-Ow, ow! Fai piano!- Brontolai tenendo lo sguardo fisso sul mio stesso braccio mentre Lapis continuava a tamponarlo con un panno freddo.
-Scusami, voi umani siete così delicati.- Rispose lei con un sospiro seccato mentre contorceva il viso in una leggera smorfia.
Sembrava sempre più confusa mentre avvicinava il viso al braccio, poggiando il panno sul tavolo della cucina per esaminarlo con attenzione.
-Jackie, il tuo braccio sta cambiando colore.- Quelle parole le uscirono dalle labbra come un sussurro.
-Cosa?- Chiesi leggermente confusa mentre abbassavo lo sguardo verso la parte dolorante.
Effettivamente stava cambiando colore, la zona si era colorata di un blu scuro che cambiava colore diventando rosso scuro verso il centro della ferita.
-Oh, è un livido. Non è nulla di grave, fa solo molto male.- Sospirai mentre tastavo i contorni del livido, rabbrividendo leggermente a quelle fitte dolorose.
Accidenti, per una misera caduta avevo una ferita da non sottovalutare sul braccio. Fortunatamente era il sinistro, mi sarebbe bastata una fasciatura.
Non appena alzai lo sguardo verso di lei la trovai imbambolata a fissarmi la ferita con una delle espressioni più confuse che le avevo visto fare.
-Certo che voi umani siete davvero, davvero strani.- Concluse con un sospiro mentre tornava a tamponarmi il braccio, quella volta con più delicatezza.
Era una brava ascoltatrice e imparava in fretta, mi aiutò a sistemare la fasciatura e a stringerla quel che bastava per non macchiarmi i vestiti con il sottile strato di crema che avevo sparso sulla ferita.Una mezz'oretta dopo "l'operazione" mi ritrovai sul divano del salotto a guardare la televisione.
La mia camicia preferita, ormai da buttare per via di uno squarcio sul braccio sinistro, riposava sul bracciolo su cui poggiavo il braccio destro e Lapis era alla mia sinistra che continuava a guardare interessata le immagini che si susseguivano sullo schermo.
Non era un programma poi così interessante, parlava di qualche tipo di mammifero acquatico tra cui orche e delfini. Avevo visto quel tipo di documentario almeno cento volte ma non riuscivo proprio a cambiare canale.
Però dovevo parlarle, non potevo far finta di non avere nulla di cui discutere e quello era il momento perfetto.
Mi schiarii la gola prima di girare lo sguardo verso di lei, il cuore iniziava già a galopparmi nel petto al pensiero delle parole che stavo per pronunciare.
-Lapis, io...so che è tutto molto complicato per te, però ho bisogno di chiedertelo. Come fai ad avere la gemma di Jasper?- Le chiesi, una nota di nervosismo si poteva chiaramente individuare nel mio tono di voce.In quell'esatto momento il suo atteggiamento cambiò. Non sembrava più interessata a quelle immagini, ora il suo sguardo era rivolto verso il pavimento in un'espressione infastidita dalla questione che avevo appena sollevato.
-Jackie.- A quella parola susseguì un sospiro il cui unico scopo sembrava quello di scaricare la sua stessa tensione.
Iniziai a preoccuparmi, non l'avevo mai vista così tesa per una semplice conversazione.
-Credimi, non avevo intenzione di tenertelo nascosto per troppo tempo, è solo che...-
Si fermò di colpo, girando lo sguardo verso di me per poi distoglierlo immediatamente, corrugando la fronte come se stesse pensando a cosa dire.
-Io non mi fidavo. Non avevo idea di come avresti reagito, non avevo idea di cosa avresti pensato di me se solo ti avessi detto che la stavo ancora tenendo prigioniera anche dopo tutto quel tempo passato ad essere Malachite.- Il suo tono era incerto mentre si stringeva nelle spalle, avvolgendosi le braccia intorno al busto come se bastassero a creare uno scudo che comunque non sarebbe servito a nulla.
Quindi era per quello che non aveva detto nulla?
Era per quello che mi aveva tenuta nascosta tutta quella faccenda?
Non ebbi neanche il tempo di aprire bocca che la gemma riprese a parlare, sta volta dopo un respiro profondo.
-Qualche giorno fa sono uscita di notte, avevo paura che si rigenerasse prima del dovuto. L'ho trovata esattamente dove l'avevo lasciata quando arrestai la fusione quindi non ho esitato a portarla qui, solo ora mi rendo conto del pericolo in cui ti ho messa.- Concluse.
Serrò le labbra, non voleva alzare lo sguardo dal pavimento per incrociare i miei occhi.
Si, il pericolo era vero, non potevo permettermi di nascondere due gemme, di cui una non avrebbe esitato a farmi del male da quello che avevo capito.
Mi presi qualche secondo per pensare.
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I am Lapis Lazuli
FanfictionE se quel mondo, quella conoscenza non fosse riservata solo a quelle creature di luce? Lapis è in cerca di una nuova casa, ormai rifiutata sia dalla sua stessa specie che dagli umani troppo spaventati dal suo potere. Il suo incontro con un'umana c...