ma poi chi ci resta?

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"Alison svegliati"
A quella voce stridula e insonne mi svegliai; avevo le dita 'incastrate' nella maglietta di Patrick.
Ma non stavo bene, mi sentivo malandata, avevo il battito accellerato e continuava sempre piu' forte e mi metteva tutto in suggestione.
"Alison e' tutto okay?"
"No Pa,mi batte forte il cuore e non respiro bene, ho paura"
Lui aveva gia' capito tutto, sapeva che avevo una delle mie solite crisi;erano dei momenti in cui stavo male per quello che definisco 'il mio demone', lui non si sazia abbastanza e l'unica a rimetterci sono io.
Vuole sempre di piu', ma il fatto e' che io non reggo tutto cio',non riesco a dargli quello di cui ha bisogno per rimanere in vita, e una volta morto io moriro' con lui.
Era la mia teoria sulle persone, tutto qua.
"Hey, Alison ricordati che lui non riuscira' a farti niente fin quando ci sto io okay?
lui non puo' fare un cazzo senza il tuo aiuto ma tu puoi essere assolutamente indipendente da lui grazie al tuo essere gia' sconfitta"
"Puoi passarmi un bicchiere d'acqua?"
"Tieni ti ho preparato il the' ai frutti rossi, il tuo preferito"
Mi passo' una tazza di un verde morto contenente un liquido perfettamente roseo e caldo.
Ricordava ancora il mio the' preferito, era straordinario riusciva a sorprenderti in momenti critici.
"Passato tutto?"
Mi chiese senza ombra di dubbio.
"Non lo so, credo che si sia calmato"
Dissi io con le lacrime agli occhi.
"Vieni qui Marsh"
Mi alzai ed andai accanto a lui.
"No Marsh, un po' piu vicino"
Disse con tono malizioso e rauco.
Mi diede un pizzicotto sulla spalla, io rabbrividii e sorrisi,mi circondo' esattamente la vita con le sue lunghe braccia e mi prese all' improvviso in braccio e mi porto' su una sedia accanto ad un tavolo con sopra un piatto contenente dei waffol abbondantemente spalmati con strati e strati di nutella che solo a guardarli ti veniva l' aquolina in bocca.
"Per te"
"Tu sei matto, vuoi farmi ingrassare per caso?"
"Ma ti sei vista? Vedi di mangiare che ne hai bisogno.Oggi sara' una giornata pesante e contando che ti sei svegliata alle 12:30 ancora vestita e con il trucco sbavato ti consiglio di sbrigarti, non credo che tu voglia essere buttata in mare di prima mattina"
"Nono, non preoccuparti mi cambio subito papa'.Solo una cosa, mi spieghi cosa facciamo oggi?"
"Allora Marsh ora ti cambi e ti metti in costume perche' ti portero' in un posto non molto lontano da qui, e poi la sera e' una sorpresa"
"Non fare pazzie, sai che non voglio crearti preoccupazioni"
"Ma smettila cretina"
"Hei era solo una preoccupazione,sei cattivo"
"E tu troppo cretina"
Rise mentre mi levo' un waffle dalle mani,perse la testa guardando i miei occhi, mi accarezzo' e io pazza come sono mi diedi una spinta violenta e mi aggrappai alle sue gambe.
Camminnamo cosi' fin quando non arrivammo davanti la porta del bagno.
"Cambiati e appena sei pronta chiamami che andiamo, se hai bisogno di qualcosa grida, a dopo"
Mi bacio' sulla fronte e io mi affrettai ad abbracciarlo prima che spari' del tutto dall'uscita della camera.
Di corsa presi in telefono che appena accesi quasi mi scoppio' dalle troppe telefonate e dai troppi messaggi che ignorai spudoratamente;successivamente presi il borsone e sotto le note di prediludio mi spogliai e con fretta mi buttai dentro la vasca che per qualche strano motivo era gia' riempita e diluita con un bagnoschiuma alla cannella e vaniglia dal profumo inconfondibile.
Feci il bagno migliore della mia esistenza, forse ci passai anche troppo tempo quando toccai involontariamente il display del mio telefono e mi accorsi dell'orario; mi asciugai in tempo record il corpo avvolto dalla morbidezza di quel bagnoschiuma, presi dal borsone un costume nero accompagnato dai miei occhiali dalle lenti circolari che amavo e li misi sul lavandino.
Misi il costume, asciugai i capelli che lasciai umidi, infilai un pantaloncino anch'esso scuro a vita alta e il petto lo lasciai nudo con solo la parte di sopra attillata.
Presi il telefono lasciato sull' orlo della vasca, cercai le mi vans bordeaux e apprena le trovai mi incamminai all' uscita della casetta dove trovai un Patrick sorridente e senza maglietta davanti a me.
"Alison riprenditi"
"Che?"
"Mi stai fissando da circa cinque minuti"
Cazzo, mi si era avvicinato da cinque minuti e non me ne sono neanche accorta; ero troppo occupata a guardare il suo fisico, troppo
"No vabbe' che cogliona che sono"
"Ma e' normale che fissi un fisico come il mio"
Risi "Modesto il ragazzo"
Inizziammo a ridere tutti e due
"Dai andiamo"

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