Era forse mezza notte, ma Aemond non riusciva a dormire. Non era sereno a Driftmark, non era sereno a lasciare Vhagar incustodita e circondata da Velaryon e non era sereno pensando a ciò che quella serpe di Baela avrebbe potuto dire a Reha. Capendo che in quel luogo non sarebbe mai riuscito a prendere sonno, il giovane principe si alzò dal giaciglio, si rivestì e decise di uscire da Vhagar. La notte era fredda lì a Driftmark, fredda e ventosa a causa della vicinanza con il mare. Aemond non lo sopportava, desiderava più di ogni altra cosa tornare ad Approdo del Re, rimproverandosi poi per aver accompagnato Reha seguendo puramente l'istinto. Tutto procedette secondo i piani fino a che l'occhio viola del ragazzo non incombette nella vista di Rehanerys: la ragazza era seduta a terra con la schiena appoggiata al ventre di Ancalagon, le ginocchia riparate da una coperta sottile e un grande fuoco acceso davanti a lei. La ragazza sembrava quasi addormentata, ma quando Aemond le si avvicinò aprì gli occhi assonnati sorridendogli. 《Problemi a dormire principe?》《Mh. E tu?》 La ragazza si stiracchiò, battendo poi una mano a terra accanto a sè per fare cenno al principe di sedersi con lei. Anche se con una certa insicurezza, Aemond accettò, condividendo poi la coperta con la ragazza. Nel frattempo il gelo di quella notte era appena percettibile grazie al calore emesso dalla pelle del drago e dal fuoco. Anche Vhagar, accucciata lì vicino, sembrava apprezzarlo particolarmente, tenendo il muso vicino a quello di Ancalagon. Poco dopo la guancia morbida di Reha si appoggiò sulla sua spalla, mettendolo in dubbio sul comportamento che avrebbe dovuto adottare. Aemond sentiva il cuore accelerare sempre di più con il passare dei secondi in cui stavano così vicini, poi Reha prese il suo braccio tra le sue, come in una specie di abbraccio. Il principe poteva sentire i morbidi seni della ragazza premere sul suo avanbraccio anche da sotto la camicia di lei. Inutile stare a specificare che ciò servì solo a farlo eccitare più della sera prima. La cosa non andava bene. . .ora che era in sua compagnia non sapeva come avrebbe potuto reagire, ma certamente non voleva spaventare la ragazza.
《Aemond.》 Lo chiamò poi la ragazza. 《Mh?》《Grazie per avermi accompagnata.》 Lo ringraziò continuando a fissare le fiamme danzanti davanti a loro. 《Non è niente.》《Per me invece ha significato molto. Sai, temevo mi odiassi dopo ieri sera.》 Ammise mentre si stringeva a lui più forte, ma senza mai staccare gli occhi dal fuoco. 《Pensavo la stessa cosa sai?》 Aemond le sorrise stupendola, così finalmente i suoi occhi violacei si puntarono su di lui. Reha rimase a fissarlo in viso senza dire nulla per alcuni secondi, quasi come se avesse di fronte uno spettacolo raro da dover contemplare. 《Mi spieghi perchè tuo fratello è sposato e tu no?》 La domanda sorprese il principe a tal punto che gli scappò un verso divertito. 《Perchè una domanda del genere?》《Perchè hai già sedici anni, e ancora nessuna consorte o promessa.》《Nemmeno tu.》《Sono rimasta isolata dal mondo per diciotto anni, Aemond.》 Aemond sospirò, decidendosi solo in quell'istante di spostare il suo braccio dalle mani di Reha alle sue spalle per avvicinarla a sè. 《Non c'è motivo per cui io mi sposi.》《E che motivo ci dovrebbe essere?》《Interessi politici. Prendi ad esempio Aegon e Helaena: nostra madre li ha promessi e fatti sposare per mantenere il potere in famiglia e il nostro sangue puro.》 La ragazza abbassò gli occhi confusa. 《Io sono una Targaryen. . .》 Cominciò incerta. 《Sì. . .》 Concordò Aemond, non capendo dove volesse andare a parare la fanciulla. 《Quindi dovrò sposare un Targaryen o un Velaryon?》 《Cosa? Perchè me lo chiedi?》《Per la storia del sangue.》 Prima di rispondere, Aemond afferrò un pezzo di legno lì vicino e lo gettò tra le fiamme, rimanendo a fissarle. 《Non sei una reale. Sei una delle poche Targaryen che probabilmente avrà l'onore di sposare chi desidera.》
A dire il vero Aemond faticava a vederla come una Targaryen "pura", in quanto fosse figlia di una donna delle Città Libere e che fosse stata concepita al di fuori del matrimonio. Se alla fine Aenys non avesse sposato sua madre lei sarebbe rimasta solo una bastarda non diversa da Lucerys, Jacaerys e Joffrey. Nonostante tutto ciò che sua madre Alicent gli avesse detto negli anni, il fatto che Reha avesse potuto essere una bastarda stranamente non lo toccava affatto. Il pensiero di sposarla gli accarezzò la mente come le parole gentili di Reha facevano con il suo cuore ma, come aveva detto, lui aveva dei doveri nei confronti del Reame, e tra questi c'era quello di doversi sposare non per amore ma per vantaggi. Non che di amore si trattasse ovviamente, parlando di Rehanerys. La conosceva da a malapena due giorni e mai si sarebbe sognato di prometterle il suo cuore così dal nulla. Tuttavia l'attrazione che quella ragazza esercitava su di lui era materia indiscussa, personalmente Aemond si chiedeva anche se fosse possibile che un uomo qualunque non la trovasse attraente.
