Tanto tempo fa, quando l'esistenza umana era ancora giovane sulla terra, gli uomini vivevano in armonia assoluta con gli dei.
Niente sembrava voler turbare quel rapporto così solido e pacifico fra le due specie. Le divinità offrivano cibo, acqua e b...
Sehun seguiva la lezione del professor Chen con scarso interesse. Trovava la storia e soprattutto le leggende, davvero noiose. In realtà a lui non piaceva proprio andare a scuola. - Psst! Che ore sono?- Chiese sottovoce alla sua amica Rose, mimando l'orologio sul polso. Mentre la ragazza stava per rispondere, l'insegnante lo colse in flagrante e si beccò l'ennesima ramanzina, in cui si sottolineavano le scarse attitudini allo studio, la sua ignoranza e il suo non rispetto verso chi cerca di svolgere il suo lavoro. - OH SEHUN!- Pronunciò ad voce alta e scandendo bene nome e cognome. - Oltre ad essere un asino disturbi anche la classe. Ora me lo segno sul registro e ti metto 2. Guarda, ti metterei 0, ma sono buono, ti do la possibilità di recuperare. Ammesso e concesso che tu ti metta a studiare. Bene! Continuiamo la lezione sulle antiche leggende, perché è importante ampliare le nostre conoscenze. Ovviamente per chi ce le ha. Non come qualcuno seduto al banco centrale della seconda fila in questa classe.
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Sehun sprofondò sul banco. Era abituato alle uscite del professor Chen, con quella voce pseudo nobiliare - puzza sotto al naso - simil gracchiante. Non hanno mai provato simpatia l'uno nei confronti dell'altro. Inoltre, anche il resto del corpo docente era deluso dai suoi voti. Suo fratello Suho era una vera perla, un genio, il miglior studente di tutta la scuola, il rappresentante, il portavoce degli allievi, generoso, altruista, determinato, intelligente, atletico, preciso, centrato...chi più ne ha più ne metta, insomma. Non a caso si era trasferito a Seoul per conseguire la laurea in astronomia a seguito di un master e una borsa di studio. Stava decisamente andando alla grande. Invece Sehun era esattamente l'opposto e passava gli anni scolastici solo grazie all'aiuto dei suoi amici e colpi di fortuna, tutto ovviamente recuperato "rigorosamente" negli ultimi due mesi. Spesso si chiedeva perché non aveva ereditato anche solo un quarto dei talenti del maggiore. Beh, in realtà se lo chiedevano tutti. Bussarono alla porta. - Ecco! Grazie Sehun per averci fatto perdere tempo. Avanti!- Disse il professor Chen dopo aver criticato (e incolpato) per l'ennesima volta lo studente, ormai rassegnato. Nel frattempo che la porta si apriva, il ragazzo si girò verso Rose che si limitò ad alzare le spalle. Era la sua migliore amica. L'unica che lo difendeva e proteggeva. Aveva altri amici...ma di questo ne parleremo dopo. Adesso torniamo in classe. La bidella fece il suo ingresso assieme a due studenti biondissimi. - Buongiorno professore, questi sono i nuovi studenti. I fratelli Lu Han e Lu Shan. L'attenzione di tutti si spostò velocemente sui nuovi arrivati che si inchinavano in segno di saluto ed educazione e l'aula si riempì di bisbigli. Soprattutto da parte delle ragazze. - Silenzio!- Tuonò l'insegnante. - Prendete pure posto e riprendiamo la lezione. Stavamo parlando della leggenda del dio cervo e del dio lupo...- Lu Han si sedette accanto a Sehun. Mentre Lu Shan, si sistemò in uno dei banchi in fondo all'aula. Jessica, una delle studentesse, lanciò una pallina di carta a Rose, per attirare la sua attenzione, un gesto che venne notato da Lu Han che si voltò verso quest'ultima. Lei gli rivolse uno pseudo sorriso tra l'imbarazzo e la circostanza. Poi aprì l'involucro e lesse il contenuto. "Un po' strani, ma carini. Spettegoliamo più tardi! xoxo". La guardò fingendo di essere infastidita, mentre l'altra si nascondeva dietro l'astuccio divertita, portandosi una mano alla bocca. Prima di riportare la sua attenzione verso il professore, lo sguardo di Rose si spostò involontariamente su Lu Shan, che la osservava in modo severo. Quasi rabbioso. La ragazza si chiese che problemi avesse, ma poi pensò che non doveva essere necessariamente un atteggiamento rivolto a lei, per cui smise di farci caso.