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Hyunjin si odiava. Si odiava per avergli risposto "non fa niente".
E non smetteva di pensarci da giorni. Adorava quella sensazione, quella provata in quella macchina, prima, mentre e dopo l'atto. L'aveva sentita, così, dentro di lui.
Lo aveva invaso.

"Hyunjin, stasera hai da fare?" chiese felix a Hyunjin, avvicinandosi a lui per sentirlo più vicino.
Amava il profumo di Hyunjin più di ogni altra cosa al mondo.
"No, nulla" disse lui, forse nella speranza che nemmeno felix avesse nulla da fare.
"ah... mi dispiace però che rimani da solo. Dovrei uscire con changbin stasera, ha detto che vuole parlarmi di-"
"No. Tu non ci esci con lui" disse Hyunjin, arrabbiato e improvvisamente rosso sulle orecchie.
La rabbia lo colmó in meno di un secondo, riempiendolo fino alla punta dei capelli.
"mio dio, ogni volta che pronuncio il suo nome, tu ti incazzi come chissà che avessi detto!!" Iniziò ad alzare la voce felix.
Hyunjin però era così arrabbiato da sovrastarlo.
Lo spinse sulla porta, facendolo sbattere così forte che felix mugugnó.
"Io dico che non esci. Di conseguenza, tu non esci con lui." Hyunjin aveva uno sguardo così arrabbiato che felix inarcó le sopracciglia.
"Io... io sono autonomo, faccio quello che voglio" disse, con un filo di voce.
"No! Non esiste. Non esiste." Hyunjin si mise le mani nei capelli, allontanandosi da lui.
"Non esiste tu... tu sei mio!!!" Urlò così forte che felix si spaventó.

"Hyunjin, sta calmo!" disse dopo qualche secondo felix, che si avvicinó a lui, porgendogli una mano.
"Hyunjin, devi stare tranquillo, ok? Io non ho assolutamente intenzione di..." ma hyunjin non lo fece parlare, perché posò le sue labbra su quelle di felix.
Voleva piangere, urlare.
"Io non so cosa sto facendo adesso... non lo so, io sono pieno di emozioni adesso. O meglio, io quando sono con te..." ma la frase, o meglio, l'intero discorso non aveva senso.
Felix non ce la fece a sostenere il suo sguardo, non ce la fece a vedere le lacrime che quasi gli uscivano dalle orbite.
Lo abbracció istintivamente.
Poi non seppe come o perché, ma si sentì come improvvisamente attratto dalle sue labbra.

Mio dio, Hyunjin... pensò felix. Si malediva per pensare quelle cose in quel momento che sembrava delicato, ma Hyunjin ebbe come una ripresa improvvisa.
Lo strinse a se.
"Felix io..." iniziò a dire Hyunjin "...in questo momento non so se sia giusto"
Ma un altro bacio da parte dell'altro bastó per fargli cambiare idea.
Ogni volta, bastava poco. Hyunjin ogni giorno che passava lo desiderava sempre di più. Il suo tocco, le sue mani sul corpo di lui, che si muovevano, i suoi occhi che lo guardavano gemere - e dio se amava quei gemiti - e le sue espressioni impregnate di goduria lo facevano sentire al settimo cielo, per non parlare di quanto fosse bello essere accolto dall'unica entrata di felix come se fosse l'unico che potesse effettivamente entrarci.
Lo poteva scopare solo lui. Lui e solo lui.
"Hyunjin, mi dispiace se non volevi, è solo che quando mi hai sbattuto alla porta..."
"Felix, sta zitto" disse lui "mi ecciti ancora di più se me lo dici così"
Felix sorrise. Sapeva che quella volta le cose erano diverse, che c'era la possibilità che Hyunjin provasse qualcosa per lui. E lui non poteva assolutamente lasciar perdere.

