Ma adesso vorrei dirvi un po' di cose su di me, mi chiamo Lea da come avrete capito, come molte altre ragazze, anche io a 23 anni, studio..Ho avuto alcuni problemi a trovare l'università che facesse al caso mio, a quanto pare non è semplice trovare un istituto dove ci sia tutto trovare ciò che serve ad un non vedente.
Studio scienza della nutrizione, vorrei diventare una dietaologa, ho una passione per la cucina e per la scrittura, in qualche modo per me le due cose hanno un punto d'incontro.
La scrittura mi rilassa e spegne i pensieri,
cucinare invece, mi rende felice ed è un buon modo per rendere felici gli altri.
Tengo molto a me stessa, cerco di fare tutto ciò che è nelle mie capacità, mi curo di me, soprattutto dei miei lunghi capelli neri, ci tengo molto a loro.I capelli perché direte?! ho fatto una promessa, la mia cara nonna, aveva l'abitudine di accarezzarmeli e dirmi " Lea, non tagliare mai i tuoi lunghi capelli, lasciali crescere, sono bellissimi".
Anche lei faceva così, se li intrecciava e li tenerva legati, non hai mai voluto che nessuno gli tagliasse, glielo promesso e non lo farò.Sono alta sù per giù 1.65 o così dicono, sai già dei miei occhi e dei capelli, ho il labbro inferiore più grosso, insieme a quello superiore formano un cuoricino.. ho due fossette lungo le guance mentre sorrido, un viso abbastanza piccolo e rotondo .
Ho cosce e fianchi larghi, vita stretta e seno piccolo.
Il mio incarnato olivastro, lo preso dalla mamma,non ho fratelli e sorelle, mia madre pensa a farmi da entrambi, a casa mia non sono mai sola, ho una famiglia abbastanza allargata, siamo molto uniti e non c'è giorno che non passi qualcuno da casa e resti a mangiare o solo per una chiacchierata.
Mio padre non c'è quasi mai per lavoro, viaggia molto spesso, infatti lo 'vedo' giusto due volte al mese.È triste stare lontano da lui.
Sono una persona molto sensibile, di quelle che basta sentire una canzone per evocarli vecchi ricordi ed emozionarsi.
Mi piace mettere vecchi dvd, di quanto ero piccolina, la recita di Natale ad esempio, conosco a memoria tutte le scene, sentire la mia voce da bambina mi da un senso di libertà e spensieratezza.Guardare attraverso la voce, così che è difficile da capire...
Prova a mettere su un film, magari uno di quelli della Disney che guardavi da bambina, quello a cui più sei affezionata, coprire gli occhi e sentire tutte le parti del film senza vedere nessuna scena.
È quasi magico.
Affrontare questa difficoltà, in piena adolescenza non è stato molto facile, ne per me, ne per chi mi stava intorno.
Ho passato, molte giornate mi chiusa in camera mia, a fissare il vuoto della mia finestra, sforzando di riuscire a vedere qualcosa, ma tutte le volte era inutile...
Non riuscivo a piangere, a sfogarmi, ad arrabbiarmi, nulla....
Tutto era chiuso dentro di me come un tornado che mi distruggeva all'interno e fuori mite come un'alba in piena estate.Non chiedevo a me stessa perché fosse successo a me, non ne sentivo il bisogno.
Una notte ho fatto un sogno, non ne ho mai parlato con nessuno, voglio tenerlo per me da quel momento, ho trovato la forza di alzarmi e ricominciare a vivere.
Essere non vedenti, non è un difetto per chi lo riesce a capire.
Ho avuto un insegnante fantastico, si è occupato della mia istruzione dai 13 ai 19 anni.
Tutte le mattine,alle nove puntualmente suonava alla mia porta, un giovane uomo di 37 anni con tutta la buona volontà del mondo nell'affrontare la mia situazione.
Voleva che mi facesssi un'idea di chi fosse , ed ogni giorno mi raccontava qualcosa di sè, del suo aspetto..So che è molto alto, ha un buon profumo, ha detto di avere una pelle molto chiara quasi 'malaticcia' e occhi azzurro chiaro, capelli biondo tendenti al miele, ha origini tedesche.. una voce molto profonda e dolce.
Grazie a lui mi sono appassionata alla scrittura.
Ho imparato tutto ciò che c'era da imparare.
Non è stato solo un insegnante, ma un amico nei momenti di sconforto, di crisi di pianto, lui ha messo da parte il suo lavoro ed è diventato un familiare per me.
Gli voglio molto bene ancora oggi, purtroppo ho perso contatti con lui da un annetto circa, mi ha detto che si sarebbe trasferito e da lì non ho avuto più sue notizie. Il professor William, o come voleva che lo chiamassi, semplicemente Willy.
Grazie per tutto.
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Guarda, con i miei occhi.
Romance..erano in grado di urlarti dal più profondo le loro vere intenzioni, sperando che tu riuscissi a vederle, i suoi occhi, il riflesso della sua anima. la storia di Lea ed il suo incontro con Edoardo. #dramatic story.