Eppure è strano. Tutto è strano.
La porta non è stata chiusa a chiave, perciò presumo che si possa entrare.
Metto Sasha a terra per poterla aprire.
Invece quando mi avvicino non c'è. Le mie mani toccano soltanto la terra. Dov'è la porta?!
Continuo a tastare ma non trovo niente, quando finalmente trovo un pomello. L'ho trovata.
Per evitare di farmi scoprire da chiunque ci sia dietro mi metto il cappuccio in testa, riprendo Sasha in braccio (troverò una scusa per il cane) e apro la porta.È una stanza gigantesca e illuminata da moltissime luci, eppure non dovrebbe esserci elettricità qui sotto.
Davanti a me ci sono moltissimi uomini, giovani e adulti che lavorano sul computer. Tutto si fa sempre più inquietante.
Continuo ad andare avanti accelerando il passo. Fortunatamente nessuno mi degna di uno sguardo.
E poi sento due ragazzi parlare:
"La porta non è molto lontana da qui. Dobbiamo sorvegliare l'area. Se gli umani scoprissero di essere un nostro esperimento da milioni di anni sarebbe la fine."
"Hai ragione. Chiamerò qualcuno che possa sorvegliare l'entrata."
Ora i pezzi del puzzle iniziano a riconporsi. Ecco il perché del buco. Ecco il perché della porta.
Sento una fitta al cuore. Noi siamo un esperimento. La mia vita è un esperimento.Compaiono dei puntini neri nel mio campo visivo. Cado a terra, ma prima di svenire sento Sasha abbaiare e vedo alcuni uomini che si avvicinano.
Poi il buio.
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The under world
Science FictionAlex McQuin è una ragazza associale, senza amici. I suoi unici amici sono i libri... e il suo cane, Sasha. Un giorno mentre passeggia scopre una verità che le creerà una cicatrice indelebile, che la porterà in un posto credesse inesistente. Si ritr...