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Ci fermiamo davanti casa di Violet, dopo cinque minuti e due strade sbagliate. Io e Kenzie ci sporgiamo per guardare la villetta di fronte a noi.

È una semplice villetta a schiera, simile alle altre del quartiere, ciò che però la differenzia dalle altre, è la presenza di fiori dai diversi colori, dando un'armonia di vivacità.

«Moore.. non mi è nuovo questo cognome.» mormora tra se e se Kenzie, guardando fuori.

«È un anno più grande di voi, sicuramente l'avrete beccata in giro.» risponde Rachel da dietro, smanettando con il telefono. Sicuramente sta avvisando Violet che siamo arrivate.

«Sicuramente, ma devo ricordare dove l'ho già sentito.» risponde Kenzie.

Poco dopo vedo Violet uscire di casa, avvicinandosi verso la macchina, accenna un sorriso, vedendoci, salendo poi in auto.

«Ciao.» saluta un po' timida, spostando poi lo sguardo si Kenzie, «è un piacere conoscerti finalmente.» aggiunge in fine.

Kenzie le sorride, «è un piacere anche per me conoscerti, mi dispiace che venerdì non ero con voi in mensa.»

«Non ti sei persa granché e poi meglio tardi che mai.» le risponde Violet, appoggiandosi al sedile.

Questo Kenzie già lo sa, l'ho aggiornata anche su quello che è successo in mensa, inutile dire che ha piagnucolato perché voleva assistere alla scena. I gemelli la divertono e la diverte maggiormente vedere Travis accigliato.

«Quando ritornerò a scuola, rimedieremo anche i pranzi insieme, perché deduco che ti unirai a noi le prossime volte, no?» le chiede Kenzie, mentre si rigira e mette in moto la macchina, facendo una piccola inversione a U per tornare indietro e uscire dal quartiere.

«Se per voi non è un problema, sì.» risponde la bionda, sembra un po' imbarazzata.

Mi giro verso di lei, senza dare tempo a Mackenzie di rispondere e le faccio un occhiolino, «assolutamente nessun problema, anzi, sarebbe bello che tu lo facessi.» la rassicuro.

Rachel annuisce, indicando me e Kenzie, «in più andresti d'accordo con entrambe e mangeresti insieme a gente simpatica e non più con il tuo gruppo di finte amiche.» borbotta, facendo una smorfia.

Violet le da un colpetto con il gomito e ridacchia, «non ti vanno proprio a genio eh.» la punzecchia.

Mi rimetto comoda, rivolgendo lo sguardo alla strada, mentre continuo ad ascoltare.

«Assolutamente no, sono il tipo di ragazze che eviterei come la peste.» mormora, mentre si sporge in avanti e accende la radio, cercando una canzone.

Il tragitto in macchina continua con una breve sosta al benzinaio, dove Kenzie fa il pieno e poi ci rimettiamo in marcia verso il centro commerciale. Nel frattempo parliamo del più e del meno, con qualche domanda rivolta a Violet -da parte di quella curiosona di Kenzie- e poi parliamo delle vacanze natalizie sempre più vicine.

Durante la marcia, Kenzie, ci spiega che ha intenzione di comprare già qualche regalo di Natale, elencandoci tutti quelli a cui regalerà qualcosa. Anche Rachel, la segue a ruota, lei farà qualche regalo ai suoi genitori, al signor White e agli amici. Da come parla, sembra che i suoi fratelli non siano compresi.

«Reed e Myles niente?» le mando un'occhiata divertita.

«Mmh.. forse una cartolina, di quelle che suonano.» alza le spalle, «non spenderò neanche un centesimo per quei due idioti.» borbotta sicura della sua scelta.

«Già sento Reed piagnucolare.» scherza Kenzie, svoltando a destra.

«Quanto mai non lo fa.» rispondiamo nello stesso momento io e Rachel, scoppiando poi a ridere.

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