Cap. 12 EXTRA

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~ marmocchi... troppi marmocchi ~

Eravate sposati da soli quattro anni e avete già quattro stupendi marmocchi: il primo genito, Ethan, la secondo genita, Alice, e i due gemellini, Kevin e Knight; che tra l'altro erano gli ultimi arrivati. Tu ed Eiji li adoravate, ma erano dei marmocchi nel vero senso della parola. Non si stancavano mai ed erano parecchio monelli. Eri in maternità dato che avevi avuto Kevin e Knight due mesi prima. Eijiro lavorava. Di conseguenza eri da sola a casa a badare a quei maledetti e adorabili bambinetti. Ethan aveva due anni e già camminava e iniziava a parlare, mentre Alice da poco era riuscita a stare in piedi e a camminare; ma dopotutto aveva quasi un anno, era comprensibile. Il problema era che non si fermavano mai. E quando dico mai, intendo proprio mai. Fuori pioveva ed era quasi ora di cena. Mentre Ethan e Alice giocavano tranquilli, stranamente, i gemelli KK stavano dormendo beati. Perché uso il passato? Beh, perché adesso hanno fame e stanno piangendo: si sono svegliati. Ti dirigesti verso la culla e prendesti in braccio Kevin, iniziando ad allattarlo. Per far smettere Knight gli desti il ciuccio. Ti avvicinasti di nuovo alla finestra per guardare fuori. Dopo un po' vidi che Kevin aveva smesso di ciucciare, così gli facesti fare il ruttino e lo mettesti di nuovo nella culla. Knight si era addormentato di nuovo, ma non potevi lasciarlo a pancia vuota- Knight... -gli togliesti il ciuccio e lo prendesti in braccio. Un versetto uscì dalla sua bocca- Vieni qui -iniziasti ad allattare anche lui, riprendendo a guardare fuori dalla finestra. Finisti di allattare anche lui, mettendolo nella culla vicino a suo fratello. Guardasti l'orario e capisti che era ora di mangiare, così andasti in cucina a preparare la cena. Non era la prima volta che Eijiro non arrivava per l'ora di cena. Di solito arrivava o nel mentre o poco dopo la fine della cena. Finisti di preparare la cena- Alice! Ethan! Venite a mangiare! -i due bambini arrivarono in cucina con una corsetta un po' impacciata. Si sedettero a tavola e li desti da mangiare. Finirono stranamente in fretta, più o meno alla tua velocità, e se ne andarono di nuovo in sala. Li seguisti e ti sedetti sul divano, per guardare la TV. I due piccoletti ti seguirono e si accocolarono vicino a te. Accendesti la TV e inziasti a sentire il TG. Non dicevano niente di strano, quindi pensasti che non era possibile che Eijiro si fosse fatto male. Eppure all'una di notte, quando ormai i bambini dormivano profondamente, lui non era ancora tornato. Provasti a chiamare Bakugou, ma non ti rispose. Poi provasti Kaminari, Sero e Mina; ma nessuno di loro ti diede un riscontro. A questo punto, ormai leggermente nel panico, chiamasti Kyouka. Nella stanza si sentiva solo lo squillo del telefono. Bussarono alla porta. Eijiro aveva le chiavi, non poteva essere lui. Ma allora chi era? Piano piano chiudesti la porta delle camerette dei bambini. Se era un malintenzionato non doveva avvicinarsi neanche per idea a loro. Erano troppo piccoli per capire persino cos'era una persona cattiva. Prendesti un coltello dalla cucina come arma di difesa e ti tenesti pronta ad attivare il tuo quirk. Guardasti dall'occhiello e quasi non ti cadde il coltello. Lo poggiasti sul mobile e apristi velocemente la porta. Eijiro era lì, in piedi, con una macchia di sangue che gli rigava il viso. Lo abbracciasti d'istinto- Cazzo Eijiro... dove sei stato?! -gli prendesti con le mani il viso e cercasti di guardare meglio la ferita- che hai fatto?... vieni -entrate in casa e lo facesti sedere sul divano. Prendesti il kit medico e iniziasti a medicarlo. Lui non diceva niente- Eijiro per favore, dimmi cosa ti è successo -lo guardasti negli occhi supplicandolo- Come... come sai il mio nome? Chi sei tu? -eh?- Eijiro non scherzare, sono io, Saturno -

- Io... non riesco a ricordarti -commozione cerebrale. Perdita della memoria. Le lacrime rigarono le tue guance- Mi sono svegliato in strada e mi sanguinava la testa. Non mi ricordo come sono caduto. Mi ricordo solo il mio nome. Così ho guardato se c'era qualcosa che mi potesse dire di più e ho letto questo indirizzo. Ora puoi dirmi chi sei? -le lacrime continuavano ancora a scenderti copiose sulle guance- Sono tua moglie Eijiro, e tu sei mio marito. Abbiamo quattro figli bellissimi e viviamo insieme felici. Facciamo gli Hero e siamo famosi -

- Come si chiamano i bambini? -Eijiro cercò il tuo sguardo- Ethan, Alice e i piccoli Kevin e Knight. Non-non ti ricordi proprio niente? -

- Io... no -era finita. Non sapevi se Eijiro avrebbe ritrovato la memoria, forse sì, forse no. Quello di cui eri sicura era che farlo visitare da un medico l'indomani. Sarebbe stata l'opzione migliore. Gli dicesti di andare a letto e chiamasti di nuovo Kyouka, per chiederle di nuovo aiuto.

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La Mia Felicità ~ [#KirishimaEijiroXFemReader#]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora