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Jimin e Jungkook si stavano divorando poco a poco, il viola voleva spingersi oltre ma per farlo doveva assicurarsi che quel raggio di sole diventasse una luna limpida nel cielo piovoso

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Jimin e Jungkook si stavano divorando poco a poco, il viola voleva spingersi oltre ma per farlo doveva assicurarsi che quel raggio di sole diventasse una luna limpida nel cielo piovoso. Bisognava spegnarlo, annebbiargli la mente per concedersi un meraviglioso ballo negli abissi.

«Jimin non devi trattenerti per favore, lo vuoi tu quanto lo voglio io» sussurrò con fare seducente il vampiro all'orecchio del umano. Il sangue ribolliva caldo, andava a tempo con i battiti che produceva l'inutile cuore del castano.

Jimin lo guardò bene, attentamente, poi le cose divennero chiare anche nella sua mente.

Per troppi anni si era frenato da ogni suo bisogno affettivo e sessuale per paura di tradire, tradire Yoongi, la sua persona ma, in fin dei conti, aveva paura di tradire il ricordo di ciò che erano stati loro due. I loro momenti, i loro baci, il loro fare l'amore in silenzio. Quei ricordi non doveva tradirli. Ma con Jungkook stava per fare l'egoista e dimenticare tutto? Si, stava per farlo.

Il castano baciò il viola, senza far capire bene ciò che faceva.

Fu un bacio veloce, rubato, dannato, veloce, passionale, carnale, egoista, erotico, buono, perverso...un peccato.

Jungkook ricordava ogni regola dei vampiri; se vieni baciato, diventi un dannato. Per spezzare l'incantesimo il povero o povera mal capitata devono donare il proprio corpo, ad un rapporto carnale, avido, viscido. E lasciarsi sporcare con il sangue dei morti.

«Bhe allora...Jimin, lasciamoci andare» disse il ragazzo avvicinandosi pericolosamente al volto del castano che perse due battiti dato che non era abituato.

«Jungkook» sussurrò sulle sue labbra il castano prima di baciarlo con lentezza, giusto per farlo abituare ma poi, diede inizio al vero e proprio bacio.

Un bacio composto da lingue che si scontravano alla ricerca della sua gemella, i denti di Jungkook che non avevano la minima intenzione di staccarsi dal labbro inferiore di Jimin e, proprio quest'ultimo, che si beava di ogni minimo contatto che il ragazzo gli donava.

Si trovavano in mezzo al centro della città, il che era diventato un problema in quanto tutte le persone che passavano di lì avevano qualcosa da guardare o da dire. Il viola prese la mano del castano tirandolo verso di sé e in un attimo sparirono nel nulla per poi ritrovarsi in una casa.

Vecchia, mal messa, malodorante...ma poco importava.
Certo ci erano arrivati quasi con un teletrasporto e di questo Jimin ne era consapevole ma era una cosa futile in quel preciso momento.

Avevano iniziato a privarsi dei primi indumenti mentre l'eccitazione di entrambi saliva a dismisura. Le mani di Jungkook andarono a posarsi sui dolci fianchi di Jimin che ghignò avvicinando le sue labbra al capezzolo destro del viola che prese a baciare e leccare mentre lo guardava negli occhi.

«Mmmmh...» si lasciò andare Jungkook in un sospiro mentre si occupava di palpare con voracità i glutei del ragazzo. Jimin passò, poi, all'altro capezzolo dandogli le stesse attenzioni mentre si lasciava spogliare anche dei pantaloni dal suo dominatore, perché ora mai entrambi avevano capito le loro posizioni.

𝙑𝙖𝙢𝙥𝙞𝙧𝙚 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora