capitolo 17

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PoV Noah

Sono stato uno stronzo.
ero andata da lei per scusarmi di non so neanche io cosa ma l'unica cosa che mi è uscita è " tu non uscirai con loro", mi sarei preso a pugni da solo in quel momento, una delle cose che Anna non sopporta di più é se gli dici cosa fare ed è stato proprio quello che ho fatto, infatti ,mi ha urlato contro. ma l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che non è al sicuro con Jeremy.

<ciao Noah> mi saluta Jennifer

<che vuoi>dico

<nervoso?> non sono cazzi tuoi avrei voluto dirgli ma mi limito, non ho voglia di subire le sue lamentele

<no>

<sai ti posso aiutare >dice avvicinandosi

<no, non ciò voglia>le dico soltanto, allontanandola da me

<so che mi vuoi>mi tocca e non l'ha sopporto più, è peggio di una cozza

<credo sia il contrario> le dico togliendo le mani

<almeno io non l'ho nascondo>

<devo andare. non rompermi le palle>

arrivo a casa, mi fiondo subito sotto la doccia. l'avrei scopata ma l'ultima volta ho immaginato la ragazzina . non so cosa mi stia succedendo.

un telefono mi riporta alla realtà

<<pronto>>

<<ehi Noah, sta sera c'è una gara>>

<<quanto?>>

<<solito, niente doppia vincita sta volta>>

<<va bene>>

<<ti mando l'indirizzo>>

<<ok>>

chiudo la chiamata e avviso i ragazzi. sono le 16:00 faccio in tempo ad andare da mia madre e tornare, prendo la macchina e vado.

<ciao!> dico

<ciao tesoro> mi abbraccia

<FRATELLO> mi urla Isabelle

<ehi, gnometta > prendendola in braccio. amo mia sorella, è la mia gnometta,

è più piccola di me di due anni, ogni volta che vogliamo passare il tempo insieme viene sempre da noi.

Mi ricordo la prima volta i cui è venuta a casa, Nick gli ha dovuto lasciare la stanza perché lei si era fissata con quella, hanno litigato per un'ora intera ma alla fine ha vinto Isabelle

infatti sulla porta della camera c'è il suo nome e l'ha arredata come voleva.
diciamo che da noi è sempre stata la viziata della casa

<smettila non sono uno gnomo>si lamenta come sempre

<si invece>dico scompigliandogli i capelli

< non iniziate a litigare, allora tesoro di mamma perché sei venuto?>

< così, avevo tempo quindi sono passato>nel mentre mia madre mi studia come se dovesse trovare qualcosa

< si ma c'è anche altro, conosco i miei polli> appunto

< no mamma non c'è niente>

< bugiardo> dice mi sorella

< tu fatti gli affari tuoi>

< c'entra una ragazza?>

< no>

< LO SAPEVO!> urla Isa

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