Plip... Plop, plip, plop.
Suoni di gocce interrompono il silenzio della sera, nelle ombre macchie rosse appaiono dal terreno e si allargano come per formare un dipinto floreale... Rose rosso sangue da cui suoni di trombe iniziano a riecheggiare.
Burattini e bambole vestiti di tutto punto iniziano a essere tirati per iniziare il ballo. Rosso e oro sono i colori dei loro vestiti, dettagliati con stoffe e ricami di ogni tipologia e forma; bottoni e lacci, dalle scarpe in pelle alle giacche più confortevoli che i loro corpi di semplice legno non avessero mai potuto provare... Manovrati per ballare in eterno, questo era il loro destino.
Tirati da fili rossi danzano attorno al loro creatore che li osserva compiaciuto sul suo trono di alabastro.
Il giovane aveva i capelli di un marrone chiaro, lunghi fino alle spalle, molto curati e leggermente mossi; era un ragazzo così affascinante seppur i suoi arti fossero anneriti e allungati come se fossero fatti di un metallo o lega arrugginita dal tempo... Quelle scure spine che partivano dai suoi polpacci e avambracci facevano un tale contrasto al suo volto così pallido...Esso era probabilmente una delle poche cose rimaste umane come il suo torace, avente una grande e vistosa ferita al petto che arrivava fino al suo cuore... Lo si vedeva mentre pulsava e dove continuava a perder litri e litri di sangue come se non se ne accorgesse; restando impassibile se non per il ballo delle sue marionette che con le sue mani manovrava.
I rubini contenuti negli occhi del giovane costruttore si muovevano velocemente nella grande sala che stava venendo costruita dai suoi burattini, usando gusti al quanto bizzarri... Tappezzata con pelle viva e teschi come portacandele la stanza poco a poco divenne sempre più un salone macabro dove poter continuare a ballare per l'eternità.
Fra giravolte e passi aggraziati i burattini portavano tavoli e sedie di legno pregiato per decorare la grande sala; per far compagnia al creatore e restare al suo fianco per quanto egli avrebbe voluto. Quando però lui vide in uno specchio portato da un fantoccio di legno qualcosa di insolito tutto si fermò...
Il ragazzo non vedeva da così tanto tempo una figura del genere... non riuscendo a crederci, cercò di vedere meglio, avvicinandosi a quello specchio d'oro mentre la ferita nel suo petto sì aprí ancor di più... Le marionette cercarono di aiutarlo per fermare l'emorragia come facevano sempre ma lui le bloccò.
Lui aveva visto dopo così tanti anni un'altro essere umano, come lo era stato lui... Una femmina per l'esattezza, dai lunghi capelli neri e occhi di ghiaccio, sembrava sola e persa in quello specchio...Stava man mano camminando in quel riflesso fino a arrivare nel salone da ballo.
Il costruttore con un comando delle sue mani ordinò alle sue marionette di nascondersi e andarsene dalla sala, molte seguirono la sua parola, altre rimasero lì trasformandosi come poltrone e armadi per restare ancora vicino a lui. La ragazza alla fine varcò il confine dello specchio...
La ragazza era vestita con un cappotto verde scuro che finiva poco prima dei suoi piedi scalzi; la prima cosa che vide era il costruttore ammanettato di petali rossi con cui aveva rivestito il suo corpo, creando una veste dove poter nascondere la sua ferita e la sua vera natura.
Nessuno dei due parlò per vari secondi... Vuoi per il troppo tempo restato isolato o per il mutismo forse dato per ritrovarsi in quel salone così altolocato e davanti a un estraneo mai visto prima. Il costruttore per presentarsi decise di fare quello che riusciva a fare meglio di chiunque altro: ballare. Per dare il benvenuto alla sua nuova ospite fece per prima cosa un sontuoso inchino per poi prenderla dolcemente iniziando a ballare in modo aggraziato su tutto quel rosso porpora del pavimento.
Di solito lui non proverebbe mai quelle emozioni per quegli umani che lo avevano ferito quando lui stesso aveva dato loro la sua fiducia e il suo cuore... Loro in cambio lo avevano ferito e allontanato, lasciandolo solo con le sue marionette... Poco a poco anche il suo rancore però svanì come molte parti del suo corpo umano, sapeva poi che quella ragazza sconosciuta non aveva nessuna colpa e almeno a lei voleva dare un'ultima possibilità.
Ballarono per ore senza fermarsi mai, senza dire una parola, finché la ragazza non iniziò ad avere segni di cedimento... Lei era ancora umana, sentiva quella fame, sete e stanchezza che il ragazzo non sentiva ormai da tempo; l'unica cosa che il costruttore però poté fare fu quella di stenderla su un divanetto di seta per farla riposare. Lui andò a cercare qualcosa per sfamarla seppur sapeva che non avrebbe trovato nulla... Decise infine come unica soluzione di distruggere una delle sue migliori marionette per poi trasformarla e darla alla giovane.
La ragazza aspettò sul piccolo e confortevole divano fin quando non gli venne portato carne e vino in un piatto d'argento; appena ne assaggió un po' però iniziò a vomitare sul terreno e a sputare addosso al ragazzo tutto quello che gli aveva portato... Riconoscendo quasi che quello che aveva ingerito non era altro che sangue e carne umana.
Sputò tutto quello che poteva mentre si aggrappava al ragazzo per curarsi meglio in avanti; sentì quanto lui era in realtà freddo e metallico in alcuni punti, stranita cercò di spostare leggermente il vestito di petali rossi per vedere cosa stesse indossando in realtà il giovane... Scoprendo però la sua ferita ancora aperta e piena di sangue che gli bagnò il viso; lei iniziò a scappare in cerca di un'uscita gridando e definendo il costruttore come un crudele mostro...
A sentir quelle parole dal viso bianco del ragazzo scesero lacrime di sangue che iniziarono a gocciolare giù sul terreno... Le marionette rimaste bloccarono la giovane per quello che aveva fatto al loro signore mentre lui con passi lenti iniziò ad andare verso di lei... Non ne poteva più degli umani... Non ne poteva più di quanto loro lo avevano fatto soffrire, di quello che gli avevano fatto provare e dei loro limiti fisici e morali... Trasformando così la giovane nella sua migliore marionetta, senza più bisogno di dire quelle parole d'odio verso di lui e senza i suoi limiti così mortali.
𝙽𝚘𝚝𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕'𝚊𝚞𝚝𝚘𝚛𝚎:Questa storia è diventata più lunga del previsto provando a dettagliare di più i vari avvenimenti e personaggi, spero comunque che vi sia piaciuta e buon Halloween a tutti.
STAI LEGGENDO
𝐈𝐩𝐧𝐨
RandomSonno, sogni, allucinazioni e misteri da scoprire, da vivere e per cui morire. Ipno è una raccolta di storie che fanno vivere sensazioni e avvenimenti casuali; sta a voi riuscire a cogliere le sensazioni o morali secondo il vostro punto di vista. Bu...