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Finalmente Taehyung era arrivato intorno all'una della notte

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Finalmente Taehyung era arrivato intorno all'una della notte. Indossava una maglia rosso sangue e dei pantaloni di pelle lucida attillati. 

«Sempre puntuale Tae» disse scherzando il ragazzo mentre portava alla bocca il suo bicchiere riempito d'acqua. 

«Minnie scusami se ho fatto tardi, ma ho conosciuto un ragazzo mentre venivo verso casa tua. Mi si è avvicinato chiedendomi informazioni su Busan...ma era una scusa aveva molto il nostro accento» disse emozionato il ragazzo dai capelli rosso fuoco, come la sua maglia.

«Finisci come l'ultima volta?» chiese Jimin riferendosi alla sua ultima "cotta". Jeon Jaeyun, un ragazzino di appena vent'anni che era riuscito a prendere perfettamente in giro il cuore del suo migliore amico, gli aveva detto di amarlo e di voler passare la sua vita con lui ma la verità? Una volta portato a letto era tutto finito.

«Mh no Jimin! Sono sicuro che Hoseok sia diverso, l'ho notato di come mi guardava, aveva un bel sorriso e dei canini pronunciati, sai che baci potrebbe dare con quelle due labbra che si ritrovava? O che pompi--» Jimin lo fermò di colpo guardandolo male.
Amava il suo migliore amico ma spesso sfiorava il limite di innocenza o forse questo limite non gli apparteneva proprio.

«Quindi si chiama Hoseok...capisco» annuì il maggiore dei due dando al rosso una tazza di thè allo zenzero, come piaceva a lui.

«Piani per la notte?» chiese il rosso dando il primo sorso alla sua bevanda calda preferita.

«Avevo pensato di andare a mangiare in centro, un panino di un carrettino...sono sempre ottimi anche se poco salutari, poi potremmo andare nei quartieri dove tengono sempre quelle gare della zucca dell'anno sai? E dopo non so...abbiamo tutta la notte per pensarci insomma» alzò le spalle con fare ovvio il maggiore e prese posto a sedere accanto all'amico passando diversi minuti a parlare male dei loro professori universitari.

Erano passati pochi minuti dallo scoccare delle 01:30 e i giovani amici erano usciti dall'abitazione del castano. «Taehyung puoi smettere di parlare di come tu e questo Hoseok vi siete visti? Ho capito che ti sei innamorato ma basta» sospirò il maggiore mettendo in tasca il suo telefonino. Il rosso annuì circondando con il braccio le spalle del suo amico. 

Anche se erano nati lo stesso anno e a pochi mesi di distanza, Taehyung era più alto rispetto al suo amico che era sempre rimasto il più bassino della cerchia di amici.

Insieme arrivarono nel centro di Busan e la musica di alcune band che stavano tenendo dei piccoli spettacoli, risuonava imponente tra le strade.
«Vuoi prima mangiare?» chiese il rosso all'amico che però negò con la testa, aveva fame ma la voglia di girare per quelle strade decorate era maggiore.

Girarono a vuoto per una manciata di minuti quando poi il rosso si fermò di scatto tirando dietro un tronco di albero abbastanza grande, il suo amico.

«Cazzo fai Taehyung?» chiese confuso il castano aggiustandosi la maglia sgualcita a causa di quello strattone.

𝙑𝙖𝙢𝙥𝙞𝙧𝙚 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora