~ AMICI? ~
- Non devi stare qui. Vattene.
Lu Shan riuscì a trovare l'area proibita. Oltre a Zitao, c'era un altro ragazzo un po' più basso. La sua figura era elegante e la sua espressione mite rispetto a quella del suo compagno.
- Sono Lu Shan, il figlio del dio lupo Shaoran, mandato tra gli umani per compiere la missione assieme a mio fratello Lu Han, reincarnazione del dio cervo Jin Tian.
- Sappiamo chi siete e cosa siete. E siamo a conoscenza della missione.- Replicò Zitao.
- E allora non vedo perché continuate a restare nell'anonimato? Cosa vi impedisce di compiere il dodeca?- Chiese stizzito il figlio di Shaoran.
L'altro era già stufo della sua presenza e insistenza e voleva cacciarlo via, ma il ragazzo accanto a lui intervenne per parlare.
- Come sicuramente saprai, Tao ha il potere di controllare il tempo. Io mi chiamo Lay e sono l'ultimo discendente della stirpe mitologica Qilin. Facciamo parte anche noi del dodeca. Se ti stai chiedendo il motivo della nostra scelta di rimanere nel buio, è perché la missione è un'arma a doppio taglio.
- E sarebbe?
Il tono di Lu Shan manteneva la sua solita dose di arroganza e sfrontatezza.
- Non dobbiamo rivelarglielo!- Zitao (o semplicemente Tao), rimproverò Lay. Ma questi lo rassicurò.
- Ormai ci hanno scoperti. Non ha senso nascondere la verità. Inoltre, non credo che abbiamo qualcosa da temere. Anche loro provengono dal mondo degli dei.
- È stato il dio cervo Jin Tian a rompere l'equilibrio tra divinità e umani. La sua reincarnazione è colpevole!- Esclamò il dio del tempo.
- Bada a come parli!- Lo minacciò Lu Shan cambiando il colore dei suoi occhi.
Tao fece lo stesso, mettendosi in posizione d'attacco.
- Calmatevi! Tutti e due. Non serve a niente lottare tra di noi. Non quando le cose sono già di per sé complicate. Purtroppo siamo restii a completare la missione, perché nel dodici è incluso un traditore!- Rivelò Lay con voce grave.
Lu Shan abbassò la guardia. Non riusciva a capire. In tutti quei secoli, nessuno lo aveva mai messo al corrente di una cosa del genere. Forse stavano semplicemente mentendo. Ma perché?
- Chi te lo ha detto?- Chiese.
Lay sospirò.
- D'accordo. Ci uniremo a voi. Ma dobbiamo stare attenti.
- Chi te lo ha detto?- Ribadì Lu Shan.
- Se ti azzardi un'altra volta ad usare questo tono con Lay, ti farò pentire di aver incrociato il tuo cammino con il nostro!- Lo minacciò Tao.
Lay guardò l'orizzonte, il sole che trasformava la città in un'immensa palla di fuoco. Alzò una mano verso il cielo, facendo penetrare la luce tra le esili dita e tra le unghie trasparenti che diventavano arancio.
- Il male si occulta. Forse là fuori, aldilà di questo cosmo. Forse, è solo dentro ognuno di noi.
~
Quando tornò a casa, Lu Shan salì in camera del fratello.
- L'ho trovato.- Disse spalancando la porta.
- Hey! Non si usa più bussare?- Protestò Lu Han al quale gli era preso un colpo per quel gesto così improvviso.
L'altro si sedette sul letto tutto compiaciuto.
- Ti stai rammollendo a frequentare quei sempliciotti dei tuoi amichetti.- Lo criticò come sempre.
- Cosa c'entrano i miei amici, adesso?
- Beh? Non mi chiedi nulla?
Lu Han sospirò.
- Quindi ora siamo in tre...
- No! E qui che ti sbagli! Siamo quattro su dodici.- Lo corresse il fratello.
- Come hai fatto a trovare l'altro membro?- Domandò confuso l'altro.
- Mi impegno nelle cose che faccio. Tu, invece ti mescoli un po' troppo con gli esseri umani ultimamente.
- E con ciò? Mi piace stabilire un rapporto di equilibrio tra le due specie.
- La verità è che ti stai affezionando a loro e non va assolutamente bene!
- PERCHÉ NON CI PROVI?! HO SEMPRE FATTO TUTTO CIÒ CHE MI HAI IMPOSTO E NON L'HO FATTO PERCHÉ TI TEMO, MA PERCHÉ SEI MIO FRATELLO E NON VOLEVO DELUDERTI O CONTRARIARTI! MA LA SAI UNA COSA? CHE HO PASSATO ANNI E ANNI IN SOLITUDINE, ASPETTANDO CHE ARRIVASSE UN SEGNO, MA NIENTE! ED ERA IMPENSABILE PARLARE CON TE DI COME MI SENTIVO, PERCHÉ TANTO TU NON MI AVRESTI MAI CAPITO!
Lu Han era letteralmente fuori di sé. Gli aveva urlato contro tutte le verità che aveva custodito e inghiottito, per non turbare mai il tenebroso Lu Shan.
- Sono un semidio e ho il cuore di un umano. O forse sei tu che hai deciso di rinnegare il tuo.- Disse poi con voce profonda.
Suo fratello restò in silenzio. Era sorpreso da quelle parole e da quell'impeto così aggressivo e liberatorio dell'altro. Inoltre i suoi occhi, mentre parlava, erano diventati gialli.
La bocca di Lu Shan prese la forma di un gigno un po' tetro, ma allo stesso tempo compiaciuto.
- D'accordo. Faremo come dici tu.- Si limitò a rispondere.
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Kepler-442 b
Fiksi IlmiahTanto tempo fa, quando l'esistenza umana era ancora giovane sulla terra, gli uomini vivevano in armonia assoluta con gli dei. Niente sembrava voler turbare quel rapporto così solido e pacifico fra le due specie. Le divinità offrivano cibo, acqua e b...