3 - Emy e i profili psicologici.

73 7 8
                                    

Dovete sapere che per tutti e tre gli anni che ho passato in questo inferno, sono sempre stata la vicina di banco della prima della classe. Allison. Ed è una cosa divertente, perché mentre io venivo minacciata costantemente di essere bocciata  (tranne in matematica : il prof mi ama ) , lei veniva elogiata per il suo Q.I. maggiore rispetto alla media.

Eravamo una bella squadra.

Dico 'eravamo' perché proprio in quell'anno, quello in cui tutto divenne difficile, lei ebbe l'opportunità di passare un anno in Spagna e continuare i suoi studi lì.

Per un anno.

Per quell'anno. Credo non se lo sia mai perdonata.

Fatto sta che il primo giorno di scuola ero nel mio solito posto,  con Edward e Sorority davanti, ma con Emily al mio fianco. Non fraintendetemi, io volevo bene ad Emy quanto ne volevo ad Ally , solo che quest'ultima ed io avevamo giurato che non sarebbe passato un anno senza essere vicine. Ero solo un po' triste perché avevamo infranto una promessa. E perché ero nella merda per colpa di Ed.

Ora è il momento di sapere un'altra cosa interessante : Emy è una brava osservatrice. Nonché un genio. È in grado di designare un  profilo psicologico osservando i comportamenti della sua cavia. Ad Emily Martin non sfugge mai nulla. Quindi comprese al volo che c'era qualcosa che non andava. Socchiuse appena gli occhi già dalla prima ora, come le capita spesso di fare quando riflette , e io la fissavo di rimando. Impassibile. Sapevo cosa stava facendo, ma non le avrei lasciato intendere nulla, non potevo. Intanto perché non potevo dirle che mi mancava Ally e nemmeno del giuramento , non mi avrebbe creduta. E poi perché Emy sembra essere una delle poche persone con un'alta impressione di me. E non vorrei proprio fare la figura dell'idiota con lei.

-Anche se mi fissi non cambia nulla, Marceline Trulock. - Mi sussurrò verso la terza ora, mentre il professore Camillo Giosuè  ( nessuno ha ancora capito qual'è il nome e quale il cognome ) cercava di mantenere l'ordine.

-Interessante. - Dissi in risposta, mantenendo un tono di voce indifferente.

- Marcy , ti vedo tranquilla.- Aggiunse poco dopo, sfoderando un sorriso trionfante. Stava facendo centro o voleva solo farmelo credere? - E tu ti dimostri tranquilla solo quando sei in difficoltà.- E il sorriso divenne più grande, e forse anche più sadico. - Non puoi nascondermi nulla, Marceline. Quindi ti prego, dimmelo-dimmelo-dimmelo-dimmelo-daidaidai - TantoLosochemelodici!- E  si fermò solo perché non avevo  battuto ciglio e un lieve sorriso comparve sul mio volto. Non avrei parlato, lo sapeva. Così iniziò a buttar giù qualche possibile verità , ma con scarsi risultati. - Tua madre ha davvero un amante e tu avevi ragione! Tua sorella è incinta!  Hai scoperto di amare Remy!- E nel sentire quelle parole, Rory ed Edward si votarono di colpo verso di noi.-Abbiamo sentito bene? Ti sei innamorata di Remy?- Sussurrò Rory avvicinandosi, così come fece Ed. Si sporsero verso il nostro banco. E a quel punto mi impallai, perché avevo Edward davanti a pochi centimetri di distanza, e per un secondo il mio controllo andò a puttane. Ma bastò ad Emily per capire. Ci fu un tonfo di libri che cadevano per terra, quelli della Martin. Mi osservava con gli occhi spalancati, e sapevo di esser ancor più nella merda. Emy aveva capito. -Mi dispiace frenare le vostre fantasie romantiche ma no , non amo Remy. Mi sono mangiata un muffin con l'ingrediente segreto -aka droga - e Emily è partita con le pippe mentali perché ero un po' sulle nuvole. Tutto qui. - Dissi sorridendo e guardando con la coda dell ' occhio Emily. Non doveva parlare. -Ma non ti fai schifo, Trulock? Drogarti pure a scuola?- Mi disse Ed con la solita espressione da papà incazzato che mi fece fare le capriole sul posto.

-Mi farebbe più schifo essere una suora come te, papino. -

(...)

-A TE PIACE ED?! A MARCELINE TRULOCK, IL GENIO DEL MALE, PIACE QUEL ' IDIOTA?!- Ecco, come sospettavo. Subito dopo essere uscite io ed Emy avevamo preso l'autobus insieme, dato che entrambe abitavamo  in riva al lago e non eravamo così lontane. E iniziò  a riempirmi di domande, e nonostante io negassi con una calma innaturale, lei si convinceva sempre di più che era così. - Sei nella merda, Marcy. Nella merda, proprio nella merda...- iniziò a borbottare lei mentre scendevamo dal bus.

-Per l'ultima volta, Emy, non mi piace Ed. Non sono così idiota.- O forse sì? Come potevo negare l'evidenza quando nemmeno io ne ero sicura? - Non si tratta di essere idioti, Marceline. Non è una cosa che puoi decidere tu. Si tratta di essere umani.-  Emy ha sempre avuto ragione. Sempre. Ma non quella volta.

Non si trattava del mio lato umano che per una volta si faceva vivo, né di idiozia.

La mia era una malattia. 

BLBLBLBLBLBL HO AGGIORNATOOOOOOOOO *cori angelici *

Ta-daaaan ennesimo e pessimo capitolo arrivato dopo una settimana! *applausi *

La scuola mi odia, il tempo mi odia, il mio neurone solitario non mi parla da giorni e io sono stata costretta a pubblicare un capitolo pessimo. Chiedo venia v.v

Grazie a tutti quelli che stanno guardando la mia storia, fatevi sentire e commentate  (perché ho un disperato bisogno di consigli twt)

Dal prossimo capitolo inizierà la vera storia(...) TREMATE e non odiatemi per ciò che succederà. Kiao ♥

I sogni sono belli perché rimangono tali.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora