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                                          (1)
[..non c'è sempre un motivo a tutto, le 'cose'..arrivano, succedono, ti travolgono e stravolgono... vanno via.. e così si ricomincia..]

Sono stesa sulla spiaggia, con me solo il silenzio che mi circonda.. sono sola. Il leggero vento freddo del mare mi sale sù per le caviglie fino alla schiena, è un brivido piacevole e rigenerante.
Questo odore di salmastro e spezie mi pervade l'anima e mi mette di buon umore.
Sono le 17:32 di un sabato pomeriggio noioso come tanti altri, ed io ritrovo un po' di pace in me stessa qui, difronte al mare, respiro e inspiro a polmoni 'aperti' mi rilassa così tanto...!

Sono nata e cresciuta qui, il mio è un piccolo paesino affacciato sul mare, circondato da un borgo antico e montagne verdi opache..ed ha poco da offrire ad una ragazza di 23 anni che sogna di diventare una scrittrice.. un posto così silenzioso e tranquillo che d'inverno appare quasi abbandonato, ma non triste, questo mai.
La vita sembra andare a rilento qui ed io mi sento di andare ' troppo veloce'.
Ho bisogno di cambiare aria, penso tra me e me, ma allo stesso tempo il pensiero di allontanarmi da qui mi mette tristezza.
Sono così fiera delle mie origini, della mia famiglia, sono orgogliosa e testarda, ma spesso troppo fragile tanto da perdermi in pensieri e mollare anche quando non dovrei. Penso a me stessa e a cosa vorrei cambiare, chi non ha mai pensato di cambiare una parte di sè, del proprio aspetto...

Il mio momento di riflessione svanisce quando sento qualcuno sedersi accanto a me, il suo odore di tabacco e vaniglia così forte e così vicino...
Inizia a parlarmi " ciao! Non vorrei essere scortese e disturbarti ma, sei seduta al mio posto".
Mi metto seduta in un istante, mi volto verso di lui, e gli domando " se questo è un modo per iniziare una conversazione, beh.. hai trovato un modo originale, ma no, non mi farai spostare questo è il mio posto".
Lui "vedi se ti sposti un attimo... ti faccio vedere.."
Mi sposto e accenno un sorrisino..
mette la mano proprio sul sasso dove stavo poggiata, è una pietra molto liscia e abbastanza grande da poggiarci la schiena e starci comodi e continua dicendomi " vedi, c'è incisa la mia iniziale.."
Gli prendo la mano abbastanza decisa, quasi non fosse uno sconosciuto e con prepotenza gli dico " davvero? Non te ne sei accorto?"
Tolgo i miei occhiali scuri e mi imbarazzo per il modo sgarbato, mentre stavo per chiedergli scusa, lui...
" oh.. scusami, non volevo offenderti in nessun modo, mi dispiace".

Sento che mi fissa, so che mi sta guardando dritta negli occhi, la mia pelle lo percepisce, sono così imbarazzata... da sentire un calore salirmi ad entrambe le orecchie... "che fastidio.."
Lui: wow.. hai degli occhi, tu... non li avevo mai visti!! Mi hai spiazzato! Ma di che colore sono?!

Continua a fissarmi, come se ci fosse davvero qualcosa da apprezzare in questi occhi...
Lei: " sono verdi, ma stando al sole, cambiano colore diventando quasi grigi..."gli rispondo così abbassando la testa
Lui: "davvero sono incredibili"

Mi squilla il telefono, è mia madre.
Lei è una persona molto apprensiva, ansiosa e altamente stressante!!
Ma, lei è mia madre, non c'è nient'altro da dire.

Mamma: " Lea,dove sei? Le tue amiche ti hanno raggiunto??
Lei: " mamma sta tranquilla, arrivano tra 5 minuti".
Mamma: " va bene, fa attenzione mi raccomando"
Lei: " va bene mamma, ciao"

Rimetto il telefono in borsa e mi alzo..
Lui: " Posso accompagnarti fino alla strada? Mi farebbe piacere,Lea."
Lei: " ah bene... visto che hai origliato per bene,adesso conosci il mio nome, posso sapere il tuo?
Lui: " Lea, mi presento!! Mi chiamo Edoardo! Adesso mi permetti di accompagnarti?

Lo guardo, quasi come se potessi vederlo davvero... non riesco a farmene un immagine stranamente,solo un ombra chiara.
Lei: " va bene te lo concedo, ridacchiando"

Mi prende il braccio e lo avvolge con il suo.. quasi come se fossi un'anziana da accompagnare a fare gli scalini,
lo trovo buffo.. ma ci sta, non saprà come comportarsi si ritrova una persona non vedente penserà che sia la miglior cosa da fare.

Arriviamo in cima alla spiaggia.. mi aiuta con lo scalino,facendo il tragitto in silenzio con un imbarazzo palpabile..
Arrivati.
Lui: " beh è stato piacevole parlare con te e ricorda quello è il mio posto".
Sento che sorride...
Si allontana velocemente quasi come fosse in ritardo per qualcosa e mi lascia tempo solo di dirgli " ciao".

Dopo aver trascorso, una lunga serata in compagnia delle mie due migliori amiche,sono sfinita... e rientro a casa per le 2:00.. non vedo l'ora di mettermi a letto e dormire.

Faccio una doccia, ma il mio pensiero continua ad essere lì... "perché non riesco ad immaginarlo? Perché..." da tutta la sera questo pensiero mi tormenta..sarà meglio non pensarci più.

Guarda, con i miei occhi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora