niall, dove il cantante li stava già aspettando con Nora e il resto delle guardie del corpo. C'era un'altra decina di persone, che Louis suppose fossero altri membri dello staff di Niall, e tutti stavano chiacchierando piano in piccoli gruppetti, sorseggiando tè o caffè e sgranocchiando spuntini.

To make you drop to your knees || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora