2.

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Eravamo appena usciti dall'ufficio del preside e avevo ancora il cuore a mille per quello che stava succedendo ma cercavo di non darlo a vedere per non dare questa soddisfazione a Mattheo.

Persa nei miei pensieri però, non mi accorsi che Mattheo mi stava fissando con disgusto.

Improvvisamente una mano mi cinse il collo in una morsa stretta e mi fece sbattere con la schiena e il capo contro il muro dietro di me.

che cazzo stava facendo?

"ascoltami bene novellina del cazzo, tu non mi hai mai visto, se ti chiedono chi ti ha slegata o chi ti fa da guida tu non dirai il mio nome."

"ma che cazzo di problemi hai?"

gli dissi incredula

"mi hai capito?"
posai le mani sulle sue spalle e con una velocità che neanche credevo mi appartenesse gli tarai un ginocchio sulle sue parti basse.

Lui posò la mano sul muro e si piegò dal dolore.

"non ho idea di tu chi cazzo sia, se è questo che fai con le altre non mi interessa"

"ma se pensi di poterlo fare anche con me sei sulla strada sbagliata."

"puoi farlo con le altre, ma non con me"
dissi prima di andarmene verso la stanza dove avrei dovuto dormire quella sera.

entrai e trovai una valigia sul letto,e altre vicino ad esso, erano le mie valigie.
Tirai fuori uno dei pigiami che erano dentro.

Era una semplice tuta grigia e un top abbinato del medesimo colore.

Guardai il mio telefono e vidi che erano le 23:30.

Cercai di dormire nonostante non dormissi mai così presto.

Ovviamente non riuscì a chiudere occhio per l'ansia.

Ore dopo, probabilmente verso le 3, ma non ne sono sicura dato che non avevo il telefono a portata di mano, la porta si aprì e qualcuno col passo pesante e entrò nella stanza.

io ero girata verso il muro e non potevo vedere chi era ma sapevo benissimo che si trattava di Mattheo coglione Riddle.

Sentì il rumore leggero di una camicia sbottonarsi e della zip dei pantaloni.

Continuava a sbattere le cose e a camminare come se nulla fosse.

Cristo poteva anche fare più piano.

sapeva benissimo che ero lì e che stavo "dormendo" poteva anche evitare di fare tutto quel rumore.

"so che non stai dormendo puttanella"

" puttanella a chi stronzo"
dissi girandomi verso di lui

"a te" rispose tranquillamente.

"mi sembri frustrato, una troia che ti sei appena scopato ti ha fatto girare i coglioni al posto di leccarteli?"
dissi con un coraggio sorprendente, persino per me.

Ero sarcastica e lui lo aveva capito.
Volevo provocarlo

"attenta a come parli ragazzina, le brave bambine non dicono parolacce"
disse sarcastico quanto me.

"fottiti"
dissi io

"fottiti"
mi rispose lui

tornai sdraiata a letto e mi addormentai poco dopo.

Il mattimo seguente.

"svegliati, dobbiamo andare in sala comune"

Sentì la.voce irritante di Riddle svegliarmi.

𝑻𝑯𝑬𝑹𝑬'𝑺 𝑵𝑶 𝑮𝑶𝑰𝑵𝑮 𝑩𝑨𝑪𝑲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora