-Oh merda.- apro gli occhi e avvolgo il mio corpo nudo nel lenzuolo, allungando una mano verso la lampadina posta sul mio comò.
Luke si gira e mugola qualosa, aprendo gli occhi.
-Ciao.- sorride e rimango ferma, sperando che non stia davvero parlando con me.
-Mi sembra di averti morso le labbra, ieri sera, non anche la lingua.- sorride e si mette a sedere.
-Mi dispiace, questo è sbagliato, devi andartene.- mi schiarisco la voce, guardandolo stiracchiarsi e osservando come i muscoli del suo petto si contraggo e rilassano.
-Ieri sera non eri dello stesso parere.- moromra, mentre mi alzo.
Faccio per andare in bagno, ma qualcosa mi ferma, facendo scendere di poco il bordi del lenzuolo.
Mi giro e lo guardo, in mano un lembo del lenzuolo.
-Piccola, se te ne vai rimarrò nudo, il lenzuolo è solo uno e noi siamo in due.- si tira la stoffa bianca fin sopra le spalle, e mi sento le gambe scoperte.
-Però, se proprio devi toglierlo, almeno dovresti farlo anche tu.- un sorriso sghembo si posa sul suo viso stanco.
-Smettila. Ora prendi i tuoi vestiti e vattene.- stringo i pugni e lascio andare le braccia lungo i fianchi, e con un veloce gesto, Luke tira il lenzuolo verso di sé.
Mi porto un braccio sul seno e urlo, girandomi.
-Andiamo, non è nulla che io non abbia già visto mille volte, questa notte.- ridacchia e appoggia una mano fredda sul mio fianco, facendomi squittire.
Mi siedo e sento il materasso abbassarsi vicino a me, segno che ora è dietro la mia schiena.
Appoggia le labbra sul mio collo e succhia con prepotenza, formando dei piccoli lividi.
-Sai perché sono tornato?- chiede, finendo la sua tortura e offrendomi il poso vicino a lui nel letto.
-Perché?-
-Perché ti amo.-