𝙑𝙖𝙢𝙥𝙞𝙧𝙚 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣

3 AM

Nel mentre che la copietta di Jimin e Jungkook parlavano e scherzavano animatamente, il castano non si dimenticò dell'esistenza del suo migliore amico ed alzò lo sguardo tra la folla, lo notò immediatamente seduto ad un chioschetto mentre sorseggiava un alcolico in compagnia di Hoseok.
Era felice che almeno lui potesse godersi qualcuno.

«Mh Jimin...ti va se facciamo due passi? Hai bisogno di pensare ad altro» disse Jungkook richiamando l'attenzione su di lui. Il castano annuì e si alzò piano aggiustandosi i pantaloni leggermente sgualciti.

«Ci vuole un bel trucco di halloween su queste guanciotte» sorrise il viola prendendo tra le mani il dolce viso di Jimin, che, immediatamente a quel contatto, sentì il sangue diventare bollente.
Le mani di Jungkook erano fin troppo fredde per quelle guance così calde e rosse.
Lui era freddo e bianco.

Jungkook prese per mano il castano e insieme si avviarono verso chissà quale luogo del centro. Il viola aveva parlato di un trucco per il minore e le strade erano piena di ragazzine che facevano proprio quello, ma il viola non voleva che sul viso di Jimin venissero usati quei pennelli sporchi, una pelle immacolata aveva bisogno di un bel trattamento.

Anche perché se si sporcava il sapore del sangue sarebbe stato più acido. E Jungkook sentiva l'aroma dello zucchero che scorreva tra le sue vene.
Certo che se Jimin avesse assaggiato il sangue del viola ci sarebbe rimasto secco.
Ma ovviamente non poteva, non era un vampiro.

«Jungkook ci sono tante ragazze che fanno il trucco, fermiamoci a uno di queste» disse il castano mentre veniva trascinato con non molta delicatezza dal viola.

«Preferisco farti truccare da qualcuno di professione, nulla da togliere a queste ragazze ma usano gli stessi pennelli per ogni persona sai l'acne è infettivo e la tua pelle sembra di porcellana» ammise con un briciolo di verità in quelle parole.

Alla fine trovarono un posticino in cui, finalmente, Jimin poté farsi truccare.

Mentre la "coppietta" del viola e del castano discutevano su che make-up farsi, Taehyung e Hoseok avevano appena finito di bere il loro cocktail.

«Dove vuoi andare Taehyung?» chiese la chioma mossa guardando il giovane con cui aveva appena finito di far la sua più bella chiacchierata della vita.
Certo un controsenso se pensiamo che Hoseok portava dietro numerosi anni di vita, in questi anni aveva capito come attirare le proprie prede.

Le ragazze amavano il ragazzo playboy e quelle con il sangue migliore erano le verginelle. Erano estremamente pure. I ragazzi erano i più difficili da attirare, eccetto quelli omosessuali che il più delle volte trovavi nei gay club a ballare contro un palo, ecco loro erano i più succulenti. Ma il sangue per eccellenza restava quello dei ragazzi innocenti, quelli che non avevano mai fumato nemmeno una sigaretta.
Il sangue puro di un bambino che scorreva nelle loro vene, le loro arterie rimanevano innocenti per quanto il sangue che ci scorreva fosse sporco.
I bambini e gli anziani erano off-limits per legge.

«Mh andiamo in giro...non ho mai una meta precisa» disse il rosso sorridendo e pulendosi le labbra con la lingua dall'ultimo residuo di vodka.

Hoseok annuì sorridendo e con un movimento semplice semplice mise un braccio intorno alle sue spalle inalando perfettamente il dolce e amaro aroma del cioccolato fondente che scorreva nel corpo del rosso.
Il suo viso ora era ancora più vicino al suo collo e cazzo se aveva voglia di prosciugarlo.
I canini bruciavano così come le sue iridi nel tentativo di non diventare nere come la morte.

«Reggi bene l'alcool?» domandò il mosso al rosso mentre quest'ultimo si giro piano con il volto verso la sua figura e in quel momento dovette maledirsi. Non aveva notato le sue iridi grigie, il suo sguardo penetrabile, le labbra sottili e i lineamenti marcati.

«Mh l'alcool lo reggo benissimo, non so quanto ancora riuscirò a reggere te però» ammise senza nemmeno un pelo sulla lingua, come il suo solito d'altronde. Taehyung era sempre stato spudorato, senza mai farsi problemi su quel che andava a dire.

Hoseok ammiccò un sorriso soddisfatto. Era caduto.

«Sai che nemmeno io so quanto posso durare ancora senza farti niente» disse la chioma ondulata e per la prima volta era sincero.
Questo ragazzino oltre ad avere un sangue squisito solo all'odore, lo stava anche facendo impazzire.

Si fermarono entrambi in mezzo alla folla che camminava accanto a loro.
Si guardavano negli occhi mentre il tempo scorreva a rilento.
Taehyung sapeva che sarebbe stata una scopata la notte di halloween è basta, ma lo voleva. Hoseok sapeva che dopo un ipotetico bacio nulla lo avrebbe fermato da fare sua quella vittima, lo sapeva perfettamente.

E così accadde.

Le loro labbra danzarono perfette mentre le dita lunghe e sottili del rosso si facevano spazio tra i riccioli della nuca di Hoseok che, a sua volta, prese a toccare il corpo del ragazzo.
Lo stringeva, disperato.

La saliva aveva il retrogusto di vodka e da quel momento in poi il suo sangue era così caldo che anche da un chilometro l'odore sarebbe stato micidiale per qualsiasi vampiro.

Il vampiro non riuscì più a placare tutte quelle emozioni, socchiuse gli occhi che divennero neri e i canini si aprirono nella bocca del rosso.
Non voleva far finire tutto così, tutto quella notte, Taehyung doveva restare al suo fianco anche dopo.

I bellissimi Vhope hanno iniziato a giocare ma tra pochissimo lo faranno anche i Kookmin hehehe
Spero che il capitolo vi sia piaciuto anche se è più breve dei precedenti ma revisionando tutto sto cercando di dividere al meglio tutto quanto.

-gyo