i hate everything about you -Aizawaxreader-

umano

La notte si dice sia consigliera ma io non sono riuscita a trarre nulla dalla notte scorsa. Mi sento come un secchio bucato che si riempie di tutto e non riesci a tenere nulla.

E anche questa notte sono sveglia a cercare una risposta nelle sfumature della luna che però riesce solo a farmi sospirare.

I ragazzi stanno conducendo un test nel bosco e forse dovrei solo occupare la mente e cercare di aiutare in qualche modo. Ma la verità è che non voglio vederlo, perchè ho accettato questo lavoro se non voglio vederlo?

-perchè vuoi vederlo?-

La voce di Torden mi rimbombò nella testa seguito da un piccolo ghigno, abbozzai un sorriso.

-non ho chiesto una tua opinione a riguardo sai? torna dentro e non fiatare, ho bisogno di concentrazione-

dopo un paio di lamentele da parte di torden per l'ordine impartito perchè "le divinità non prendono ordini" ricevetti il silenzio che meritavo e decisi di andare ad aiutare.

Oh povera e sventurata (t/n) ignara delle ombre della foresta che si muovevano contro di lei, li nel buio dove la timida luna non arrivava. Li nel buio dove si muovevano con passo felino le ombre che avrebbero oscurato la mente di (t/n), dove una pistola gravida di colpi veniva caricata e puntata verso la luce. Dove nessuno poteva vedere, il male si muoveva verso gli studenti della UA.

-Non importa quanto siano potenti rimangono pur sempre tutti umani.-

Fu un piccolo sussurrò che rimase però impresso nelle menti dei 5 ragazzi coperti da maschere feline che sgattaiolavano tra i cespugli, i lunghi cappotti coprivano il petto e le gambe senza lasciar intravedere nulla se non le loro maschere, ognuna di un colore diverso.

-Eta occupati della ragazza prima del mio arrivo, voi altri venite con me-

Il ragazzo dalla maschera felina nera parlò, nel mentre che il tatuaggio "human", che ornava il suo collo, brillava sotto la luce blu della luna. Si divisero così gli spietati felini andando a distruggere l'equilibrio del campo della UA.

Nel frattempo ancora ignara (t/n) aiutava nell'esercitazione degli alunni nella buia foresta, al suo fianco qualche passo più dietro si trovavano Todoroki e Bakugo che ammazzavano l'atmosfera notturna con le loro voci, facendo passare in secondo piano le cicale che cantavano in lontananza.

-Ragazzi credo che voi due dovreste fare meno baccano altrimenti è tutto inutile-

puntualizzai girandomi verso i due ragazzi che borbottavano tra loro qualcosa che non riuscì a capire. Alzai l'indice verso di loro ma la mia attenzione fu rapita da un particolare che non ornava più quella serata estiva.

-Ragazzi venite vicino a me ora-

impartì l'ordine ai ragazzi che mi guardavano visibilmente confusi, feci cenno con la mano di obbedire.

-le cicale hanno smesso di cantare-

sussurrai appena, nel momento in cui i due ragazzi si avvicinarono a me dai cespugli sbucarono due figure. Il caldo abbandonò il mio corpo lasciando spazio ad il freddo della paura alla visione delle maschere feline. Rimasero per qualche minuto li a fissare impassibili, il felino grigio e il felino blu.

Erano ricordi sfocati e distorti i miei, ma quelle maschere erano così chiare da farmi venire il voltastomaco, dovevo proteggere i ragazzi.

-Da quanto tempo-

Non riuscivo nemmeno a capire da quale delle due maschere infernali provenisse la voce, riuscivo solo a sentire i miei piedi fossilizzarsi sul terreno e il mio battito accelerare pericolosamente.