Taehyung sussultò alle parole del maggiore, abbassò poco il viso, quasi con sottomissione ma non distolse lo sguardo da quello di Jeongguk.
Il suo sguardo era così penetrante, seducente.
Jeongguk strizzò gli occhi abbassando il capo, imprecando.
«Cristo santo non guardarmi così... » Sussurrò. Tornò a guardare il ragazzo, con gli occhi leggermente socchiusi, con bramosia. Il profumo del minore, ormai gli aveva invaso completamente le narici e gli stava dando alla testa, non riusciva a trattenersi. Sentiva la necessità di toccarlo, di avere il proprio corpo a contatto con quello del minore. Senza nessun tipo di tessuto a separarli.Taehyung, come se avesse sentito ciò che voleva il maggiore, portò le proprie mani sulla sua schiena, premendo i palmi contro di essa costringendo il corvino ad avvicinarsi. Erano petto contro petto, i loro nasi si sfioravano appena, il più piccolo lasciò vagare le proprie mani sotto il tessuto della camicia che Jeongguk portava, il quale non era affatto dispiaciuto del gesto.
Jeongguk inspirò a fondo, voleva la sottomissione, il potere su di lui, farlo piegare al proprio volere. Taehyung si avvicinò lentamente al viso del maggiore, il quale, le iridi presero il colore di un rosso rubino.Il maggiore si morse il labbro inferiore per poi sfiorare lentamente le labbra del minore con le proprie. Taehyung istintivamente, schiuse le labbra non appena sentì le labbra del maggiore ad un soffio dalle sue.
Jeongguk portò la mano libera sulla cute del minore, insinuando le dita, ornate da anelli preziosi argentati, tra le sue morbide ciocche stringendo appena la presa intrappolando i suoi capelli tra le dita. La sensazione di quel gesto quasi rude, fu inspiegabile. Il maggiore desiderava di più e dalla parte del minore c'era desiderio, libidine.
Jeongguk parve congiungere le proprie labbra con quelle di Taehyung e lasciò la presa al fianco del minore, ma sussurrò:
« Ti piace giocare eh? »
Taehyung in risposta sorrise e lasciò come per trattenere una risata divertita.
Jeongguk si morse le labbra per poi alzare lo sguardo sul minore, e dopo averlo guardato negli occhi, si allontanò con un sorriso malizioso.
« Taehyung, il mio nome è Taehyung.»
Disse il minore puntando i propri occhi sul maggiore, che, pur essendosi allontanato non era poi così distante. Quelle furono le uniche parole che seppe pronunciare da quando Jeongguk lo trascinò nello stanzino.« Jeongguk. Ci vedremo presto, Taehyung.»
Rispose il maggiore con voce bassa e suadente e dopo quelle parole uscì dalla stanza.
Taehyung rimase paralizzato contro la parete della stanza cercando di realizzare ciò che era appena successo. Abbassò lo sguardo perso, portando l'indice alle proprie labbra sfiorandole lentamente; solo in quel momento poté notare i fogli sparsi per terra di cui non si accorse fossero caduti, non ricordava nemmeno di averli con sé.
Si recò in bagno.
Aprì il rubinetto, mise i fogli tra le ginocchia reggendoli e si bagnò le mani con l'acqua fredda, passandosele lentamente sul viso.
Prese due pezzi di carta e si asciugò il viso e le mani.
Non c'era stato un bacio, ma per Taehyung, che non aveva mai ricevuto il suo primo bacio, era come se lo fosse.Riprese i fogli in mano e tornò in classe; consegnò subito i fogli alla docente, scusandosi del ritardo, che nel frattempo aveva ripreso a fare lezione e tornò al suo posto, intento a seguire la spiegazione, ma invano.
.
.
.
La campanella non si fece attendere e tutte le lezioni giunsero al termine.
Taehyung uscì dalla propria classe intento a chiudere la cerniera dello zaino, quando sentì una voce poco distante da lui che lo richiamò.
«Kim Taehyung.» Si girò nella direzione da cui proveniva la voce e vide il proprio compagno di classe con la quale ebbe un dibattito caloroso proprio quella mattina. Il suo sguardo mutò in un battito di ciglia, diventando freddo e improvvisamente serio.
STAI LEGGENDO
You're Mine ᵏᵒᵒᵏᵛ
Fanfic- IN CORSO - 𝘜𝘯 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦 𝘵𝘰𝘤𝘤𝘰, 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰. 𝘗𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘪𝘮𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦, 𝘴𝘷𝘦𝘨𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘴𝘵𝘪𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘢 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰, 𝘰 𝘢𝘥𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵�...