𝟐|𝐒𝐭𝐞𝐯𝐞

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«Steve? Steve mi ricevi?» il ragazzo venne svegliato dalla voce squillante di Dustin che lo chiamava attraverso il walkie-talkie
«Cosa vuoi Henderson?! stavo dormendo diamine!» rispose scocciato mentre si passava una mano nei capelli nel vano tentativo di sistemarli.

«Beh, mi dispiace interrompere il tuo bel riposo, ma volevo informarti che il tuo caro Eddie Munson si è svegliato» disse il ricciolino e per poco a Steve non cadde il walkie-talkie dalle mani «Co..cosa? intendi sveglio sveglio?» chiese balbettando.
«Non so Stevie, tu che intendi per "si è svegliato"? comunque per rispondere alla tua domanda sì, è sveglio; si è svegliato da poco e sta relativamente bene, date le ferite e-» il ragazzino venne interrotto dal più grande «Posso andare da lui?» chiese
«Certo che pu-» Dustin venne interrotto di nuovo da Steve «Perfetto, sono lì tra 10 minuti» disse Steve prima di interrompere la comunicazione.

Due secondi dopo era già davanti allo specchio per sistemarsi i capelli.
Dovevano essere perfetti.

«Cristo santo! perché diamine non volete stare al vostro posto?!» esclamò dopo svariati minuti passati ad aggiustare la sua chioma ribelle che proprio non voleva saperne di stare al proprio posto.

Provò e riprovò a sistemarli e dopo ormai 20 minuti ci rinunciò «Fanculo» disse a denti stretti prima di uscire dal bagno.

Prima di uscire di casa prese la giacca di Eddie e la indossò.
Solo un mese prima non avrebbe mai e poi mai indossato quella roba, neanche se lo avessero pagato oro; ora invece la indossa come fosse sua.

Si precipitò velocemente in macchina e la accese, per poi dirigersi in ospedale alla velocità della luce.
Appena arrivato davanti all'edificio si passò una mano nei capelli, poi scese finalmente dalla macchina.

Appena entrato in ospedale andò alla rezeption «Buongiorno, starei cercando la stanza di Edward Munson»
L'infermiera dietro la scrivania alzò la testa da alcune scartoffie squadrandolo «Stanza numero 612, terzo piano» disse prima di tornare a guardare le cartelle cliniche.

Steve salì di fretta le scale, essendo che l'ascensore era pieno, così arrivò alla stanza di 612 con il fiatone.
Prima di entrare prese un respiro profondo e si passò una mano nei capelli, poi bussò a quella porta bianca che si trovava davanti.

«Avanti» disse una voce all'interno della stanza, il ragazzo sorrise capendo a
chi appartenesse la voce, poi entrò.

Appena dentro vide Eddie sdraiato in quel dannatissimo letto, come gli ultimi 6 lunghissimi giorni, con la differenza che ora era sveglio.

Appena Steve lo vide sorride avvicinandosi al suo letto a braccia conserte «Ben svegliato Munson» disse facendo voltare il metallaro.
«Oh.. hey Harrington» rispose lui tirandosi su producendo un leggero gemito per il dolore e per lo sforzo.
Il liscio si precipitò da lui preoccupato «eiei piano Munson, con calma» disse mettendogli una mano dietro la schiena per aiutarlo a mettersi seduto.
«Grazie Bambinone» mormorò tirandolo sopra di sé per stringerlo in un abbraccio.
Steve puntò le mani accanto alle sue spalle per non schiacciarlo «cazzo Munson! sei pazzo?! sono pesante! potevo schiacciarti, potevo-»
«grazie per avermi portato qui Harrington» sussurrò il metallaro interrompendo il ragazzo dai capelli perfetti.
«dovresti ringraziare quella testolina di culo di Dustin, è corso a casa Creel con una gamba spaccata solo per avvisarci del fatto che avevi fatto l'eroe e che..» gli mancò la voce «perché l'hai fatto Munson? perché.. ti avevo di non fare l'eroe.. potevi scappare cazzo! perché sei rimasto lì? se Dustin non fosse fosse arrivato in tempo tu.. dio! non farmici neanche pensare» gli tremava terribilmente la voce.

