Oddio, ma cosa ci facevo ancora li?
Ma chi mi costringeva a restarci in quel posto?
Pensavo e ripensavo, giocavo con una ciocca dei miei stessi capelli color cioccolato mentre scarabocchiavo su quel foglio ogni genere di forma che mi potesse passare per la testa.
Potevo sentire lo sguardo di tutte le persone all'interno della sala posarsi su di me, potevo sentirli sussurrare "Hey, ma quella non è la figlia di Anne?" "Ha davvero gli occhi dello stesso colore dell'oceano!" "Già, hai visto come si veste?" "Proprio una ribelle, nulla in confronto a sua madre".
Strinsi la matita tra le dita. Se avessi stretto ancora di più probabilmente l'avrei spezzata.
Riposi il taccuino e la matita nella borsa e me ne andai da quel locale.
Ero stufa, non ne potevo più.
Le persone non facevano altro che mettermi a confronto con mia madre, non sapevano fare altro.
Provavo a ignorarle, poche volte ci riuscivo.
"Sei il disonore di questa famiglia, non arriverai da nessuna parte con queste maniere"
Anche se non era lì potevo sentire la sua voce, faceva male, non sarebbe mai svanita dai miei ricordi.
Ormai era notte, solo alcuni lampioni illuminavano la mia camminata notturna sulla spiaggia di Beach City.
Mia madre ne avrebbe avuto ancora per un po' all'interno di quel locale, non avevo voglia di aspettarla.
Misi le mani in tasca e tenni lo sguardo fisso sui miei passi, magari l'oceano mi avrebbe portato qualcosa di buono almeno per quella sera.
Qualcosa su cui poter riflettere, qualcosa con cui potermi distrarre ed evadere dalla mia vita.
Ed effettivamente qualcosa lo trovai.
Scorsi qualcosa di lucido, qualcosa di un blu più brillante dell'oceano nascosto sotto la superficie della sabbia.
Mi piegai e con delicatezza scostai qualche granello dall'oggetto.
Aveva la forma di una goccia colorata da un blu intenso.
Sembrava una...pietra?
Una gemma.
Non ne sapevo molto di quelle cose, avevo letto pochi libri riguardo alle gemme, ma quella sembrava particolare.
Non ci pensai molto, la raccolsi e me ne andai di li.
Non appena misi piede in camera tirai un sospiro di sollievo.
Finalmente potevo rilassarmi, potevo lasciar perdere tutto quello che mi circondava e concentrarmi su quello che avevo realmente intenzione di fare.
Sedetti alla scrivania e tirai fuori dalla tasca dei miei pantaloni quella gemma che avevo trovato sulla spiaggia.
-Vediamo cosa sei...-
Levai la pietra dalla scrivania e la poggiai sopra alla mia gamba mentre digitavo le caratteristiche di quest'ultima sul mio computer.
Vennero fuori tanti nomi ma una sola pietra sembrava avvicinarsi alle sue caratteristiche: il lapislazzuli.
Era una pietra preziosa, rara, cosa ci faceva sulla spiaggia di Beach City?
Mentre scorrevo alcune informazioni riguardanti il minerale tenevo la punta delle dita sulla gemma.
Sembrava tiepida, come se sprigionasse un calore proprio.
Ad un tratto un lieve bagliore iniziò a fuoriuscire dalla gemma, un bagliore che cresceva e cresceva nelle sue sfumature che variavano dal bianco intenso all'azzurro.
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I am Lapis Lazuli
FanfictionE se quel mondo, quella conoscenza non fosse riservata solo a quelle creature di luce? Lapis è in cerca di una nuova casa, ormai rifiutata sia dalla sua stessa specie che dagli umani troppo spaventati dal suo potere. Il suo incontro con un'umana c...