• Capitolo VI - Solo una maledetta e improvvisa epistassi •

110 5 2
                                    

CAPITOLO VIsolo una maledetta e improvvisa epistassi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

CAPITOLO VI
solo una maledetta e improvvisa epistassi

CAPITOLO VIsolo una maledetta e improvvisa epistassi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

14 settembre 2021, martedì — San Diego, CA

"È un buon giorno per morire..."

Ashlynn non poté fare a meno di pensare quelle parole mentre la brezza leggera di Balboa Park danzava tra le foglie degli alberi, facendo ondeggiare la coperta in patchwork su cui lei e i suoi amici si erano accomodati ore prima. Seduta con le gambe raccolte contro il petto, le braccia avvolte intorno alle sue stesse ginocchia, teneva ancora lo sguardo fisso sul viso di Benjamin, sulla sua espressione sbalordita e carica di un palese imbarazzo. Non lo stava realmente guardando, in quel momento. Era troppo occupata a pensare che il tutt'altro che caro dottor Trafalgar Law, quel giorno, l'avrebbe strangolata.

"Quante probabilità c'erano che una cosa del genere si verificasse, maledizione?" si ritrovò a pensare, mentre cercava di districare il groviglio di sensazioni che le si annodava dentro. Era ancora convinta che si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto, che diamine: il protagonista dei suoi discorsi sarcastici e poco lusinghieri saltava fuori da chissà quale cespuglio, pronto ad instaurare il suo nuovo regime del terrore.

Ashlynn inspirò lentamente. Il cuore le batteva forte nel petto, ad una cadenza irregolare. Non era sicura di sapere se quel suo timore fosse causato dal ricordo dell'aura intimidatoria che circondava Law, o se era dovuto allo spavento che aveva provato sentendo la sua voce così all'improvviso. In realtà, non era neanche sicura di volerlo sapere: il suo orgoglio si sarebbe accasciato agonizzante se solo avesse scoperto che aveva paura di quel dottore da strapazzo.

Chiuse gli occhi per un istante, cercando di raccogliere il coraggio disperso tra le foglie di Balboa Park. Le risate delle altre persone sparpagliate nelle vicinanze, le grida gioiose dei bambini che giocavano nei paraggi, tutto sembrava un eco lontano. Era intrappolata in un momento sospeso, come se il tempo si fosse fermato per permetterle di affrontare la tempesta interiore che si era scatenata.

Il pensiero di Law in piedi alle sue spalle le faceva correre brividi lungo la schiena. Sentiva i suoi occhi gelidi fissi sulla sua nuca, bruciarle addosso come ghiaccio rovente. Aveva sempre avuto un'aura di mistero a circondarlo, sia in televisione che a Villa Jerome, ma ora quell'aria sembrava essersi trasformata in un'ombra minacciosa. Ashlynn, di solito sicura di sé e pronta con una risposta tagliente per ogni situazione, si sentiva disarmata.

• Un bellissimo incubo || One Piece •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora