Capitolo 1

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Tutto ebbe inizio  grazie ad un altra storia d'amore probabilmente molto più  vera e sincera o almeno così credevo.
Dieci mesi prima di quel Sabato 4 giugno, Giada la mia migliore amica aveva conosciuto un ragazzo. Anche la loro storia ormai è rilegata al passato ma è giusto che venga racconta. Si erano incontrati per la prima volta in palestra e lui si era presentato senza riceve nemmeno un nome. Nonostante la freddezza iniziale  Giada era agitata, entusiasta ed incredula che un ragazzo del genere le avesse rivolto la parola. In realtà era una ragazzo come un altro ma Giada non si era mai resa conto dell'unicità della sua bellezza, capace di affascinare anche gli occhi più discreti. Subito dopo il loro incontro ricevetti uno scatto rubato di lui.Chi avrebbe mai pensato che il migliore amico  di quel palestrato sarebbe diventato il mio moroso o meglio il mio ex moroso?
La vita è così, è un intreccio di eventi, un susseguirsi di fatti che accadono giorno per giorno con conseguenze impossibili da immaginare.
La loro vita proseguí per strade diverse per rincontrarsi solo nel gennaio dell'anno successivo.
Giada aveva trovato casualmente il suo profilo Instagram, su quello della palestra dove si erano incontrati. Dopo essersi scambiati qualche messaggio hanno deciso di vedersi. Tutto si svolse sotto i fiocchi di neve che cadevano leggeri sul manto della terra. Un inizio magico che fu destinato a cessare il giorno di un'altro fenomeno naturale, un terremoto. Un po' come il "De rerum Natura" di Lucrezio, dove ad un proemio di esaltazione della vita si contrappone un chiusa drammatica. Forse per equilibrare le due forze o semplicemente perché dopo al sesto libro era destino che c'è ne fosse un settimino.
La prima volta decisero di allenarsi insieme per poi al secondo appuntamento andare a cenare fuori. Da quella sera, 9 Gennaio, il martedì divenne il loro giorno di sgarro o almeno finché il fato decise di allontanarli.
In macchina, su uno sfondo bianco, si diedero il loro primo bacio, tra imbarazzi e sorrisi. A Giada spuntava il sorriso solo a parlare di lui. Ciò che la rendeva felice erano le piccole cose, Omar che la veniva a prendere a scuola, allenarsi e sgarrare insieme ma soprattutto l'esserci l'una per l'altra. Ovviamente non era una favola, anche Giada aveva dei momenti di incertezze o sconforto ma soltanto parlandomene si risolvevano sfogandosi.
Per quel poco che lo conoscevo Omar mi sembrava una ragazzo buono, glielo si leggeva negli occhi e lo credo ancora.
Dopo un mese si erano già confidati di amarsi e ciò aveva colpito particolarmente la mia razionalità. La loro storia era così, pura senza paure, due bambini che guardandosi  si leggevano l'anima. Credo a malincuore che tutto ciò sia stato rovinato da un altra storia d'amore, se così si può chiamare.

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