CAPITOLO V

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~ DOVERI E SEGRETI ~

La conoscenza fra Lu Han e Jessica si era, intanto, intensificata sfociando in una nuova amicizia. Il ragazzo fu presentato e accolto dal resto del gruppo. Baekhyun era un po' scettico (perché credeva sempre che volesse rubargli la "ragazza"), ma poi si convinse che non era una brutta persona. Qualche sera uscivano insieme e Sehun lo aveva invitato a casa sua. Per Lu Han era tutto così strano e meraviglioso, perché non aveva mai avuto degli amici prima d'ora. Ma Lu Shan non approvava affatto il suo comportamento. Lui era interessato esclusivamente alla missione e al ragazzo-tempo. Si chiamava Huang Zitao e a parte questo non sapeva nient'altro. Inoltre suo fratello non voleva collaborare, diceva di non ricordarsi la zona in cui era andato ad allenarsi. E questo, naturalmente, rendeva le cose più complicate di quanto già non fossero. Era impossibile riuscire a reperire il tizio persino nella scuola stessa. Sembrava dileguarsi. Forse perché era consapevole che lo stessero cercando. Ma il punto era: perché? Perché non voleva portare a termine il suo compito se era uno del dodeca? Cos'avevano tutti contro il proprio dovere?

 Ma il punto era: perché? Perché non voleva portare a termine il suo compito se era uno del dodeca? Cos'avevano tutti contro il proprio dovere?

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Il cielo aveva incominciato a vestirsi di rosa, mentre la luna faceva ormai capolino con discrezione e timidezza tra le nuvole azzurre e aranciate.
Rose si trovava sulla terrazza della scuola. Le piaceva guardare al telescopio. A volte restava fino a sera, sapeva come sgattaiolare fuori senza problemi. E poi le piaceva stare da sola, studiare astrologia e astronomia, oppure leggere un libro. Era stato Suho a trasmetterle la passione per gli astri e i pianeti. Ma questo la rendeva un po' triste. Non c'era nessuno da biasimare o incolpare. È la vita, quando si chiude una porta si apre un portone, anche se adesso non le interessava il giochetto del chiodo scaccia chiodo. Aveva solo bisogno di riflettere e stare sola con sé stessa.
Quel pomeriggio, però, non le venne concessa questa possibilità. Infatti, si ritrovò in compagnia della persona che meno si aspettava di incontrare in quel momento.
Rose rimase interdetta, senza sapere cosa fare.
Lu Shan, invece, sembrava essere indifferente alla sua reazione. Raccolse il libro che aveva lasciato per terra la ragazza e lo aprì dove c'era il segnalibro. Lesse ad alta voce la frase che ella ebbe evidenziato con un pennarello fluorescente: 《Scrivi dunque le cose che hai viste, quelle che sono e quelle che devono avvenire in seguito.》- Capitolo 1, versetto 19.
- Non ho mai conosciuto nessuno che leggesse la Bibbia al di fuori di una chiesa.- Constatò il ragazzo.
- Mi piace sapere cose nuove.- Rispose Rose con semplicità.
Si riprese il libro richiudenndolo e portandoselo al petto. Fece per andarsene, ma Lu Shan continuò a parlare.
- Ti piace studiare il cielo? Stavi guardando con il telescopio.
- Sì, un mio amico mi ci ha fatto appassionare.
- E cosa ti dicono le stelle?
- Mh...le stelle?
- Sì. Perché cerchi le risposte in un libro religioso e nelle stelle?
Rose si sedette accanto a lui.
- Non lo so, penso sia affascinante poter pensare di avvicinarsi alla conoscenza del futuro. Se il mondo dovesse finire, sarebbe bello se si riuscisse a scoprire un pianeta abitabile per la nostra specie...
Pensò che forse aveva parlato un po' troppo. Di queste cose ne parlava solo con Suho (piuttosto raramente anche prima della sua relazione), e con Sehun, che si stava appassionando da poco a questa area di studio grazie al fumetto che stavano leggendo insieme.
- Interessante.- Commentò Lu Shan.
- Anche tu sei appassionato di astrologia e astronomia?- Azzardò a chiedere la ragazza.
- Un po'.
A Rose le si illuminarono gli occhi.
- Allora, magari, potremmo scambiarci le informazioni!
- Non lo so. Sono cose troppo grandi da spiegare.
Lei si mostrò un po' offesa.
- Guarda che sono assolutamente in grado di capire. E se lo vuoi sapere, studierò questa facoltà all'università.
- All'università non insegnano tutto.
Ormai Rose ne aveva abbastanza.
- Come vuoi. Io me ne vado. E sappi che verrò a conoscenza dei tuoi "segreti". Ci puoi scommettere.
Quando la ragazza se ne fu andata, Lu Shan si lasciò sfuggire un sorriso.
Di solito non sorrideva mai. Pensò a quanto fosse ridicola. Non avrebbe mai potuto scoprire nulla da sola. A meno che quel babbeo sprovveduto di Lu Han avesse deciso di vuotare il sacco. Ma lo avrebbero preso per pazzo. O forse no.

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