《Perdona la mia ignoranza Aemond.》 Aveva ricominciato Reha. 《Dimmi.》《Quando stavamo "litigando" mi hai chiesto se mi importava della mia virtù. Ciò devo dire che mi ha messo in confusione.》《In che senso?》《Come se consumare prima del matrimonio fosse in qualche modo sinonimo di perdere virtù.》 Il ragazzo arrossì, ricordandosi in quel momento che al di là di Westeros, in alcuni luoghi remoti dell'est, il matrimonio stesso non esisteva, e quindi probabilmente vi erano usi e costumi parecchio differenti. 《Vedi. . .》 Provò ad iniziare a spiegare Aemond. 《Qui a Westeros una donna che non arriva vergine al matrimonio viene considerata. . . beh. . . frivola, di facili costumi. . . non so come spiegarlo.》《E per gli uomini?》《Per noi questo non vale.》《Ma questa è un'ingiustizia!》 La ragazza ora lo stava guardando imbronciata e forse delusa, come se, prima di apprendere quella notizia, avesse già pensato di voler avere un qualche rapporto con qualcuno. 《Certo, alle volte ci sono delle eccezioni. . . magari la persona con cui la ragazza ha consumato poi sarà anche suo marito.》 《Sì, ma non è questo il punto. E' ingiusto che se i ragazzi scopano va bene ma se lo fanno le ragazze no.》《Perchè?》 Iniziò ad interrogarla Aemond, ma prima che la ragazza potesse rispondere, le si avvicinò al viso, sovrastandola per la sua altezza. 《Avevi pensato di provare?》 Concluse con tono suadente. La ragazza arrossì all'istante ma, al posto di allontanarsi e smentire, ridusse ulteriormente la loro distanza. 《Lo desidereresti?》 Ribatté assottigliando gli occhi e facendo dono al ragazzo di un sorriso trasudante di lussuria.
Aemond era spiazzato: nonostante tutta quella storia della virtù e sulla visione negativa delle donne che consumavano al di fuori del matrimonio, Reha sembrava non curarsene minimamente, procedendo così nel provocare il principe. Quest'ultimo si trovò ad arretrare per la sorpresa, ma Reha lo seguì, trovandosi poi al di sopra di Aemond, che aveva quasi la schiena a terra. La ragazza si trovò a sedere sul suo bacino, iniziando poi a sentire qualcosa muoversi poco più in basso. Aemond iniziò a farle scivolare le mani sui fianchi, percorrendole poi la vita fino ad arrivare ai seni. Reha continuava a fissarlo come un animale feroce fissa e brama la preda prima di ridurla a brandelli ma, quando si presentò loro il momento ideale per andare oltre, la ragazza scoppiò a ridere, accasciandosi sul petto del principe confuso. 《Scusa, ma avresti dovuto vedere la tua faccia.》 Continuò a ridere mentre tornava a sedersi sul bacino del ragazzo. Quest'ultimo alzò la schiena da terra, rosso per l'imbarazzo e la frustrazione, tuttavia continuando a lasciare che la ragazza sedesse sul suo corpo. 《Non guardarmi così.》 Lo rimproverò Reha. 《Mi sono vendicata per l'altra sera.》《Avevo intuito.》 Ammise lui scocciato, tuttavia un sorriso impudente gli attraversò il volto, così fece muovere il bacino in un piccolo salto, avvicinando repentinamente la sua intimità a quella della ragazza; ciò fu sufficiente per vedere il volto eccitato della fanciulla, che si trasformò poi in un broncio arrossato. 《Hai sussultato.》 Tenne a farle notare Aemond. 《Che idiota!》 Si lamentò Reha, tirando una pacca al petto del ragazzo e scendendo poi dal suo bacino. 《Come? Già finito di vendicarti?》 Continuò a provocarla. 《Sì.》 Gridò lei mentre si dirigeva verso il castello ma, poco prima di continuare camminare si voltò un'ultima volta verso Aemond, ancora seduto a terra. 《Per adesso.》 Aggiunse sorridendo, per tornare poi sulla sua strada. Aemond rimase a fissarla rimpicciolirsi in lontananza con un sorriso appagato sul viso. Qualcosa gli diceva che quello non sarebbe stato che il principio di una serie di eventi simili, e lui non vedeva l'ora di vedere cosa si sarebbe inventata Rehanerys la prossima volta.
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Recovery || House of the Dragon
FanfictionReah, ultima discendente dei Targaryen rimasta nelle città libere, decide di ritornare al luogo delle sue origini, ossia Westeros. Rimasta sola dopo la morte di suo padre Aenys Targaryen, figlio di Aegon Targaryen e fratello minore di Rhaenys Targar...