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HARRY'S POV

Sentii gli occhi puntati addosso dopo quella scenata a tavola, Mija sparecchiò il tavolo e io e Ben ci andammo a sedere sulle sdraio fuori nel giardino, tra noi due c'era imbarazzo e probabilmente era arrabbiato con me per il modo in cui mi ero rivolto a sua sorella.

«Senti Ben, mi dispiace di aver provocato in quel modo tua sorella, non era mia intenzione farla piangere» parlai con un minimo di dispiacere nella voce.

«Non preoccuparti Harry, quando parliamo dei miei genitori ha sempre delle reazioni eccessive» rispose lui mangiucchiandosi le unghie, mi sorse subito un dubbio in testa, non ebbi nemmeno la decenza di mettere a freno la mia dannata lingua che subito chiesi cosa fosse successo ai suoi genitori, Ben mi guardò con gli occhi lucidi ma non tardò a rispondere «Sono morti in un incidente in barca, affondarono nel mare dell'Inghilterra, non so di preciso dove, la destabilizzò da matti la morte dei nostri genitori, io riuscì bene o male a tenere la testa sulle spalle, ma lei, lei la perse completamente».

Ci rimasi male a quella frase, avevo appena giocato con i sentimenti di una ragazzina di appena vent'anni che aveva sofferto molto.
«Penny aveva dieci anni quando morirono» il moro continuò, mi salì un groppo in gola udendo quelle parole, Penny aveva sofferto già dalla sua giovane età, non deve essere di certo una bella sensazione perdere i genitori, soprattutto da bambini.

«Ma tolto questo è sempre stata una ragazza forte, cocciuta e anche un po' viziata, hai ragione, soprattutto da parte mia, la vizio il più possibile, faccio quello che avrebbe dovuto fare un genitore con una bambina di dieci anni, che posso farci? Odio vederla soffrire» sorrisi all'affermazione su Penny, lei era davvero cocciuta e viziata, come la descrissi io a pranzo.

«Scusami Ben, non avrei dovuto, non conoscevo i fatti, spero mi perdoni» dichiarai io con totale sincerità, il moro mi guardò e mi tirò una pacca sulla spalla «vai a scusarti con lei, probabilmente la sentiremo gridare da qui sotto, magari apprezza il fatto che tu te ne sia pentito» annuii e andavi verso le scale e salii i gradini, mi piazzai davanti alla sua porta, indeciso se bussare o tornare di sotto, ma sarei sembrato uno stupido agli occhi di Ben, non ho mai avuto problemi nel parlare con le donne, dato che erano tutte da una botta e via, ma lei è diversa, lei è Intoccabile.

Bussai alla sua porta e sentii un piccolo "entra", probabilmente non si aspettava di trovare me dietro la porta, ma forse il fratello o la cognata.
Appena mi vide sgranò gli occhi e mi guardò in cagnesco, finché non la sentii parlare «vattene Styles, hai fatto già abbastanza danni oggi»
Mi morsi il labbro e la guardai dispiaciuto «mi dispiace Penny, non sapevo della tua situazione parentale, sono stato uno sciocco a dirti quelle cose, me ne pento davvero tanto, perdonami»

La ragazza non parlò ma mi guardò scusarmi, non capendo se quelle parole furono sincere o meno «sai Styles, tu non mi piaci affatto lo ammetto, ma sei perdonato, non c'è motivo per cui io debba davvero odiarti» parlò decisa
«ma questo non significa che io ti sopporti, non lo faccio affatto, fai ancora un passo falso e io ti rovinerò la tua tanto attesa vacanza tra le spagnole» parlò ancora con aria da dura, sorrisi e annuii a quelle sue buffe parole.

«Come sono le spagnole?» mi divertii a chiedere «non mi vedi?» rispose ridendo, allora mi decisi a parlare e chiederle di lei «quindi tu sei spagnola?» domandai, scosse la testa e parlò «no sono americana, prima che i miei morissero vivevo a Nashville, poi ancora a Nashville ma con i miei nonni, fin quando non morirono anche loro, ed ora eccomi qui in Spagna con mio fratello e la sua ragazza»

«Perché proprio la Spagna?» le chiesi «Mija è spagnola, si conobbero ad una festa a New York e si scambiarono il numero, quando Benjamin decise di voler convivere con Mija, si trasferì qui a Malaga e mi portò con lui» mi raccontò brevemente Penny «mi sento davvero un peso per loro, non dovrei essere qui, eppure Ben si rifiuta di lasciarmi andare o di mandarmi a lavorare, è molto geloso anche in fatto di ragazzi, non vuole che mi fidanzi, ma deve capire che non sono più una bambina» si confidò «da quanti anni vivete qui?» chiesi
«da sei anni, e sento che Mija sta per scoppiare, ha sopportato già troppo e odia quando mi appiccico a Ben, spesso litigano per questo» rispose.

«sei simpatico Styles» esordì la ragazza «grazie Penny, tu invece sei molto bella» dissi senza pensarci due volte. Ma che diavolo stavo dicendo? «grazie Styles» rispose Penny arrossendo.

«Benjamin da quello che ci raccontava al telefono diceva che te la spassavi con una ragazza diversa ogni notte, è così?» mi domandò la ragazza, quelle parole mi fecero male, tutti pensavano che non fossi in grado di amare o che non fossi fedele a nessuna ragazza e questo mi mandava in bestia.
«Benjamin non sbaglia, non fare lo stesso errore delle altre ragazze, mocciosa» sputai velocemente e uscì dalla sua camera il più veloce possibile, sbattendo la porta.

Tutti mi credevano un donnaiolo, forse lo ero, e se me lo avesse detto una persona a me cara o che comunque mi conoscesse lo avrei accettato, ma lei, lei non mi conosceva, sapeva a malapena il mio nome e non poteva permettersi di giudicarmi senza conoscermi.

SPAZIO AUTRICE
ciao guys, spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto, presto scopriremo se tra harry e penny ci sarà ancora antipatia o se le acque si sono calmate.
a big hug.
SB

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