VIII

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Tw: si parla in modo abbastanza leggero di abusi

È davvero tardi, la festa è stata stupenda. Ho conosciuto delle ragazze grifondoro e alcuni ragazzi corvonero. James era stupendo, d'altronde lui lo è sempre. Non c'è una parte del suo aspetto che non mi piaccia, lui è semplicemente perfetto. Pelle olivastra, occhi color miele, naso alla francese, un fisico stupendo ma soprattutto un sorriso contagioso. Il suo sorriso è la cosa più bella che io abbia mai visto, ne sono sicuro.
"Hey tesoro" riconoscerei quella voce ovunque, James Potter
"stasera eri davvero bellissimo"
"coglione sei ubriaco, quanto hai bevuto?" "due o tre" due o tre bicchieri sono pochi, regge l'alcol peggio di me "bottiglie però eh" mi risponde, ah ecco "ma sono ancora perfettamente sobrio amore" convinto lui "come vuoi" meglio così, ho bisogno di un po' di compagnia
"perchè stai tutto solo? Non ti annoi? Perchè io mi annoio" in realtà muoio di noia ma mi piace guardare il cielo "sei sempre stato così sexy o è l'alcool?" Mi chiede dopo un paio di minuti di silenzio facendomi scappare una risata
"guarda che sono serio come un alpaca"
"gli alpaca sono seri?"
Lui mi risponde "certo che lo sono".
"Ma le stelle hanno il buco del culo?" Mi chiede poco dopo, la situazione è abbastanza strana
"perchè dovrebbero? E poi perchè ti interessa?" Non mi aspetto grandi risposte da lui
"se lo hanno sarei lieto di infilare il mio cazzo dentro al tuo culo, mia fulgida stella" sto arrossendo, è un modo di flirtare abbastanza diretto, decisamente alla James Potter
"anche a me piacerebbe, ma preferirei fare cose più consone che fare l'amore sulle scale della torre di astrononia" muoio dalla voglio di farlo con lui in realtà
"okaaaaay, però parlami di qualcosa" di cosa potrei parlargli? È ubriaco, domani non si ricorderà niente
"i miei vogliono che a fine anno prenda il marchio nero, ma io non voglio" gli dico "scappa"
"cosa?" Non mi immaginavo lo avrebbe mai detto
"vieni da me Reg" non posso accettare "daii non si rifiutano gli inviti è scortese" devo accettare, ma se mamma lo scopre la casata dei black rimane senza eredi
"va bene, ma sappi che sto rischiando davvero la vita" gli dico, lui mi si fionda addosso e mi stringe in un caloroso abbraccio "J-James" odio il contatto fisico, l'unica cosa che mi ricorda sono quelle notti, il calore della sua pelle
"cosa c'è vita?" Le sue grandi mani sui miei fianchi "James ti- ti prego" il suo corpo sul mio "dimmi" i suoi gemiti e le sue urla "no niente" devi dirglielo Regulus, domani se lo sarà già dimenticato
"James mi ricordi troppo lui, il contatto fisico mi ricorda lui" non ne avevo mai parlato con nessuno
"lui chi Reggie? Ne vuoi parlare?" Ne ho bisogno ma una strana sensazione mi blocca
"q-quando ho detto ai miei genitori che sono t-trans mio padre ha in-iniziato a fare c-cose orrende" inizio a raccontare piangendo, piangere è da deboli ma adesso che l'ho raccontato a qualcuno mi sento meglio, condividere il peso dei problemi mi fa sentire più leggero
"che tipo di cose orrende Regulus? Lo hai detto a Silente? L'uso della magia oscura è illegale" magari fosse solo magia oscura "non è magia oscura Jamie. Mio padre mi ha violentato" la sua espressione cambia, mi sembra di affogare , vorrei solo che l'oceano di tristezza in cui sto affondando mi inghiottisse e ponesse fine alla mia vita per sempre.
"Quante volte è successo?" Mi chiede
"ho perso il conto, ma non è importante" come se gli interessasse, mi parla solo perchè gli faccio pena
"vieni a casa nostra Regulus, non voglio che ti accadano queste cose" è la cosa più dolce che qualcuno mi abbia mai detto, se fosse così semplice me ne sarei già andato, ma un tentativo potrei farlo. "Black! Potter! Cosa ci fate qui? Avete idea di che ora è?" Merda, la Mcgrannit ci ha trovati "scusi professoressa" le dico, se per caso lo va a dire ai miei mi cruciano "un mese di punizione e 50 punti in meno a testa, vi aspetto domani nel mio ufficio!".

Mi sbrigo per tornare più velocemente possibile nei sotterranei. Una volta arrivato vado da Evan
"Oi, dove sei stato?" Mi chiede
"ero con Potter" sgrana gli occhi
"Lover boy? Cosa è successo? Racconta" devo dirglielo
"Rosier sembri una di quelle ragazzine che fangirla sugli one direction, comunque gliel'ho raccontato" mi serve qualcuno di sobrio con cui parlare che sappia realmente risolvere il problema
"Raccontato cosa?" Respira Regulus
"è una cosa privata, andiamo su?" Lui si alza e inizia a salire le scale
"allora? Lo sai che mi puoi raccontare tutto vero?" Sono fortunato ad averlo come amico
"mio padre..." Evan mi guarda "merda non so nemmeno come dirlo..." senza che io dica nulla i suoi occhi diventano lucidi "Regulus" non devo piangere "Regulus perchè non me lo hai detto prima?" Vorrei saperlo anche io
"non lo so, scusa"
"non devi scusarti, non è colpa tua. Dobbiamo solo trovare un modo per risolvere la situazione" è sempre capace di consolarmi e di trovare la soluzione ai problemi
"ti prego abbracciami" cosa sto facendo? Non ne ho la più pallida idea ma ne ho bisogno
"Mi stai davvero chiedendo di abbracciarti? Mi hai sempre detto che il contatto fisico ti ricordava-" si interrompe "è quello che ti ricorda, Reg?" Mi chiede con la voce tremante, io annuisco e lui mi abbraccia assecondando la mia richiesta.

Spazio autrice
Questo è uno di quei capitoli che doveva essere solo di passaggio ma che a caso ho cambiato e mi hanno dato una nuova idea per la trama.
Scusatemi se è scritto davvero male, attualmente è in fase di modifica, se avete consigli o critiche da fare io sono qui

Untold Story | Jegulus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora