Giulia Biraghi, originaria di Firenze, si trasferisce a Torino sia per proseguire la sua carriera di pallavolista e sia per proseguire i suoi studi universitari.
In questa nuova avventura farà conoscenza di molte persone, tra cui una in particolare...
Lucia e Federico dovrebbero venire a prendermi tra 2 ore quindi inizio a prepararmi. Sono un po' indecisa su cosa indossare perché ci vado poche volte in discoteca. Dopo aver svuotato l'armadio, trovo finalmente il vestito perfetto:
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E poi mi trucco leggermente:
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Siamo in macchina da due minuti e Lucia non perde l'occasione di assillarmi:
L:<come è andata ieri sera>
G:<oh bene>
F:<che avete fatto birichini?>
G:<niente di quello che tu e la tua ragazza state pensando>
F:<ma come, Dusan non ti ha nemmeno sfiorata?! Lui bacia sempre le ragazze che gli piacciono>
G:<vuol dire che non gli piaccio, cosa che non mi interessa per niente> dico mentendo palese
L:<se certo> che rompi palle <guarda siamo arrivati> dice indicando una discoteca molto prestigiosa di Torino
Quando entriamo veniamo accolti dai compagni di Federico che mi si presentano. Dopo averli conosciuti tutti mi accorgo di non averne saluto solo uno in particolare: Dusan Lo cerco per tutta la discoteca e fallendo miseramente, vado al bancone per farmi dare un drink il mio preferito: Sex On The Beach
Mentre lo bevo li da sola devo una ragazza uscire dal bagno messa davvero male: aveva i capelli tutti scompigliati e il rossetto colato. Occupata a guardare la ragazza devi uscire dallo stesso bagno un ragazzo molto grande; era Dusan... Una volta fuori dal bagno vidi le sue labbra tutte rosse e si sistemò il ciuffo disordinato. Non appena vidi quella scena il mio cuore fece un piccolo crack. Non so il perché, forse mi piaceva o forse lo avevo sognato o forse mi sembrava che avessi potuto avere una possibilità con lui, ma mi sono sbagliata. Mentre continuavo a fissarlo delusa incrociò lo sguardo con il mio e sbiancò di faccia. Subito si dirise verso di me, ma in un secondo presi la mia borsa e scappai dal locale.
Aspettai il pullman per 10 minuti e finalmente dopo 20 arrivai alla fermata più vicina a casa mia per poi farmi un pezzettino a piedi Quando fui quasi arrivata mi trovai sotto casa l'unica persona che non volevo vedere soprattutto nelle condizioni in cui ero: avevo di sicuro pianto visto che l'alcol mi rende un po' suscettibile. Qui non lo degnai di uno sguardo e andai diretta verso il cancello:
D:<hey hey fermati> ma senti un po' te questo
G:<fermarmi?! E perché sentiamo> forse il poco alcool che ho bevuto inizia a farsi sentire
D:<perché volevo scusarmi con te...>
G:<scusarti con me? hahaha mi fai ridere>
D:<ti prego Giulia>
G:<non voglio avere a che fare con te e in più sono pure ubriaca e ho paura di dire qualcosa di cui potrei pentirmene>
D:<e cosa dovresti dire di così grave?> G:<cazzo ma non l'hai ancora capito?!>
D:<cosa Giulia cosa?>
G:<niente lascia stare, non farti più sentire>
D:<Giulia ti prego non volevo rovinare così il nostro rapporto, tu mi piaci, mi piace parlare con te>
G:<però l'hai fatto e fino a mezz'ora fa mi piacevi anche tu. Devi solo sapere che le tue azioni hanno delle conseguenze quindi non puoi pretendere che io ti perdoni subito> D:<ti prego Giulia pensaci> G:<buonanotte> e detto ciò entrai in casa.