«Carolina!» Rita mi richiama a gran voce, con il telefono rosso della produzione attaccato all'orecchio. «È per te»
Annuisco, rubandole di mano il telefono e portandomelo vicino al viso per ascoltare ciò che hanno da dire.
«Vai prima in sala 4 ballo e poi in sala 3, incontrerai i professori». Senza neanche un ciao la voce maschile dall'altra parte della cornetta mi comunica cosa devo fare, poi attacca mentre sto rispondendo con okay.
Alzo le spalle, mettendo giù l'apparecchio al suo posto, e andando in camera per prendere il giubbotto e le scarpe. Fuori inizia a fare freddo, finalmente l'inverno sta arrivando davvero. Ho sempre preferito il freddo, molto più che il caldo.
«Dove vai?» Angelina alza gli occhi dal suo quadernino dove scrive continuamente, per puntarli su di me.
«Agli studi, devo incontrare i professori per sceglierne uno». Annuisce, mentre infilo le scarpe in fretta. «Tu l'hai già fatto?»
Entrambe siamo state scelte da due professori l'una, quindi tutti esclusi quelli dei nostri sfidanti.
«Sì, ieri pomeriggio. Ho scelto Lorella.» Sorride. Mentre aspettavamo di essere chiamate per la sfida me l'aveva già confessato, che avrebbe voluto la Cuccarini come professoressa, sono felice che sia riuscita a esaudire il suo desiderio.
Da parte mia, anch'io ho una preferenza, per la maestra Celentano. Il classico è lo stile da cui provengo, nonostante io li abbia studiati tutti e mi consideri piuttosto versatile. Credo che riuscirebbe a far sviluppare le mie potenzialità molto di più di chiunque altro.
«Sono contenta per te». Le sorrido. «Vado, ci vediamo dopo».
«A più tardi, buona fortuna!» Scuote la mano verso di me, mentre chiudo la porta dopo essere uscita.
Quando arrivo in sala 4 e la apro, la prima cosa che vedo è Emanuel Lo sorridente seduto su una sedia davanti al plexiglass. Dalla mia parte, un'altra sedia, prendo subito posto.
«salve, come va?» gli sorrido, cercando di essere il più educata possibile.
«Ciao Carolina, bene e a te? La casetta e i compagni come ti sembrano?»
«Sto benissimo, davvero non riesco a credere di essere qui, è tutto così bello» sogno ad occhi aperti, ed è la verità. Ho passato la notte a rimuginarci sopra, con la paura che se mi fossi addormentata mi sarei risvegliata nel mio letto, e non qui.
«Ne sono contento» Mi sorride. «Comunque, ti ho fatto venire qui perché, com sai, sia io che la maestra Celentano ti vorremmo nella nostra squadra.» Annuisco, me l'avevano detto.
«Vi sono davvero grata, non riesco nemmeno a crederci.» Mi sposto i capelli dal viso e gli sorrido, non riesco a smettere di farlo.
«Avevo già visto i tuoi video, ma quando ti ho visto ai casting mi hai convinto subito. Sei così versatile, e in tutto ciò che fai sei impeccabile. Hai una tecnica incredibile, un controllo del corpo da invidiare e sei credibile in ogni stile, dal classico all' hip hop.» Mi elogia, e non mi sembra nemmeno vero che un professionista come lui mi stia riempiendo di complimenti in questo modo. «Vorrei davvero avere l'opportunità di lavorare con te, potremmo fare molte cose».
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Platonic soulmates | WAX
Fanfictionwe were not meant to be romantic, we were just meant to be. although the love we have for each other is undeniable, and although the love we have for each other exists, it was not meant to stretch beyond the pure unions of friendship. -iambrylliant ...