Si staccò dall'abbraccio e si mise a sedere sul bordo del lettino passandosi nervosamente una mano nei capelli.
«hey Bambinone.. è tutto ok.. sono qui ora, tranquillo» disse il riccio appoggiandogli una mano sul braccio, il che fece voltare Steve verso di lui, aveva una faccia sconvolta, era sul punto di piangere proprio come aveva fatto per tutti i 6 giorni che erano trascorsi senza quel fastidioso metallaro che andava a rompergli le scatole al Family Video; in quei giorni gli era terribilmente mancato.

Eddie sembrò accorgersene perché strinse di nuovo il liscio a sé abbracciandolo e iniziò ad accarezzargli i capelli scompigliandoli un po'.
Di norma Steve avrebbe insultato chiunque avesse toccato quel capolavoro , ma in quel momento aveva un bisogno inimmaginabile di quel contatto fisico.
«non preoccuparti Steve, sto bene.. non è successo nulla, non-»
«non è successo nulla? potevi morire porca puttana! tu questo lo chiami nulla?» esclamò con le lacrime che minacciavano di uscire, ma le ricacciò indietro, doveva essere forte per Eddie; così si staccò controvoglia dall'abbraccio e si alzò dal letto con uno sguardo vuoto, sapeva che se avesse mostrato una minima emozione poi sarebbe esploso.

«tra quanto ti dimettono Munson?» chiese freddo evitando il contatto visivo.
Il metallaro lo notò «Steve..» mormorò alzandosi dal letto con una smorfia di dolore mentre si teneva un fianco.
«Munson, siediti ti prego.. non puoi ancora stare in piedi» disse Steve, ma l'altro non sembrava volerlo ascoltare e si avvicinò a lui barcollando.
«Steve sto bene, però non voglio che tu sia arrabbiato o deluso perché ho preferito rimanere a combattere contro quei pipistrelli di merda piuttosto che scappare» disse affiancando il liscio.
«non sono arrabbiato o deluso, come potrei esserlo? senza di te probabilmente ci sarei io al tuo posto, sono solo.. preoccupato» rispose guardando il riccio, che dopo qualche secondo si appoggiò a lui chiudendo gli occhi.
«Eddie? che succede? non ti senti bene? devo chiamare qualcuno?..» chiese allarmato mettendogli un braccio attorno alla vita per sorreggerlo.
«no sto bene, sono solo.. stanco» disse con una voce quasi impercettibile.

«ok, uhm.. che ne dici se ora ti riaccompagno a letto e riposi un po'? io rimarrò qui con te, così se hai bisogno di qualcosa mi dici, va bene?»
Eddie annuì, così Steve lo portò sul suo lettino e lo aiutò a stendersi, poi prese una sedia e si sedette affianco al letto.

Dopo qualche minuto il metallaro già dormiva, e il ragazzo dai capelli perfetti rimase a guardarlo per un tempo che gli sembrò infinito.

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SPAZIO AUTRICE
Eccomi! sono tornata con il secondo capitolo della storia, spero vivamente che vi sia piaciuto <3

Ho tantissime idee per questa storia e spero di riuscire ad inserirle tutte.

Per ora posso dirvi che questo è solo l'inizio di questa (spero) fantastica storia.

(conteggio parole 1086 so che è un po' corto ahah)

spero veramente che questo capitolo vi sia piaciuto. aspettatevi la terza parte molto presto <3

Vi amo cia 🫶🏼

~Sere

𝐓𝐡𝐢𝐬 𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐨𝐟 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐝𝐢𝐬𝐞 || 𝐒𝐭𝐞𝐝𝐝𝐢𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora