Capitolo 4

14 0 0
                                    

Ci incontrammo altre volte al 63,il bagnino di Omar e Ale.
All'inizio era davvero appiccicoso, mi stava sempre appresso, per questo spesso guardavo la Giada perplessa. Ma come già spiegato sono così con le persone che non conosco.
Mentirei se dicessi che in principio non andava al 63 solo per i drink gratis.
Ancora non mi piaceva per niente, lui mi diceva che tutti si complimentavo con lui perché ero davvero bella, mentre tutti a me mi dicevano di puntare più in alto.
Cosa divertente?
Quando tutto ciò finì l'unica a soffrirci fui io.
L'11 giugno usciamo tutti e quatto insieme a Marina-Centro. Ale sarebbe dovuto andare  al Cocoricò, ma prima aveva preferito vedermi.
Una piccolissima cosa che mi aveva fatto sentire importante. Preferisco mille volte questo che un anello o una collana.
Erano proprio queste piccolezze, che mi facevano sentire apprezza, che da inizio Ottobre però erano sparite.
Quella sera decidemmo di passare la serata al Nettuno, un chiringuito del posto.
Prima di arrivarci incontrai il mio migliore amico, che come al solito salutai con un abbraccio. Anche lui mi disse che Alessandro non gli piaceva, che meritavo di meglio.
Penso sia una delle poche ragazze, ormai , che non si ferma solo all'aspetto fisico.
Purtroppo vedo sempre il buono nelle persone anche quando  c'è solo marcio.
Quando tornai da Ale si lamentò ironicamente per il fatto che poteva salutarmi senza essere troppo espansivo.
Sul momento pensai: "Ma questo cosa vuole da me? Nemmeno mi conosce".
Ma in realtà mi piaceva quella piccola gelosia perché mi faceva sentire voluta.
Fu quella sera che mi diede il primo bacio.
Stavamo ballando finché improvvisamente decise di avvicinarsi.
Furono dei baci delicati ma allo stesso tempo passionali, nonostante a me, in quel momento non importasse nulla.
Quando accompagnammo Ale o Omar alla macchina, Ale mi prese per mano.
Ero davvero in imbarazzo, perché non me l'aspettavo, mi sembrava di star correndo troppo, ma non feci notare la cosa.
Ma la me spensierata che era tornata a vivere, con il sorriso in faccia, sarebbe stata destina a spegnersi poco dopo.
Vorrei che lui avesse avuto più tempo per conoscere la versione di me che brillava di luce propria.

Dove sei?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora