passarono un paio di settimane e Minho continuava a cercare il più possibile di vederlo, non pensava ad altro era diventata come un'ossessione, era riuscito a scoprire il suo nome intero e la sua età attraverso l'infermiera con la quale aveva ormai instaurato un rapporto meno formale, era l'unica amica che aveva ormai;
purtroppo ai medici non erano ancora chiare le condizioni del ragazzo, Minho però sembrava quasi più ostinato di loro a farlo, voleva a tutti i costi sapere cosa affliggeva Han Jisung, quel diciassettenne estremamente irritabile, per lo meno all'apparenza.Jisung era molto più piccolo di lui fisicamente, con l'altezza non se la cavava molto per la sua età e saltava all'occhio anche la differenza di statura rispetto alla propria nonostante Minho fosse messo altrettanto male nelle condizioni fisiche.
non parlava spesso ma se apriva bocca ci si poteva aspettare solo urla, insulti o lamentele, però Minho sapeva che quello non era il vero lui, a quel ragazzo doveva esser successo qualcosa che lo costringeva a nascondersi dietro le sopracciglia aggrottate e i suoi modi aggressivi, e ovviamente lui voleva sapere cosa fosse.
« senti ma posso sapere chi diavolo sei? lasciami in pace smettila di seguirmi ma che cazzo vuoi da me? cos'è per caso sei frocio? »
gli urlò in faccia appena voltatosi verso di lui nel mezzo del corridoio attirando l'attenzione dei pochi presenti.alzò un angolo delle labbra e proseguì in silenzio sorpassando il ragazzo che lo guardò perplesso sbuffando.
« ci ho preso vero? vedi di lasciarmi stare »passarono i giorni e la storia era la stessa, Minho continuava a stargli intorno ma non era invasivo al contrario di come si possa pensare, Jisung continuava ad essere scortese e distaccato senza riuscire a sopportarlo.
nessuno dei due lo notava ma in realtà qualcosa stava cambiando per entrambi.
