camminavamo ormai da minuti interminabili in mezzo alla natura piu' strana;i l nostro pranzo sono stati i waffle di qualche ora prima,non ero molto stanca, ogni due tre minuti c'era una pausa abbraccio o una pausa "dobbiamo orientarci" quindi non era estremamente faticoso.
"Alison siamo quasi arrivati eh, non mi morire ora"
"sono qui non preoccuparti; tu piuttosto invece di fare il modello della Hollister potresti anche dirmi dove stiamo andando"
"non lo saprai mai"
A quella risposta gli diedi una pacca sulla spalla che lui ricambio' dolcemente.
"siamo arrivati"
Girai la testa che precedentemente si era nascosta dietro le spalle di Patrick e trovai l' infinito o l' immortalita' davanti a me.
era una costa frastagliata, a strapiombo sul mare che faceva di quel posto un quadro da pittore fallito.
i fiori esotici le sfumature del mare e quel profumo di salsedine fuggente al tatto che rendeva tutto cio' splendido.
"t-ti piace?"
chiese Patrick titubante,
percepivo dell' ansia in lui, credo che fosse provocata dal mio restare a bocca aperta.
"sai perche' quando mi hai chiesto di scappare con te ho detto di si?"
"no, non lo so"
"perche' sei l' unico che ogni volta che mi parla e' come se riniziasse questo rapporto da capo.
Come se mi rifacessi provare le stesse sensazioni di quell' ottobre cupo e ardente che regnava in me.
e te ne sono grata, perche' mi hai insegnato a spiccare il volo, a saper volare"
La sua risposta fu solamente un sorriso sincero e il prendermi la mano fin quando non arrivammo alla soglia della costa dove mi fece accomodare.
"Volevi spiccare il volo, giusto?
saper volare"
"si Patrick perche'?"
"hai presente un'onda in preda al panico per la troppa corrente?"
"si"
"forse dopo il tramonto riuscirai a sentirti in questo modo"
"mi spaventi"
"non fa paura, devi solo prepararti psicologicamente"
"credo di essere pronta"
"davvero?"
"davvero"
"alzati"
"okay"
"spogliati, levati pantaloncini e scarpe"
"vabene, li lascio qui?"
"si"
"cerca di avvicinarti il piu' possibile alla punta della costa"
"okay fatto"
"sei sicura di non voler aspettare il tramonto?"
"sicura"
"okay,prendi un bel respiro, allarga le braccia e chiudi gli occhi"
"fatto"
"al mio tre buttati"
"okay"
"sicura?"
"si"
"uno"
"due"
"tre"Patrick's pov
Ed eccola li,
era riuscita a trovare se stessa in un solo tuffo.
Era cosi' bella, cosi' vergognosamente sicura di se in quel momento.
Ecco, dovrebbe stare gia a galla in questo momento.
Come al solito ha lasciato le sue vans e i suoi pantaloncini sparsi; e' un casino totale, ma amo qualsiasi cosa di lei.
E' una ragazza coraggiosa ma purtroppo con me non riesce ad indossare la maschera della dura e si trasforma in dolore allo stato puro.
E ora, osservandola bene,nell' acqua, ha un bellissimo sorriso.
mi dispiace solo che la sua infanzia non le ha regalato tutto cio' che meritava;
ma hey, ci sono io, riusciro' a farla sentire a casa, come ho sempre fatto.
"Alison tutto okay?"
"si Patrick, l'acqua e' fantastica, buttati anche tu"
"si tra poco mi butto anche io"
Detto questo ero gia pronto per tuffarmi, indossavo dei pantaloncini e avevo lasciato il torso nudo;
non mi reputavo un bel ragazzo, mi sentivo normale, brutto e con tanti problemi, un po come Ali, pero' io tendevo a nasconderlo meglio.
Ali non sa tutto di me, lei non se li immagina neanche gli anni in cui non ci vedevamo piu' cosa ero diventato.
Ero molto diverso, davo importanza ad altri valori, ma soprattutto mi drogavo.
Non ero uno di quei tipi che si drogava per cazzate; mi facevo di cocaina e di altre sostanze perche' la mia adolescenza e' stata qualcosa di traumatico, perche' volevo dimenticare qualunque cosa o qualunque persona mi avesse fatto male;ma purtroppo successe il contrario.
Iniziai a prendere la cocaina o qualunque altra sostanza mi trovassi davanti in dosi molto piu' elevate e massiccie,non controllavo piu' niente, ogni emozione, ogni sensazione era nelle mani del diavolo e questi era sempre piu' intento a farmi cadere.
I ricordi erano sale sopra una ferita aperta che non cicatrizzava, non ce la facevo piu',mi ero trasformato in qualcosa di piu' grande, grande quanto una costellazione, ero un mostro; e i mostri non cambiano, a meno che non ci sia qualcuno a cambiarli.