Era una calda mattina di primavera. Il treno diretto a Milano Porta Garibaldi viaggiava con i soliti cinque minuti di ritardo.. ma a nessuno importava molto. Era la consuetudine.
Seduta a metà carrozza c'era una ragazza, non troppo alta. Con capelli castano scuro che le ricadevano fino a quasi le spalle. Era vestita in modo anonimo con una larga t-shirt verde senza simboli, una giacca di pelle nera e un paio di jeans. Aveva un bel viso, ma leggermente allungato. Con pelle pallida e occhi marroni lievemente a mandorla.
Seduto accanto a lei c'era un ragazzo. Era di bassa statura, portava gli occhiali e aveva corti capelli marrone sabbia lievemente mossi. Indossava una camicia, scarpe eleganti in pelle e una giacca.. ma già a colpo d'occhio si vedeva che non era abituato a quegli abiti. Non era a suo agio, sembrava solo vestito per un'occasione speciale.Stava guardando Instagram con un vago sorriso sulle labbra. Nell'immagine visibile sullo schermo dello smartphone c'era un ragazzo giovane, di circa 30 anni. Lunghi capelli neri gli ricadevano sulla spalla destra stretti in un codino e lungo la mascella allungata aveva una barba incolta. Nella mano destra stringeva un cocktail tropicale, con il braccio sinistro invece cingeva la vita di una giovane ragazza sorridente e molto abbronzata. Il post era completato dai suoi addominali ben in vista e dal tag della location.. The Royal at Atlantis, Nassau.
"Quasi 50 milioni di followers su Insta, Emma" accennó il ragazzo con voce adulante.
Lei si costrinse a staccare lo sguardo dal finestrino per guardare il telefono dell'amico e capire di cosa stava parlando.
"Cinque nuove specie di rettili scoperte in Brasile solo quest'anno" continuó Oscar senza aspettare una sua risposta "per non parlare delle sue pubblicazioni riguardante la selezione naturale.. dicono tutti che sia una delle promesse più brillanti dell'HuntersElite"
Emma stette zitta, valutò la sua risposta. Poi esordì.
"Così dicono si, papà non fa altro che parlare di lui alle cene di famiglia.. una noia"
"Un giorno sarai così anche tu" continuò lui senza degnarla di uno sguardo, ma continuando a fissare lo schermo del telefono "lo avete nel sangue!"Lo abbiamo nel sangue.. una frase che si sentiva dire da quando era nata. Suo padre era stato un cartografo di fama mondiale.. e suo padre prima di lui aveva esplorato l'Antartide da parte a parte per vent'anni.
E ora suo fratello era una star di Instagram.. certo poi aveva anche fatto qualche spedizione esplorativa, ma alla fin fine a lei pareva che passasse il tempo nei Caraibi a godersi la fama. Non meritata.. ma pur sempre fama.Una voce metallica interruppe i pensieri di Emma.
-Siamo in arrivo a.. Milano Greco Pirelli.. next stop.. Milano Greco Pirelli-
Al suono di queste parole Oscar si riprese dal suo stato di adorazione, scattò in piedi, afferrò di scatto lo zaino e si avviò all'uscita.Emma se la prese più comoda, si alzò lentamente lasciando passare un gruppo di ragazze davanti a lei e aspettò poi pazientemente l'apertura della porta.
All'uscita l'aria del mattino la investì in pieno, facendole finire qualche ciocca di capelli negli occhi.. era decisamente calda, forse la giacca era troppo per quella giornata.
Lentamente si mise in fila per il sottopassaggio, scese le scale insieme ad un altro centinaio di persone. Virò a sinistra seguendo il flusso di gente e risalì la scalinata verso il binario 1.
Quando ebbe finito diede una rapida occhiata all'ingresso della stazione e ritrovò Oscar.. stava parlando animatamente con un gruppo di tre persone.Alla sua sinistra Marco, alto quasi un metro e novanta con le spalle larghe. Capelli ramati più lunghi di quelli di Emma gli cadevano fino a metà del petto, coprendo parzialmente la scritta sulla sua maglietta. Ma rendendola tutto sommato ancora leggibile.. recitava -Stark.. Winter is coming- con la testa argentea di un lupo ben visibile.
Davanti a Oscar c'era poi un ragazzo in camicia, alto quasi quanto Marco. Con capelli biondi tagliati corti, mascella squadrata e un mezzo sorriso sornione stampato in faccia mentre sentiva Oscar fare il suo monologo.
Infine a destra c'era una ragazza. Snella, ma non alta. Bionda e vestita completamente in rosa con tacchi alti.. continuava a ridere per non si sa quale motivo.Emma li conosceva tutti.. ma dire che le stavano simpatici era forse un po' troppo. Erano più che altro conoscenti, anche se ultimamente per una scusa o per l'altra si vedevano abbastanza spesso.
Marco era uno studente di storia dell'Università Statale di Milano, che Oscar aveva conosciuto ad un concerto dei Gloryhammer. I due ragazzi biondi erano invece Luca e Camilla, suoi vecchi amici di liceo. Il primo studiava psicologia, la seconda mediazione linguistica sempre in Statale.
Nulla di più distante dalla facoltà di Emma e Oscar.. scienze ambientali dell'altra Università di Milano, la Bicocca.Eppure quel giorno avevano saltato tutti lezione ed erano lì in Bicocca per un motivo.. i tre ospiti che di lì a poco avrebbero parlato. Tre membri dell'HuntersElite.
"Polo.. stavamo quasi iniziando a pensare che non fossi scesa dal treno" esordì Marco vedendola arrivare.
"Non mi perderei l'incontro per nulla al mondo" rispose di rimando Emma sorridendo ironicamente.
Normalmente essere chiamata per cognome le avrebbe dato fastidio, ma sapeva che Marco chiamava tutti per cognome. Era semplicemente fatto così.. o forse era una scusa per farsi chiamare anche lui per cognome. Uno importante come il suo poi.. Sforza.
"Ora che ci siamo tutti iniziamo a muoverci" disse Luca " siamo in ritardo come sempre"E così fecero. Iniziarono a percorrere la breve distanza dalla stazione ad U6, l'edificio dell'Università dove era presente l'aula magna. Arrivati lì trovarono ad aspettarli diversi furgoni della Rai. E all'interno dell'aula più giornalisti e telecamere di quante Emma ne avesse mai viste in tutta la sua vita. Di spazio ai primi posti prevedibilmente non c'è n'era e faticarono a trovarli anche nelle ultime file.
Quando finalmente si sedettero Emma riuscì ad osservare bene i quattro individui seduti dietro la spaziosa scrivania posta al centro della grande aula.
Quella più a destra di tutti e che ora era in piedi a parlare la riconosceva. Era la rettrice dell'Università. Alla sua sinistra poi si vedeva un signore seduto composto e immobile. Sui cinquant'anni e vestito elegante.. un antropologo dell'Elite, originario dell'Inghilterra. Emma lo conosceva solo per fama.
Accanto a lui poi c'era una giovane ragazza. Con un viso elegante e austero, ma indubbiamente bella. Portava un paio di occhiali tondi e una giacca nera sopra una camicia bianca. Capelli castani e ricci le adornavano il viso scendendole fino alle spalle. Adèle era il suo nome, lei Emma la conosceva decisamente meglio. Archeologa di origine Parigina, aveva scoperto anni prima un'antica civiltà che risiedeva nell'attuale Mali. Mettendo dunque in discussione le date dei flussi migratori precedentemente ritenute corrette dagli storici in quell'area geografica. E suggerendo che oltre alla civiltà Mesopotamica a quell'epoca ne erano presenti altre di egual importanza. Oltre a questo era notoriamente sgarbata e maleducata con chiunque lei ritesse "inferiore" culturalmente, ma alla fine nessuno é perfetto.Infine nell'ultima parte del tavolo c'era suo fratello. Con i lunghi capelli neri oggi portati sciolti e spostati sul lato destro del viso.. per lasciare ben visibile un'orecchino con un enorme dente di squalo appeso sull'orecchio sinistro. Indossava una camicia di lino sbottonata fino a metà del petto e jeans strappati. I grandi stivali di cuoio marroni erano visibili poiché appoggiavano sulla scrivania.. una palese mancanza di rispetto, ma una scelta studiata. Per mostrare il suo presunto carattere ribelle.
Emma sapeva che lui non era veramente così di natura, ma l'immagine era senza dubbio impattante.. tanto che Camilla non stava nemmeno ascoltando le ultime parole di presentazione della rettrice, ma aveva gli occhi fissi su di lui."Ed ora senza ulteriori indugi lascio parola ai nostri ospiti, che non riesco ad esprimere a parole quanto siamo onorati di avere qui.." concluse la rettrice con un sorriso.
"Il primo intervento vedrà parlare Leonardo Polo" si intromise una voce esterna "zoologo ed esploratore dell'Hunterselite"
Fu così che suo fratello tolse gli stivali dalla scrivania, si alzò in piedi. E concesse un sorriso beffardo al pubblico prima di iniziare a parlare..—————————————————————————
Ciao a tutti.
Questa è la prima volta che pubblico qualcosa, siate clementi. Però accetto ogni tipo di critica costruttiva e discussione in merito.Mi rendo anche conto che questo primo capitolo é un po' lento. Ma nei prossimi ci sarà sicuro ben più carne al fuoco. Spero vi possa piacere.
✌️✌️✌️

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HuntersElite: cerchi nel ghiaccio
Aventura"Home is behind.. the world ahead" Il mondo é vasto e pieno di misteri.. dalle lussureggianti foreste dell'Amazzonia alle sconfinate profondità oceaniche, coperte da chilometri di acque scure. Grandi scoperte attendono solo di essere portate alle lu...