sentire le labbra calde di suo marito sul suo collo era stato un risveglio perfetto per vanessa che in quei giorni era più che stressata.
pensava a mille cose, alla sua gravidanza, alle valigie da preparare, ma specialmente alla partenza di suo marito che era sempre più imminente.
non risuciva a immaginarsi in casa da sola, senza di lui che si fermava ad abbracciarla da dietro ogni volta che la vedeva alle prese con la cucina.
non poteva non viverlo e rimanere lì con la speranza che non gli accadesse niente.
la sua vita sarebbe andata avanti, ma sempre senza di lui.
e affrontare anche la sua gravidanza in sua assenza era un dolore che non sapeva in che modo lo dovesse affrontare.ma ce l'avrebba fatta, gliel'aveva promesso.
doveva andare avanti per lui, per lei, ma soprattutto per il pargoletto che avrebbe concepito.solo che questi pensieri, a volte venivano offuscati da quelli più negativi.
aveva paura.
non bisognava negare la realtà.
suo marito da lì a poche settimane sarebbe dovuto partire al fronte e la sua vita sarebbe stata messa perennemente in pericolo.
doveva affrontare le sue giornate con l'angoscia addosso che poteva arrivare qualcuno a riferirgli che il suo uomo non era riuscito a sopravvivere.
non voleva pensarci, ma eppure era l'unico pensiero frequente che rimbombava nella sua testa e che non se ne voleva andare.per questo negli ultimi tempi stava cercando di goderselo sempre di più.
aveva rinunciato a lavorare per quee settimane, per poter rimanere più tempo a casa da sola con lui.
rimaneva lì, incantata a fissarlo mentre sfogliava le pagine di uno dei suoi libri.
cercavi di cogliere ogni suo minimo dettaglio del suo profilo perfetto.
le labbra socchiuse, le dita appoggiate al mento, mentre con l'altra mano era intento a sorreggere il libro, gli occhi vispi che a volte si posavano su di lei, regalandogli sempre uno dei suoi sguardi carichi d'amore.
voleva cogliere ogni minimo dettaglio, cercare di fotografarlo con i suoi occhi, così che poi in sua assenza, stando seduta nello stesso posto, sarebbe risucita a vederlo comunque lì.cercava di avere sempre più contatto fisico con lui, così che magarai sarebbe risucita a stampare il suo tocco sulla sua pelle.
e anche il sesso, ultimamente, era diventato sempre più frequente.
si cercavano, si bramavano, avevano bisogno di perdersi uno nell'altro, diventare un unico respiro, un unico battito, come per cercare di colmare quel vuoto che sarebbe arrivato da lì a poco tempo.
ed era quello che stava succedendo quella mattina.
la sera prima era stata una serata tranquilla, passata tra coccole e coperte, tanto che entrambi a un certo punto si erano addormentati sul divano, lasciandosi cullare dallo schioppettio del fuoco del caminetto e dal calore che esso sprigionava.
a un certo punto, in tarda notte, namjoon si era svegliato e dopo esser rimasto qualche secondo ad ammirare la divinità che dormiva con la testa appoggiata al suo petto, con i capelli che le ricoprivano il volto e le gote leggermente arrossate per il calore della stanza, si affrettò a prenderla in braccio delicatamente, per poi portarla sul letto e adagiarla, assicurandosi che fosse in una posizione comoda e ben coperta.
fu lui poi, ad appoggiare la testa al centro del petto della sua ragazza, per ascoltare il battito del suo cuore e nel mentre si ripeteva come avrebbe fatto per quei mesi a rinunicare a quella melodia che lo accompagnava nelle sue notti insonni e che aveva la capacità di farlo rilassare.
si risvegliò poi la mattina nella stessa posizione: con la testa appoggiata al petto e le mani che le stringevano il tessuto della maglietta del pigiama che indossava, come se stesse cercando di tirarsela ancora di più a sé e alzando lo sguardo, notando come la sua ragazza dormiva beatamente e non avendo la forza di resisterle, non poté fare a meno di alzarsi dal suo corpo e lasciare che il suo peso si sorreggesse sulle sue grandi braccia, per far sì che potesse godere della vista della sua donna anche da quella prospettiva.
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love is war ||k.nj||
Fanfictionnamjoon au! seoul, 1950 namjoon e vanessa: due corpi, una sola anima. l'amore che li ha travolti nella giovane età e che li ha portati al matrimonio e all'attesa dell'arrivo del loro primo figlio, è la forza motrice che cercherà di tenerli uniti a...