Kingdom Come [TRADUZIONE]

Chapter Seven: Corona Borealis

La Corona Boreale rappresenta la corona che Arianna indossava il giorno delle nozze, realizzata dal Dio Efesto.

Alla vigilia del matrimonio di Hermione, il castello è vivo.

Un ronzio di eccitazione permea nell'aria.

Si sprigiona magia da ogni angolo: dalle stanze degli ospiti, dagli elfi domestici che si preparano per la celebrazione e dalle barriere di protezione che proteggono il castello. È facile dimenticarsene, finché Hermione non si ferma e le sensazioni tornano a farsi sentire. Difficilmente pervasive, sono comunque sempre presenti.

Come fa spesso da quando è arrivata, sua Madre si sistema nel suo letto. La sua presenza è un'ancora nella tempesta.

Ma anche ora, Hermione non riesce a trovare riposo.

Cammina e contempla.

Ascolta gli Abraxan e i Thestral che nitriscono forte dalla loro tana sull'isola.

Baratterebbe la sua anima per sperimentare il mondo e la vita senza preoccupazioni, senza nemmeno sogni.

Lascia che la sua immaginazione scorra libera e selvaggia.

Le possibilità sono infinite.

Poi la presenza di Draco invade la sua mente.

Così come lei è sempre con le sue Signore o immersa in progetti di matrimonio di cui non le importa, lui è con i suoi consiglieri o addestra soldati e cavalieri, stabilendo l'ordine in suo nome. Non sono mai soli, e non si sono mai parlati da quella notte al chiaro di luna.

Hermione si chiede se lui tenga le distanze di proposito.

Come se Hermione fosse il pericolo che lei sa che lui è.

«Dovresti sdraiarti con me e riposare un po'.» Il suggerimento della madre fa a pezzi i suoi pensieri.

«Non posso. Ho troppe...»

È difficile descrivere ciò che la agita. Le riempie le vene e mantiene in lei un perenne stato di agitazione.

La madre si alza dal letto e si mette davanti a lei, bloccandola ogni volta che cerca di schivarla, poi le mette entrambe le mani sulle spalle. Indossano tuniche di seta, ma quella di Hermione non è spiegazzata dal riposo.