Il vecchio, il vero, il coraggioso

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Gli occhi chiari vennero sollecitati dalle prime luci che penetravano dai tendaggi delle finestre. Reha li aprì lentamente, sbattendo poi le palpebre molteplici volte a causa della luce alla quale con era ancora abituata. Accanto a lei stesa sulle morbide lenzuola dormiva ancora Helaena, che indossa ancora le vesti della cena, così come i suoi due fratelli che invece si erano appisolati uno in terra e l'altro su uno dei piccoli divani della stanza. La sera prima erano rimasti svegli ad intrattenersi con canti e storie e alla fine si erano addormentati tutti lì. Reha non volle nemmeno immaginarsi che faccia avrebbe avuto la regina se li avesse visti in quel momento. La giovane Targaryen si alzò, prestando attenzione a non rischiare di svegliare la principessa, poi si diresse verso il suo armadio scavalcando Aegon steso sul pavimento. La ragazza indossò uno degli abiti che le pareva più comodo, poi iniziò a raccogliere i libri dal pavimento, eccezion fatta per due che stavano fungendo da cuscino al giovane principe. Poco dopo i suoi occhi iniziarono a percorrere la magra figura di Aemond che riposava sul divanetto. Per lei restava un mistero il motivo per cui i due principi le si erano presentati alla porta, ma se poteva immaginare il motivo di Aegon, quello del secondo principe restava una severa incognita. Avrebbe forse voluto scusarsi per il comportamento violento di quella sera? Oppure avrebbe voluto mettere nuovamente in chiaro le cose concludendo la discussione? La risposta sarebbe certamente rimasta un mistero fino a che Aemond non si fosse svegliato, e forse anche dopo. Nella sua passeggiata per la stanza nell'indecisione di cosa fare, alla mente di Reha pervenne il ricordo della zia Rhaenys, sorella di suo padre, che probabilmente ignorava ancora il trapasso di quest'ultimo. "Non è giusto." Si disse, decisa a volare fino a Driftmark per recarle la spiacevole notizia di persona così, cambiato velocemente l'abito con uno adatto alla cavalcata dei draghi, Reha uscì silenziosamente dalla stanza, lasciando i principi al loro riposo.

《Dove- dove stai andando?》 La voce sorpresa di Ser Criston fece fare un salto sul posto a Reha, non aspettandosi che il cavaliere stesse facendo la guardia alle sue stanze. 《Ser Criston! Per i Sette inferi, ti sembra il modo di annunciarti?》 Lo rimproverò la ragazza tenendosi una mano sul cuore palpitante. Il cavaliere la guardò con sospetto, notando che la ragazza stava indossando abiti per cavalcare i draghi. 《Posso avere il piacere di sapere dove pensi di andare?》 Domandò nuovamente. La ragazza lo fissò con disappunto che il cavaliere non comprese, poi gli diede le spalle e continuò a camminare. 《No.》 Rispose poi. Ser Criston si vide costretto a correrle dietro, tentando di dissuaderla dal partire o almeno convincerla a renderlo partecipe della destinazione. Dopo alcuni metri Reha si voltò irritata verso il cavaliere, che si fermò all'istante, evitando di scontrarsi con lei per un pelo. 《Fammi capire bene qual è il tuo incarico Ser.》《Di fare la guardia?》《A chi?》《A te Lady Reha.》 Rispose come fosse ovvio. 《Allora puoi farmi il favore di dirmi dov'eri ieri sera quando la principessa e i due principi si sono introdotti nelle mie stanze?》 Ora i cavaliere sembrava confuso. 《Quei tre hanno- cosa?!》《Sì beh, non mi avrebbe sorpreso che avessi fatto entrare Lady Helaena, ma i due principi. . . insomma.》 Dopo un'occhiata al viso imbarazzato del cavaliere, Reha tornò a camminare decisa di passare prima dalla cucina per poi andare a Fossa del Drago e partire per Driftmark. 《Aspetta, è successo qualcosa ieri sera?》 Si affrettò ad informarsi Ser Criston. 《No. Di pure alla regina che non ho giaciuto con nessuno dei suoi figli, e che ieri sera abbiamo solo letto e cantato.》《La regina non immagina nemmeno che i suoi figli siano stati da te ieri sera.》《Siano stati? Stanno ancora dormendo nelle mie stanze.》 Ora il cavaliere aveva assunto un'aria cadaverica per il pallore del volto. 《Proprio un'ottima guardia.》 Lo derise poi con sarcasmo. Ciononostante Ser Criston non demorse, deciso a seguirla fino a che Reha non gli avesse rivelato le sue intenzioni. Così i due si recarono nelle cucine, dove la ragazza rubò un po' di pane e qualche affettato per fare colazione, mandando giù il tutto con un po' di spremuta di arance. Dopodiché, come da programma, la ragazza si diresse in cortile per cercare una qualche carrozza che la scortasse a Fossa del Drago. 《Perchè non ci sono carrozze?》 Si lamentò poi con Ser Criston. 《Perchè nessuno aveva pianificato un viaggio a quest'ora.》《Perchè, è presto?》《Sono quasi le otto.》《Eh. Dici che è presto?》 Il cavaliere la guardò come se la risposta fosse ovvia, ma nonostante tutto, nulla l'avrebbe fermata da partire. 《Dove stai andando adesso?》 Le domandò allarmato il cavaliere vedendola scendere i gradini e dirigersi verso l'uscita. 《A Fossa del Drago. Dovrei riuscire ad arrivarci anche a piedi.》 Se prima il cavaliere aveva tollerato il comportamento della ragazza, adesso le aveva afferrato la spalla con decisione, guardandola severamente. 《Non se ne parla. Approdo del Re è una città senza leggi, malgrado la presenza della guardia reale. Verresti rapita, stuprata o addirittura uccisa. Attenderai la carrozza.》 Notando seria preoccupazione nello sguardo del cavaliere, Reha capì che l'uomo non stava per nulla esagerando, così decise di attendere come consigliato. Nel mentre era riuscita a convincere Ser Criston ad insegnarle un po' di scherma.

Recovery || House of the Dragon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora