Azioni

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Con l'arrivo dell'autunno ritorna anche la scuola.
Mentre cerco di non arrivare in ritardo il primo giorno, del fumo sbuffa all'improvviso dal cofano della mia macchina e sono costretto ad accostare vicino un marciapiede.

Esco dalla macchina e cerco di capire cosa potrebbe essere ma non ho idea di dove cominciare.

Si avvicina a me, non ho neanche bisogno voltarmi del tutto per riconoscerlo.

"Penso ci sia un problema nell'impianto di raffreddamento, potrebbe aver causato  l'improvviso aumento della temperatura." riflette ad alta voce

Lo guardo per la prima volta nei occhi sperando di trovare un indizio su quello che sta dicendo.

E' ancora più bello, abbasso lo sguardo che dura sempre pochi secondi in sua presenza e cerco di seguire cosa sta facendo.

La manica della felpa tirata in avanti per cercare di capire il danno si macchia.

Devo essermi perso nei miei pensieri perché torno alla realtà solo quando lo sento pronunciare il mio nome.

"Will? Adesso dovrebbe ripartire."

Annuisco e mi guardo intorno, noto una fermata dell'autobus vicino a noi, forse è lì che mi ha visto.

A quest'ora dovrebbe averlo già preso per arrivare in orario.

"Vuoi un passaggio? Andiamo nella stessa direzione."

Le sue sopracciglia si allargano comicamente, fissa la fermata dell'autobus per un attimo arrivando alla mia stessa conclusione.

Salgo in macchina senza aggiungere altro, mi fermo ad aggiustare specchietto e cintura per dargli tempo.

La portiera si apre, il lato del passeggero occupato, è tutto così assurdo.

La macchina riparte, vorrei accendere la musica e smettere di sentire questo silenzio ma le mie mani non vogliono collaborare.

Siamo quasi a destinazione quando Wheeler decide di parlare.

"Hai lasciato crescere i capelli, ti stanno bene."

Dio, perché mi fa questo?

Non riesco a trattenere una risata.

"Cosa c'è di divertente?" chiede curioso al mio fianco

"E' il tempo più lungo che abbiamo mai passato insieme senza insultarci."

Sbuffa in una risata anche lui.

Una mano bussa sul finestrino e mi ricorda che siamo già arrivati a destinazione.

E' Jane.

Le rivolge lo stesso sorriso di cui mi sono innamorato.

"Grazie del passaggio, Byers."

Giusto, non siamo amici o altro solo per aver condiviso insieme una battuta.

Jane inizia con l'interrogatorio appena Wheeler sparisce tra la folla di studenti.

"Mi ha aiutato a far ripartire la macchina e gli ho offerto un passaggio, solo questo." ripeto per la terza volta esasperato.







La prossima volta che lo rivedo è a una festa a cui mi ha trascinato Julian.

Balliamo vicino, sapendo che sono tutti ammassati e nessuno sospetterà di nulla.

Le mani di Julian si fermano ogni tanto sulla mia vita.

Il ritmo della musica si fa più movimentato.

Si volta e aderisce la sua schiena sul mio torace, muove il bacino e incomincia a strusciarsi contro di me giocosamente.

Rido di lui fino a quando un movimento dietro la mia schiena non mi fa sussultare.

Qualcuno sta tracciando con le dita il mio tatuaggio e c'è solo una persona che conosce il posto dove è nascosto.

E' un fottuto scherzo.

Julian voltato ancora di spalle non si accorge di nulla ma potrebbe voltarsi in qualsiasi momento.

Veniamo stretti ancora di più dalle persone intorno. 

Non ho intenzione di voltarmi, non ho intenzione di mostrargli quanto effetto ha su di me e quindi lo ignoro testardo.

Le sue mani finiscono sulla mia vita nello stesso posto dove c'erano quelle di Julian pochi istanti prima.

Cerco di pestargli un piede mentre le sue labbra si avvicinano pericolosamente al mio collo.

"Dimmi di andarmene." sussurra

Sappiamo entrambi che non lo farò.





Metti il mio cuore in disordineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora