Le lezioni erano iniziate da qualche ora ormai e per i corridoi regnava un silenzio di pace. Jeongguk, insieme ai suoi amici fingevano di seguire la lezione, parlando del più e del meno.
«Oh dai ti prego tutto ma non quello. L'anno scorso mi sono risvegliato nella vasca e so perfettamente chi ha disegnato i cazzi sulla mia faccia.»
disse Seokjin dando una gomitata al fianco di Yoongi, che faceva di tutto per trattenersi dal ridere, ma invano.
«Quella si che era un'opera d'arte.» affermò Namjoon.
«Ho voglia di un caffè. Andiamo giù a prenderlo? Le macchinette di questo piano fanno schifo.» cantilenò Hoseok appoggiato contro il banco con aria annoiata.
«È vero! Il caffè e a di bruciato.» rise Jimin.
Ognuno prese i soldi e con un tempismo degno di un orologio svizzero, nel momento in cui si alzarono, suonò la campanella. Fine della lezione.«Libertà!» gridò Hoseok schizzando fuori dalla classe, seguito dai propri amici che continuavano a progettare feste, e a ricordare i disastri successi gli anni prima.
Erano inseparabili, una famiglia.Jeongguk nel parlare con i suoi amici si bloccò, ricordando il profumo sentito quella mattina nei corridoi. Era strano, questo penso'. Non aveva mai sentito quel profumo prima, pensò che potesse essere il profumo dei suoi vestiti, magari di qualche detersivo ma sapeva perfettamente, dentro di sé, che non si trattava di un detersivo.
«Hai lo stesso sguardo quando finisci un pacchetto di sigarette.» lo punzecchiò il suo amico Namjoon, affianco lui.«E me ne serve una subito, ma no. Non ho finito le sigarette.» gli alzò il medio in risposta abbozzando una risata. «Ma...credo che oggi sia successo qualcosa di strano.» affermò con serietà. Gli amici all'affermazione dell'Alpha si girarono nella sua direzione incuriositi.
Taehyung aveva già consegnato i compiti per i crediti extra, avrebbe dovuto aspettare fino al giorno dopo per sapere l'esito, positivo o no. Nel mentre che il professore stava spiegando la lezione del giorno prese appunti, finché la lezione non terminò.
«Come ben saprete, non manca molto alla giornata in cui avrete la prima trasformazione in forma di lupo. Sono sicuro che il preside vi abbia già anticipato parte del programma della giornata la scorsa settimana.»
Gli studenti annuirono confermando le parole del preside. «Non so se vi abbia già detto anche che, l'ordine delle trasformazioni sarà in base ai crediti che avete ottenuto in questi mesi. L'elenco uscirà domani, dunque cercate di non mancare.»
Stesse parole, vennero riportate nelle altre classi al termine delle lezioni, molti ragazzi erano agitati, probabilmente anche preoccupati di non riuscire ad avere la trasformazione nel tempo stabilito, sarebbe stata un delusione per alcune famiglie, le più tradizionaliste.
Altri erano entusiasti e non aspettavano altro che quel giorno, come un bambino aspetta il natale per ricevere i regali, naturalmente non potevano mancare gli egocentrici di turno, volevano semplicemente pavoneggiarsi, ed erano fin troppo pieni del loro ego.Taehyung approfittò dei pochi minuti restanti per terminare un compito di un'altra materia, migliore della matematica per lui, storia. Si sentì chiamare, così si voltò, un ragazzo accanto al suo banco, gli chiese: « Taehyung, scusami, hai fatto il tema di storia?» sembrava preoccupato.
«Si, ma lo sto terminando ora.»
«Ti rubo solo due secondi allora, volevo chiederti solo, come hai descritto lo scontro del 1306?»
Taehyung avvicinò di poco la sedia al banco del compagno, prendendo in mano il proprio quaderno. Iniziò a spiegargli brevemente l'argomento e come lo poteva riassumere.
«Molto semplice, ti basta sapere i tre punti fondamentali, al professor Choi basterà. Potresti riassumerli così.» Il ragazzo prese degli appunti, scrisse delle frasi brevi su un foglio e posò la penna.
«Ti serve altro?» gli domandò. Il ragazzo negò con il capo e lo ringraziò, Taehyung in risposta accennò un leggero sorriso e tornò al proprio posto. La campanella suonò.Ci fu un intervallo dalle lezioni, i ragazzi, essendo a conoscenza di avere un'ora libera, si presero le loro libertà e il loro tempo. Alcuni ne approfittarono per studiare, altri per farsi i cazzi propri.
Jeongguk e i suoi amici presero posto su un muretto di fronte alle macchinette del caffè.
Hoseok, Yoongi e Jimin fecero a turno per prendere ognuno il proprio caffè.
