𝟓

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Ormai si era fatto tardi, Taehyung, una volta fuori dalla casa del Saggio, volle approfittare della tranquillità che aleggiava attorno a sé per fare una passeggiata lenta nel ritorno verso casa. Non fu capace di riordinare i suoi pensieri, la mente del ragazzo era pervasa da Jeongguk.

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«Sono sicuro di non essermi sbagliato, possibile che voi non l'abbiate sentito stamattina?!»

A quel punto, prese parola uno degli amici. Namjoon, si mise comodo sul divano, prese in mano il posacenere, precedentemente posizionato al centro del tavolino e nel mentre buttò fuori il fumo dalla bocca.
«No Jeongguk. Se quel ragazzino e davvero un omega, allora vuol dire solo una cosa-»

«Nam gli omega si sono estinti centinaia di anni fa, non dire stronzate.» Lo interruppe Hoseok intento a versarsi un bicchiere abbondante di vodka.
Intervenne Jimin, che si sporse dal divano con un sorriso alquanto stronzo stampato sul volto.

«E allora come te lo spieghi che Jeongguk ha sentito il suo odore mentre noi no? Eravamo tutti lì.»

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Continuo' ad ansimare stringendo il lenzuolo tra le dita, lasciò ricadere la fronte contro la spalla del ragazzo sul proprio corpo. Il maggiore portò due dita sotto il mento del più piccolo, lo costrinse a guardarlo negli occhi unendo, un istante dopo, le loro labbra con passione e lussuria. Il corvino insinuo' la propria lingua all'interno della cavità orale del minore, sfiorando lentamente la sua lingua.
Le loro lingue iniziando a cercarsi l'un all'altra e in quel bacio pieno di desiderio il maggiore percepi' dei graffi sulla schiena.
Continuò ad affondare tra le carni del minore che prese ad irrigidirsi dal piacere. Jeongguk separó lentamente le sue labbra da quelle dell'altro per poter riprendere fiato e si avvicinò al suo orecchio, rilasciando dei sospiri di piacere. Prese lentamente il lobo dell'orecchio, del minore, tra i denti, procurandogli dei fremiti e continui brividi sotto i suoi continui tocci, baci, morsi, così desideroso di averlo.
Il più piccolo tra i due posò le mani sulle guance del corvino portando il viso vicino al suo così che potesse prendere il suo labbro inferiore tra i denti. Lo succhiò lentamente, mordendolo in modo vorace e forte. Entrambi si ritrovarono a soffocare i gemiti sulle labbra dell'altro, ogni suono che usciva dalle loro bocche moriva in quel bacio pieno di desiderio.
La stanza era invasa da sospiri, gemiti soffocati, dagli schiocchi delle loro labbra, il maggiore sussurro' il suo nome sulle labbra del più piccolo.
«Taehyung...»

«Cazzo!»
Taehyung spalancò. "Era solo un sogno"  pensò.
Il suono della sveglia lo riportò alla realtà. Era tutto sudato, con il cuore che batteva all'impazzata, la temperatura corporea era salita più del normale e aveva un problema non indifferente tra le gambe. Molto fastidioso.

Scosse leggermente la testa fissando un punto indefinito della propria camera da letto ripensando a quel sogno. Fu così reale, le sensazioni provò nel sogno, le riuscì a percepire sulla propria pelle. Ill suo corpo ebbe uno spasmo nel ricordare quelle scene. Ci mise un po' per riprendersi, e una volta in piedi, iniziò' a praticare la solita routine per andare a scuola. Colazione, doccia, vestiti ed era pronto per affrontare la giornata. Ma era davvero pronto per rivedere quel ragazzo?


Jeongguk non aveva quasi chiuso occhio quella notte. Passò la notte chino sulla propria scrivania a leggere un libro. Cercava delle risposte ma non lesse niente che riguardasse realmente ciò di cui aveva bisogno di sapere. Quel libro racchiudeva la storia degli Alpha, degli Omega e dei Beta, di come si era evoluta, la storia della loro società, delle casate più importanti e di come non ci fu più ombra degli omega sulla terra.

Arrivò l'ora di prepararsi, Jeongguk mise il libro da parte e così fece. La sua testa era una trottola, non riusciva a togliersi dalla mente la figura del più piccolo. Dire che lo incuriosiva era poco, lo attirava fisicamente, ed era proprio questa attrazione che lo spingeva a convincersi che nei libri, in fondo un briciolo di verità c'era. Ma, se quel ragazzo fosse stato davvero un omega, allora tutto sarebbe diventato più complicato e pericoloso.
Il perché? Gli Alpha sono schiavi dei propri istinti, trattenersi non era nella loro natura e lo stesso valeva per quel piccolo omega. Una volta in calore non avrebbe potuto fare niente per sopprimere il bisogno di essere soddisfatto.
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You're Mine  ᵏᵒᵒᵏᵛDove le storie prendono vita. Scoprilo ora