Eppure, nonostante tutto, credevo di averlo dimenticato. Sebbene mi fossi imposto di odiarlo pensando a quello che è giusto.
Malgrado io avessi riversato su di lui il dolore della prima privazione irragionevole della mia vita, le mie lotte per onorarla e il tremendo senso di colpa per la perdita del mio migliore amico d'infanzia. Tuttavia ignorare non è possibile quando davanti ti ritrovi un ragazzo che si sforza di imprigionare in una diga il suo irruente dolore. La sofferenza di un bambino di quattro anni traumatizzato dalla devastazione di un campo di battaglia cosparso di cadaveri, cresciuto senza che nessuno avesse mai tentato di rendergli, se possibile, quelle terribili immagini un poco più leggere. Quella diga sarebbe esplosa in un fiume di lacrime con chiunque altro, ma lui aveva già assistito a quello che nessuno dovrebbe mai vedere nell'arco dell'intera vita riuscendo a tenerlo tutto dietro il viso pallido e angelico.
Non volevo che passasse anche quanto da me subito, che il bambino che era stato finisse a piangere rannicchiato in un angolo buio della sua mente, non ero certo che avrebbe potuto reggere oltre. Cercai di salvarlo con qualunque mezzo in mio potere, insegnandogli tutto quello che sapevo e non solo per quanto riguardava le tattiche militari, di cui, indubbiamente, ne sapeva più lui di tutti noi messi insieme sebbene fosse ancora un ragazzino. Invece di rapportarsi con i coetanei, di giorno lavorava e si allenava duramente fino a sfiancarsi completamente, la notte divorava i manuali cercando tra le pagine il segreto per eliminare per sempre la guerra dal mondo.
"Hai imparato le tattiche di base della Squadra Speciale?"
"Sì, ho memorizzato tutte le tattiche di base."
"Com'era prevedibile. Ora mi è chiaro il motivo per cui ti definirono un prodigio quando ti iscrivesti all'Accademia. "
I suoi occhi mi investirono bellissimi e devastanti, non aveva bisogno di usare lo Sharingan per indurre chiunque avesse davanti a non resistergli. Le pupille nere ressero il mio sguardo salde, determinate e lucenti. Il viso fermo. Il suo aspetto era di una grazia più unica che rara già a quell'età, il corpo sottile ma flessuoso e atletico, le movenze inconsapevolmente eleganti anche se incredibilmente veloci. Non avevo mai visto dei capelli di una tale perfezione, pure pennellate d'inchiostro. Persino le sue imperfezioni diventavano impeccabili, come le clavicole sporgenti e le nervature evidenti del collo fine. Come le fosse orbitarie talmente marcate da portare la gente a credere, secondo antiche leggende, che quel ragazzo fosse una calamita di sciagure. Chiunque avrebbe potuto prevedere quanto quella bellezza sarebbe diventata pericolosa e letale con la crescita.
Però io volevo che imparasse soprattutto ad avere cura di sé stesso, del suo cuore, dei suoi sentimenti e di quello che avrebbe avuto piacere di fare; cose, queste, che sembravano riuscirgli alquanto complicate già all'epoca.
Sembrava che per lui divertimenti e passatempi fossero superflui, una mera perdita di tempo, non erano necessari al suo obiettivo di diventare il migliore ninja in circolazione. Mi resi conto, con immenso dispiacere, che anche il suo sorriso stava facendo inesorabilmente questa fine. Aveva il futuro assicurato, era destinato a diventare qualcuno, ma sarebbe stato anche felice? A lui questo non sembrava interessare e fu così che finì sfruttato e maciullato fino in fondo sia nel corpo che nell'anima.
Non riuscii a salvarlo per quando io allungassi le mani scavando nel baratro in cui si era gettato. Non ho mai potuto dire niente, ero troppo misero e insignificante in confronto all'ingranaggio dentro cui mi trovavo.
"Mi stai chiedendo di spiare i miei compaesani?" la domanda non coinvolse i bellissimi occhi neri, le ciglia straordinarie e folte non ebbero il minimo tremito.
"L'incidente dell'Enneacoda. I vertici del Villaggio sospettarono il coinvolgimento del Clan Uchiha."
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Non lo dirò
FanficKakaIta Kakashi x Itachi. Gli incontri tra Kakashi e Itachi sono stati pochi ma le emozioni che si sono lasciati dietro sono state sempre molto intense. Un legame che non è riuscito a concretizzarsi preso tra il contrasto delle ragioni del cuore e d...