🔴🔴Sarah
Mezz'ora dopo...
Mi avevano lasciata da sola.
E mi avevano anche legata.
La caviglia avvolta da una grossa catena mi permetteva a malapena di compiere giusto due passi.
Anche se ne avessi potuto fare di più non avrei comunque concluso niente.
Il posto si presentava piuttosto buio e il forte odore di muffa sopprimeva i miei respiri emanati a fatica.
Chissà quanti minuti erano trascorsi da quando Roia mi aveva voltato le spalle.
Levai la scarpa da tennis provando invano di liberarmi dall'ammasso di ferro intrecciato.
Stupidamente pensai che l'esile caviglia che mi ritrovavo potesse essermi d'aiuto.
Sfinita, dopo aver tentato un sacco di volte usando tutte le mie forze, mi abbandonai con le spalle al muro.
Mi sentivo tradita, umiliata, disintegrata.
Veramente Roia fingeva dall'inizio.
Eppure, sapevo riconoscere i bugiardi. E se lui lo era, allora, potevo considerarlo un vero attore.
Ripercorsi mentalmente il nostro primo incontro, strofinandomi gli occhi pieni di lacrime.
Flashback
Quel giorno pioveva a dirotto, diamine quanta pioggia mi beccai su tutto il corpo.
Era il mio compleanno e, come regalo, convinsi mio padre a farmi partire.
Desideravo stare lontana da casa, di trascorrere qualche giorno in totale libertà.
Potevo farlo, ma ad una condizione: alloggiare da mio fratello.
All'inizio non ne fui entusiasta, credevo che le cose andassero di male in peggio.Sapevo che Alejandro mi avrebbe tenuta alle strette.
Chiunque, mi vedeva come se fossi una ragazzina da proteggere.
Seppur abbastanza adulta, mio padre continuava a mettermi i bastoni tra le ruote, impedendomi di fare ciò che volevo.Ero stanca di vivere in quel modo.
Tutte le restrizioni, da sempre, mi impedivano di crescere da ragazza "normale".Non sarei ritornata a casa dopo una settimana come stabilito.
Il Messico era ben lontano dai miei genitori, dubitavo che mio padre venisse a prendermi dato che con Alejandro non si parlavano più da qualche tempo.Il loro litigio, fortunatamente, non influì su di me.
Mio padre era abbastanza severo e molte volte anche scontroso. Ma non mi avrebbe mai messa in mezzo o usata come ripicca.Quindi, con la felicità alle stelle e tanti buoni propositi, mi lanciai direttamente sul jet privato e partii.
Arrivai in tarda serata, Alejandro mi propose di raggiungerlo al locale per poi tornare assieme alla villa.
Peccato che non appena venni scortata lì, trovai un uomo ad attendermi.
Quest'ultimo mi avvisò che mio fratello aveva avuto un contrattempo e quindi non l'avrei visto se non il mattino seguente.Sembrava un vizio di famiglia quello di mancare ad ogni santo appuntamento.
Io, pignola com'ero, mi offesi così tanto da mandare a quel paese colui che non c'entrava niente.
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The Heir
ChickLitDark Romance. Colui che ha seguito le orme del padre senza battere ciglio. Cresciuto con regole ben imposte, il suo futuro era già scritto fin dalla nascita. Alejandro Smith, trasferitosi all'età di dieci anni in Messico e divenuto capo del cartell...