𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝙽𝚞𝚖𝚎𝚛𝚘 4

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Si sentiva solo un forte odore di fumo, così soffocante e denso da quasi non riuscir più a respirare... Così si svegliò quel soldato dal suo lungo ed eterno sonno.
Aveva salvato un'intera scuola uccidendo con le sue stesse mani quei militari dall'altra parte del conflitto prima che potessero bombardarla con i loro dannati missili... Uccidendo i suoi nemici aveva senz'altro fatto un gesto eroico, salvando con le proprie mani centinaia di ragazzi, ma non potevano dire lo stesso i famigliari di quei soldati... Ormai le sue mani non erano più pulite come un tempo... Seppur sporche di sangue umano sarebbe tornato in patria come un eroe, sempre se ci fosse tornato...
Adesso quello stesso soldato riusciva a vedere solo fumo, davanti e attorno a lui era circondato da quella coltre di nebbia soffocante... Non aveva ancora capito dove si trovasse o se stesse ancora sognando quando uno di quei nemici uccisi poco prima da lui non lo afferrò da sotto le caviglie.
Il soldato abbassò lo sguardo verso il nemico per tentare di liberarsi da quella presa; però quello che vide era solo uno sguardo sofferente e pieno di dolore di un uomo che man mano si dissolveva in cenere davanti a lui. Neanche le ossa rimasero, portando al soldato più consapevolezza della guerra di quella che già possedeva... Nessuno può vincere, ci saranno morti e feriti finché una delle due parti non si arrenderà, senza vincitori e senza eroi, solo i forti e i più crudeli contro gli altri...
Come l'apocalisse una guerra si portava dietro violenza, carestia pestilenza e morte, derivate da almeno un peccato umano... Che esso fosse ira provocata dall'invidia o avarizia, gola o lussuria... Nulla sarebbe cambiato pensava... Sangue si sarebbe comunque sparso in tutti quei campi di battaglia per l'orgoglio e la superbia di pochi uomini accidiosi sui loro stupidi troni mentre li mandavano al massacro!...
La rabbia di quei pensieri lo stava guidando attraverso quella nebbia che poco a poco si diradava mostrando una strana figura.
Come un elmo indossava un cranio contornato da piume e ossa, vesti blu scuro con dettagli metallici facevano intuire la sua corporatura esile mentre lo osservava.
Con una mano plasmava e creava quel fumo che avvolgeva il soldato mentre con l'altra teneva una piccola candela per farsi vedere meglio in quella coltre soffocante, camminava verso di lui con interesse, quasi curiosità di quell'essere che tutt'altro sembrava che umano.
Un passo dopo l'altro quell'essere spettrale raggiunse il soldato ormai a terra per la paura... Il soldato questa volta non capiva che nemico avesse davanti ai suoi occhi, eppure dentro di sé sapeva che non gli sarebbero bastati tagli e spari per abbatterlo.
Il soldato fu preso dalle nere grinfie di quella divinità... Lo stava giudicando e appena vide dai suoi ricordi ciò che aveva fatto quell'uomo sembrava sorridere sotto quel suo elmo d'osso... Sorriso di disgusto e noia o di delusione e divertimento dell'ennesimo umano che ha commesso peccato uccidendo i suoi fratelli... Il soldato venne stritolato fin quando non vomitò tutto il fumo che aveva dentro i suoi polmoni; quella nube si librò in aria fino a formare un altro grande teschio... E da esso iniziò a sgorgare come un pianto una sostanza nera sopra il soldato che bruciò all'istante al solo tocco con essa. In seguito la morte prese il pugnale del soldato e gli sguarciò il petto.
Una sorta di remissione dei peccati... Con ormai gli arti con cui aveva cercato di proteggersi totalmente carbonizzati e sgrondante di sangue il soldato osservò la morte un'ultima volta...Essa accarezzò il suo volto con le sue lunghe dita per poi conficcare i suoi artigli dentro i suoi occhi... L'ennesimo grido di dolore prima che il soldato non vide solo il buio... Con il volto triste e intriso del suo sangue come quello dei suoi nemici, cadde nel baratro come tutti gli altri...
Lui alla fine aveva capito solo una cosa
"La morte non fa distinzioni... Essa è la punizione uguale per tutti ed è destinata anche a coloro che la spargono... Con un solo fine per ciò che hanno fatto... L'oblio eterno".

𝙽𝚘𝚝𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕'𝚊𝚞𝚝𝚘𝚛𝚎:

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𝙽𝚘𝚝𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕'𝚊𝚞𝚝𝚘𝚛𝚎:

Ripeto che i disegni non sono miei ma li prendo da Pinterest e cerco di renderli più simili alla storia che voglio raccontare.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e al prossimo capitolo.

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