«Visto che siete già lì, qualcuno mi prende un espresso?» Chiese Jeongguk che nel mentre prese posto sul muretto, poggiando la schiena contro il pilastro.
«Te lo prendo io.» disse Seokjin inserendo le monete all'interno della distributore e prese come richiesto un caffè espresso per l'amico.
Hoseok lasciò gli amici di fronte alla macchinetta e si sedette accanto a Jeongguk. Esortò dicendo:
«Riguardo quello che stavi dicendo prima, nel corridoio, cos'è successo stamattina?» dalla tasca del jeans largo che portava, Hoseok tirò fuori un pacchetto di sigarette e ne prese una per sé e una per l'amico, che accettò con piacere.Jeongguk accese quella sigaretta tanto attesa e inspirò.
«Sinceramente nulla di particolare, ma... quando eravamo nel corridoio è passato un ragazzino accanto a noi, basso, e ha lasciato questo profumo. Hoseok mi è venuto duro.»Mentre parlava, il fumo fuoriuscì dalla sua bocca. Hoseok lo ascoltava, ma all'ultima frase, non riuscì a trattenere una risata, che da quanto fu spontanea rieccheggiò per l'intero corridoio. Jeongguk lo guardò male in un primo momento ma non resistette e lo seguì a ruota, ridendo a sua volta.
«Cos'avete da ridere voi due?» Yoongi si avvicinò ai ragazzi, appoggiandosi contro il pilastro reggendosi con una spalla.
«Niente di particolare, chiedevo a Jeongguk cosa fosse successo stamattina, ho sentito qualcosa prima nel corridoio ma non ho prestato molta attenzione.»
«Dunque qual'era la cosa divertente?» chiese Jimin.«Niente, gli è venuto duro.» i ragazzi iniziarono a ridere di gusto, ma Jeongguk si era distratto. Un ragazzo era appena giunto di fronte alla macchinetta del caffè, e quel ragazzo era molto familiare a Jeongguk, familiare, come lo era un delizioso profumo che arrivò sotto le sue narici. Era delizioso, quasi ammaliante, non riuscì nemmeno a sentire gli amici ridere.
Cominciò a squadrarlo, involontariamente, con lo sguardo. Da testa a piedi. Gli scappò un ringhio, senza che se ne accorgesse, quel profumo era così suadente, che quel ragazzo di fronte al distributore si sentì osservato, e si voltò verso Jeongguk.Taehyung lo fissò a sua volta, sentendosi osservato, avendone avuto la conferma subito dopo."E questo cosa vuole?" pensò.
La macchinetta fece un tintinnio e Taehyung si girò nuovamente verso di esso e prese il bicchiere del suo cappuccino preferito con una spolverata di cacao sulla schiuma.
Non ci mise molto ad allontanarsi, sparendo dalla vista di Jeongguk, che non gli distolse mai lo sguardo.«Sta cercando di provocarmi?» piegò leggermente il capo di lato, sorridendo divertito.
Scosse la testa ridendo appena, e guardò gli amici.
«Sono un rompicoglioni lo so, ma lo sapete quanto mi diverto.» sorrise malizioso socchiudendo appena gli occhi.
Ovviamente gli amici conoscendo Jeongguk e il carattere che possedeva, potevano semplicemente ridere, la situazione lo era eccome.
«Poverino, non vorrei essere nei suoi panni.» commentò Yoongi portandosi la sigaretta, ormai a metà, alle labbra. «Sai in quanti e quante si vorrebbero nei panni del ragazzino invece? È che lui ancora non lo sa.»
«Ma credo che lo scoprirà presto!» Jimin non voleva assolutamente perdersi lo spettacolo.
Troppo presi dal divertimento e in parte un po' ignari della situazione, avrebbero dovuto intuire che qualcosa, in tutto ciò, non quadrava correttamente. Eppure Jeongguk lo pensò. Pensò che non era del tutto normale, non aveva mai sentito un profumo così buono e dolce.Gli Alpha hanno un odore forte pungente ma assolutamente delizioso, soltanto per chi era Beta e Omega. Essi non sopportano l'odore di chi è come loro, lo trovano rivoltante.
Con il loro odore gli Alpha, determinano ciò che è di loro proprietà; nel caso un Alpha avesse un compagno, il suo odore forte andrebbe a mischiarsi con il profumo del compagno e nessun Alpha può toccare ciò che è di sua proprietà.
Sono dominanti, hanno potere un senso di possessività oltre ogni schema, non dimentichiamolo.
STAI LEGGENDO
You're Mine ᵏᵒᵒᵏᵛ
Fanfiction- IN CORSO - 𝘜𝘯 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦 𝘵𝘰𝘤𝘤𝘰, 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰. 𝘗𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘪𝘮𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦, 𝘴𝘷𝘦𝘨𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘴𝘵𝘪𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘢 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰, 𝘰 𝘢𝘥𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵�...