La vita cambia

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Sono passati circa alcuni giorni ed eri fuori a passare il tempo con il tuo unico amico dai capelli argentati. Siete stati tutto il tempo in giro, man mano che il tempo va avanti comincia a fare più freddo. L'estate comincia ad andarsene mentre le nubi cominciano a farsi vedere e questo significa che non si potrà stare spesso all'aperto e riaprirà l'accademia.

Tra qualche giorno aprirà; per kakashi sarà il secondo anno, per te invece il primo. Riceverai un istruzione che comprenderà lo studio e la pratica. E a 12 anni avrai la possibilità di intraprendere delle vere missioni.

Ma ancora avevi altro a cui pensare, ad esempio trascorrere il tempo in compagnia. Ritornando nella realtà intorno a te Kakashi ti stava tenendo la mano. Ormai era una vostra abitudine. Una bella passeggiata non faceva mai male a nessuno. Eravate di fronte l'accademia, e i pensieri cominciano a ripercuotere nella mente.

"Hey"
(__):"Si?"
"Cosa vuoi fare una volta uscita dall'Accademia?"
(__):"Non so precisamente, voglio solo essere un ninja rispettato nulla di più. Tu invece?"

Ti ha guardato per qualche secondo con una faccia piuttosto stupita.

"Sul serio? Se devo essere sincero la penso esattamente così."

Voi due andate d'accordo, col via andare avete sempre più cose in comune.

Passano 2 settimane
Non sei riuscita a parlare con nessuno perché provando ad avvicinarti a qualcuno c'era la tua anima protettrice, con gli occhi rossi. Talmente rossi che mettevano inquietudine. Ma non perdevi le speranze, avevi sempre il tuo amico dai capelli argentati. Tornando sulla strada di casa avevi una strana sensazione, qualcosa di brutto stava per succedere, lo sentivi, lo percepivi.

Varcando la porta di casa trovi quello che non ti saresti mai aspettata. I tuoi genitori...non c'erano più, erano morti... Tuo padre vicino all'ingresso, di fronte a te. La faccia piena di profonde cicatrici sanguinanti, il braccio era letteralmente staccato dal busto e il resto del corpo trucidato. Dallo shock il tuo sguardo si è spostato più avanti mentre guardavi tua madre che ha ricevuto la stessa sorte.

Le tue gambe hanno cominciato a muoversi nella direzione di tua madre, appoggiata nella porta della stanza a te proibita. Dalle numerevoli cicatrici sul suo volto a stento riuscivi a riconoscerla. Ma guardando la porta  ti è venuto un forte senso di pesantezza, una macchia di sangue che sporgeva su di essa. L'ulteriore sangue sul pavimento raggiungeva l'altra parte della porta.

Era chiaro che il corpo era stato trascinato al di fuori della stanza.

All'improvviso la porta si spalanca... Il terrore per te: sangue ovunque; simboli satanici e numeri scritti e sparsi sul pavimento, soffitto e muri; armi varie; corde.

La tua vista ha cominciato a tremare mentre davanti a te compare un essere voltato di spalle ricoperto da cicatrici e catene. Il mondo attorno a te cominciava a girare sempre di più e dopo un po'...il nero totale.

......

Riaprendo gli occhi, ti girava la testa. "Cos'è successo? Quanto tempo è passato?" Erano le uniche domande che echeggiavano nella tua mente.
A poco a poco la tua mente continuava a ricordare quello che era appena successo mentre il bagno di lacrime sul tuo viso continuava a crescere sempre di più. "Perché..."

Che cosa dovevi fare? Scappare? Rimanere? Ma come potevi rimanere in quella casa dopo quello che è successo... Una luce blu parve alla tua vista, era la collana. Che cosa aveva quella stupida collana? Un regalo nato da un amicizia con un entità? Doveva aiutarti, perché non l'ha fatto?!

In preda alla rabbia e alla tristezza la togli immediatamente scagliandola contro il muro. Sei uscita immediatamente da quella casa. L'unico posto in cui ti sentivi realmente al sicuro era diventato il tuo peggior incubo. Chi ha potuto fare una cosa del genere? Qual'era il senso, il motivo?

Non sapevi dove andare, correndo in preda alle lacrime vai a sbattere contro qualcuno.
"Ehi, cos'è successo? Stai bene?"
Hai riconosciuto immediatamente la voce, era Kakashi... Che ci faceva in questo posto sperduto?

(__):"Che ci fai qui?"
"Volevo venire a trovarti..."
(__):"Sono morti, morti... E ora che faccio"
I suoi occhi erano sbarrati
"Chi?"
(__):"Mia mamma, mio papà...non ci sono più"
Tra i singhiozzi e il continuo pianto ininterrotto lo hai preso per mano e lo hai portato con te... Non riuscivi a spiegarlo a parole, eri sotto pressione.
L'unico modo per farglielo capire, era farglielo vedere.

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Mi spiace tanto per la via che ha preso questa storia. Perdonatemi... troppo triste? Non vi coinvolge? Monotono?
E anche oggi, grazie mille per il supporto.
02/12/2022 <3

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