• Capitolo II - Portuguese D. Ace, bambolina. Al tuo servizio •

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CAPITOLO IIPortuguese D

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CAPITOLO II
Portuguese D. Ace, bambolina. Al tuo servizio

11 settembre 2021, sabato — San Diego, CA ■

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11 settembre 2021, sabato — San Diego, CA

"Chi diavolo è?"

Ashlynn sbatté le palpebre mentre quella domanda iniziava a ronzare nella sua mente confusa, travolgendo qualsiasi altro pensiero le si fosse trovato davanti. Lei... non aveva idea di chi fosse quel ragazzo. Non lo conosceva. Era sicura di non averlo mai incontrato prima di allora, di non averlo mai neanche visto. Eppure, per qualche motivo, lui era lì accanto a lei. Era comparso dal nulla e le aveva messo una mano sul fianco. Ed Ashlynn avrebbe davvero potuto piazzare su una scenata di proporzioni gigantesche per qualcosa del genere, ma lei sapeva che, in quel momento, se solo avesse provato a liberarsi di quella presa, le gambe le avrebbero ceduto. E, per qualche assurdo motivo, anche il ragazzo sembrava essere perfettamente consapevole che, se avesse smesso di tenerle i fianchi in quella maniera, Ashlynn sarebbe caduta al suolo come una bambolina priva di vita.

"Bambolina..." impiegò qualche frazione di secondo in più rispetto al necessario per realizzare che quel ragazzo – quello sconosciuto, dannazione – l'aveva chiamata in quel modo. E forse l'aveva fatto solo perché non aveva idea di quale fosse il suo nome, ma come avrebbe dovuto reagire Ashlynn a tutto quello? Se fosse stata appena più lucida, o anche solo vagamente consapevole di avere un corpo che non stava andando in frantumi, probabilmente lo avrebbe spinto via. Ma in quel momento? Era già tanto se riusciva a trattenersi dallo scoppiare in lacrime mentre quel carico di pensieri che le aveva annebbiato la mente fino a pochi minuti prima si alleggeriva.

E il ragazzo sembrava aver capito tutto quello, sembrava sapere perfettamente che Ashlynn non era nelle condizioni migliori. Magari non sapeva che cosa diavolo le fosse preso, ma neanche sembrava importargli. Si limitò ad inclinare la testa e i suoi capelli si mossero con lui, neri come le ali di un corvo. Gli occhi di ossidiana parvero brillare alla luce dorata della sala quando si posarono sul viso di Ashlynn, e quando le sorrise con aria complice sembrò che il fuoco fosse divampato in quelle iridi scure.

«Spero di non aver interrotto nulla.» disse lo sconosciuto, dando uno sguardo a Rowena e Olivia mentre il mondo tornava a prendere forma davanti agli occhi di Ashlynn e quella creatura mostruosa tornava ad accucciarsi in qualche angolo del suo cuore spezzato.

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