Sul punto di celarsi sotto le palpebre pesanti, le iridi vitree color del legno di ciliegio, scattando si posarono su un gruppo di infermieri impegnati a scortare nell'edificio un ragazzo agitato che continuava ad urlare, tenendolo stretto dalle braccia, talvolta strattonandolo per la sua testardaggine.
L'elevata irritabilità di Minho nei casi di pressione anche minima e situazioni di agitazione o urla, così come forti rumori, avrebbe dovuto prendere il controllo di lui attraverso uno dei suoi indomabili scatti d'ira ma sorprendentemente rimase immobile, tranquillo, preso solo e unicamente dalla curiosità di cosa portasse lì quel ragazzo.
Ascoltando le sue urla nervose non provò stress o fastidio, né rabbia o altro, al contrario, era come se volesse capire cosa provasse, quasi trovava attraente la sua voce nonostante il tono elevato.
Ci fu silenzio per qualche minuto dopo che il gruppo di persone si fu spostato all'interno, e poi di nuovo confusione proveniente dal corridoio. Di nuovo lui, protestava ad alta voce finché venne chiuso nella stanza accanto alla sua.