orgoglioso.

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Note: indovinate si bravə non ho corretto.

Il quarto anno era iniziato senza troppi intoppi per Manuel e Simone, anzi. Manuel aveva iniziato a prendere lo studio più seriamente, forse perché ad affiancarlo c'era l'amico, forse perché davvero voleva costruirsi un futuro che portasse all'università, o forse per entrambe le cose.

Fatto sta che inizia a studiare seriamente, spesso costretto a concentrarsi da Simone, che alla minima distrazione lo riportava con gli occhi sul libro e che raramente gli concedeva il lusso di stabilire quando era il momento di fare una pausa. Così aveva iniziato a raggiungere dei risultati in quasi tutte le materie, quasi tutte perché Lombardi non voleva proprio saperne di questo cambio repentino da parte sua, convinto che i risultati ottenuti fossero frutto di innumerevoli escamotage da parte sua per copiare o farsi suggerire.

Inizialmente non gli aveva dato nemmeno troppo peso, Manuel. Era contento di andare bene nel resto delle materie e forse ingenuamente era convinto che prima o poi il professore si sarebbe arreso al fatto che effettivamente si stesse mettendo in carreggiata, ma arrivato quasi a ridosso del pagellino di metà anno iniziava a perdere decisamente la pazienza oltre a percepire non poca frustrazione.

Sta ripetendo letteratura a Simone nel salone di casa sua quando sente la porta di casa aprirsi e si blocca per vedere Dante fare il suo ingresso, il più piccolo sta per richiamare la sua attenzione ma Manuel è più veloce di lui a prendere parola, rivolto all'uomo intento a sfilarsi il giaccone.

«professo' deve parla' co Lombardi»

Simone, consapevole del tarlo che ormai si era insidiato della testa dell'amico, si lascia andare allo schienale della sedia sapendo che ogni tentativo di dissuaderlo sarebbe stato vano. Vede quanto quella situazione lo rende nervoso e non poter fare niente per cambiarla lo fa sentire impotente, oltre a fargli bruciare lo stomaco ogni volta che lo sguardo deluso di Manuel incontrava il suo dopo un'interrogazione.

«per?»
«me continua a dà voti bassi solo perché l'anno scorso andavo male»
«Manuel lo sai che con Lombardi è-»
«non me frega niente se è matto! C'ho un'insufficienza che non me merito!»  Dante si trova costretto ad annuire poiché, in fondo, sapeva benissimo che quella fosse la realtà dei fatti.
«chiederò una riunione con tutti i professori, mh?»

Manuel non può far altro che annuire senza proferire parola, d'altronde sa che anche lui non ha un ottimo rapporto con l'altro professore e che probabilmente non avrebbe ascoltato nemmeno lui, specie se cercava di convincerlo a mettere una sufficienza ed uno studente. Torna con lo sguardo basso sul libro di letteratura e si poggia anche lui allo schienale della sedia, sotto lo sguardo attento di Simone che continuava ad osservarlo in silenzio.

La verità è che il maggiore è davvero convinto di non saper fare niente, di non essere all'altezza di nulla, nemmeno del ragazzo davanti a se. E proprio per questo, per una volta che riesce in qualcosa, non riesce a darsi pace per la mancata riuscita che non dipende da lui.

«vuoi fare una pausa?» annuisce leggermente alle parole di Simone. «faccio il caffè?»
«lo faccio io non te preoccupa'» mentre si avvia verso la cucina la voce dell'amico lo ferma di nuovo, facendogli salire i brividi lungo tutta la spina dorsale fino a farlo sorridere leggermente.
«io sono orgoglioso di te- comunque»

E di spalle non può vedere le guance rosse e la testa incassata tra le spalle, ma sa che è esattamente quella l'immagine di Simone in quel momento e basta la raffigurazione nella sua testa a fargli sentire il cuore premere contro la gabbia toracica.

**

La campanella della fine della lezione di latino suona puntuale come un orologio svizzero e Manuel è il primo ad alzarsi per uscire dalla classe e rifugiarsi dentro al bagno dei maschi. Si chiede per cosa si stia sforzando mentre tira un calcio ad una porta, dopo l'ennesimo voto sotto il 6, sta per tirare un altro calcio contro la porta ancora traballante quando quando un braccio gli si poggia davanti allo stomaco e lo tira indietro per impedirglielo.

Tazze. | Simuel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora