"Oh, fanculo l' erbetta fastidiosa io mi levo le scarpe"
Disse la mia vocina mentale fastidiosa mentre Patrick mi faceva qualche strano discorso sulla musica.
Mi stava portando in un posto a me sconosciuto,non ne avevo la più pallida idea,è talmente matto che avrebbe potuto anche portarmi sulla Luna in meno di un secondo; non che mi dispiaccia,anzi andrei in ogni posto con lui, è solo che non so, non mi sentivo molto vogliosa quella mattina.
"Si sono presi tutto
ogni posto, ogni sogno, ogni mostro, ogni trucco"
"Che?"
"Mi stai ascoltando Ali? mi sembri abbastanza strana"
"No no, sto alla grande, wow, dico davvero, è solo che mi ero persa a metà discorso, emh potresti ripetere?"
"Si okay, dicevo che è bellissima quella frase non trovi?"
Ero più confusa di prima, mi sentivo vuota, a pezzi, lasciata li ad affogare da sola, era una sensazione molto strana, non avevo voglia di stare con Patrick e ciò mi lasciava abbastanza perplessa. Continuava a chiedermi se stavo bene se era tutto okay e bho, era abbastanza fastidioso sentirsi una bambina di 3 anni guidata dal suo papà.
"Alison che cazzo, cos' hai?"
"Non ho niente Patrick okay?, non ho un cazzo è la settima volta che me lo chiedi"
"Si, perché mi preoccupo per te"
"So badare a me stessa"
Dopo che dissi queste ultime parole il volto di Patrick cambiò da un allegro spensierato ad un triste ed ansioso. Metteva inquietudine, non lo avevo mai visto in questo modo; e ad un tratto mi sentii in colpa. Eravamo in un luogo deserto, senza nessuno, c' era solo il vento ad abbracciare i nostri corpi umidi e un solo obiettivo : raggiungere l' orizzonte qualsiasi cosa sarebbe accaduta. Mi guardava con un cenno di 'nausea' nei suoi occhi e con del disprezzo come per dire : 'Ah si, è cosi' che mi ami?' , ed io sicuramente avrei fatto scena muta come uno studente trovato impreparato.
"Scusa Pa io non volevo..."
"No sai che c' è? Hai perfettamente ragione, sai badare a te stessa, riesci a scordarti di un ragazzo con cui andavi a letto praticamente ogni giorno in cosi' poco tempo, sei bravissima; ma io non faccio per te giusto? Quella notte ? Nah era solo una sciocchezza, avevi solo bisogno di farti qualcuno prima di tornare dalla tua vita da ' depressa cronica ' non è cosi' ? Oramai ti ho capita Ali, ti ho capita, riesci solo a mandare a puttane, tutto"
"Ah si, è questo che pensi?"
"Si, lo penso, lo stra penso, e non ce la faccio più, vederti cosi', vedere la nostra amicizia cosi' è strano e mi sento in colpa per quella notte, per averti baciata, per aver fatto tutte quelle cose con te; volevo la nostra amicizia, volevo che il mio amore per te sarebbe scomparso da un giorno all' altro e invece eccoci qui, una ' perfetta finta coppia che è temporalmente distaccata dal tutto in cerca di sentimenti '"
"Non capisco davvero cosa ti prende Patrick, davvero, mi fai paura"
Dissi mentre mi girai e inizia a percorrere la strada dell' andata, e lui non disse una parola.
Certe volte credo di prevedere il futuro tramite le emozioni, è una cosa stranissima e insensata ma credevo esistesse davvero, almeno in me. Ero diretta nella baracca per preparare la borsa ed andare da una mia vecchia amica che riusciva ancora a farmi sballare prima della depressione più totale; era grazie a lei e a qualche pasticca che ritrovai Jason, mio fratello, a cui non diedi nessuna spiegazione quando scappai; e invece era l' unico che aveva diritto a delle motivazioni sensate; ma non avevo tempo e più restavo li con la mia presunta ' famiglia ' e più la vita mi risucchiava ogni singolo avvenimento che avrei potuto trasformare in qualcosa di non estremamente doloroso.
"Avanti rispondi...rispondi..Oh grazie al cielo, ciao Violet "
"Oh mio Dio, ciao Ali che sorpresa, come stai? E' da un sacco che non ti fai sentire, Jason era preoccupato"
"Emh, oh si wow è che sono stata cosi' impegnata ultimamente e non avevo tempo... comunque io sto alla grande, qua è tutto fantastico, Tu? Come stai?"
"Si, diciamo che va tutto bene, ho lasciato la scuola e sto cercando un lavoretto estivo, sai per guadagnare un pò... Io.. Jason la bambina è difficile arrivare alla fine del mese"
"La bambina? Jason? scusa non capisco, che succede?"
"Abbiamo provato a contattarti per dirtelo ma rifiutavi qualunque chiamata ultimamente.. Io e Jason abbiamo una bambina ; è stata una cosa improvvisa ma abbiamo deciso di tenerla, sai non poter più fare la vecchia vita da party ogni sera e da sballamenti totali è stato difficile ma avere qualcuno di cui prendersi cura è bellissimo e mi ha cambiata molto Ali, ha cambiato moltissimo anche Jason; gli manchi tanto"
"Wow è-è una cosa bellissima, wow è oddio, non trovo le parole, sensazionale, credo, comunque volevo chiederti se potevo stare da te... per un po'"
"Certo Ali è una bellissima notizia, ti vado a preparare subito il letto... Allora attacco cosi' avviso anche Jason che starai da noi... Solo un' informazione, per che ora pensi di arrivare?"
"Credo che per stanott... Si per stanotte sarò li, ma non vi preoccupate a qualunque ora arriverò andrò in una caffetteria o in un bar, sai non voglio svegliare la bambina e fare casino"
"Oh okay, splendido, allora ci vediamo Ali"
"Emh si, ci vediamo, a domani Violet"
Ero rimasta abbastanza sconvolta dalla notizia; ma non perché Jason fosse diventato padre, ma perché mi ritroverò una nuova creaturina a gironzolare nella mia testa; quando si farà una grande e bella ragazza potrò portarla ai concerti e potrò scrivere anche di lei nei miei diari stracolmi di pagine con ricordi che non mi abbandoneranno mai. Cazzo era passato un sacco di tempo, ero già arrivata alla baracca. Aprii la porta di colpo e iniziai a prendere tutte le mie cose alla rinfusa e ad infilarle nella borsa nera senza pensare a quanto avrei sofferto durante il viaggio. Mi sciacquai la faccia, presi la borsa in mano, accesi la mia Camel rossa mi misi le cuffiette e mi diressi verso il treno; consapevole del fatto che la mia mente sarebbe voluta rimanere li ma il mio corpo mi costringeva a fare l' esatto contrario.