"Allora fammi stare zitto" Hyunjin sospirò e permise a felix di sedersi.
"Allora? L'hai voluto tu" gli disse, senza guardarlo negli occhi. Percepiva la differenza rispetto al passato e non gli piaceva per niente. Lo guardò, trovando il coraggio non sa dove. 
"eppure ti vedo in soggezione...perché?" disse felix, guardandolo negli occhi.
Ormai mancava poco, cosa sembrava fermarlo? 
"non sono in soggezione, fidati...mi stavo godendo la visione di te seduto che aspetti solamente che io faccia questo..." si apri la zip e il bottone del pantalone, e si tirò giù pantaloni e mutande, lasciando uscire un erezione pulsante e di gran presenza di fronte al viso di felix, che non poté fare a meno di sorridere e prenderlo in mano, poggiandoci poi le labbra sopra, leccargli la punta e infine ficcarselo fino alla gola. 
"dio, felix...quella cazzo di bocca.." ma la frase venne interrotta da un verso strozzato - un orgasmo quasi trattenuto - di hyunjin. 
Felix non si fermava, né voleva. Non sapeva perché, ma quella volta voleva essere lui a far capire a hyunjin che non sarebbe stata l'ultima volta. 
anche lui percepiva la differenza, sentiva che quella volta erano più vicini.
"hyunjin..." disse poi felix, fermandosi. "scopami, scopami ti prego" 
Hyunjin lo prese sotto al mento e glielo alzò "stavolta voglio scoparti a pancia in su, e mi devi guardare" lo disse mentre lo portava nella stanza da letto, in braccio, perché fino a quel momento erano rimasti sull'uscio della porta di casa. 
Lo stese sul letto e gli alzò le gambe, permettendo così di rendere più facile l'entrata. 
Lo fece piano, come se volesse sentire le carni di felix adattarsi alla sua grandezza, e poi decise di muoversi, decise di scoparlo.
Ma quella volta non era come le altre, rude e quasi come una sveltina, no, fu gentile e il fatto che si guardassero negli occhi, peggiorava le cose. 
"h-hyunjin...p-puoi andare più veloce?" chiese felix, con voce sottile. Ogni volta che hyunjin spingeva, sentiva il bisogno di cacciare dalla bocca quei versi imbarazzanti.
"non devi nemmeno chiedere" disse l'altro, prendendolo sui fianchi per maggiore presa.
Non lo lasciò andare nemmeno un secondo, la stanza si era riempita di versi, felix urlava come una donna, hyunjin cercava quantomeno di trattenerli, ma senza successo, così finirono a volerne sempre di più.
Più veloce, più veloce, sempre più dentro. pensava hyunjin.
Felix inarco' la schiena, strinse le spalle di hyunjin, si aggrappo' con le gambe e affondò le unghie nella schiena di lui, provocandogli un gemito di dolore. 
"hyunjin, hyunjin, hyunjin!" disse e venne, urlando il suo nome così forte che hyunjin dovette aspettarsi un richiamo dai vicini.

Hyunjin, dopo un paio di ore dall'accaduto, si era ritrovato con felix rannicchiato a lui, come un gattino, che dormiva. Stava male per quello che gli aveva fatto nel corso degli anni, ora che aveva quei dubbi sulla loro relazione. Lui lo amava, e ora che lo sapeva, forse le cose sarebbero cambiate. 
Ripensava a tutte le volte che lo aveva aiutato a fare qualcosa, a quando erano andati a vivere assieme per via della loro forte amicizia, a quando avevano iniziato a scopare per passatempo e poi...poi si bloccò a guardare il vuoto, pensando a un futuro. Nel suo futuro, come nel suo passato e nel suo presente, c'era solamente felix. 
Forse era ora di fare chiarezza. 
Leeknow aveva ragione: doveva smettere di prendere in giro se stesso.

ᴹʸ ᵈⁱᶜᵏ ⁱˢ ʸᵒᵘʳ ᵖᵃˢˢⁱᵒⁿ || ʰʸᵘⁿˡⁱˣDove le storie prendono vita. Scoprilo ora